Questa tesi nasce dalla convinzione che le scienze motorie e sportive abbiano un ruolo fon-damentale nell’educazione integrale della persona umana. “Esse rappresentano una risorsa per l’educazione, un tassello imprescindibile, senza il quale non si può affermare di avere realizzato un’educazione che promuova tutte le dimensioni della per-sona” (Valentini M. 2021, p. 419). Si è tentato di approfondire proprio il significato di questo contributo e in che modo e con quali metodologie le scienze motorie e sportive favoriscano lo sviluppo e il consolidamento delle competenze degli allievi nella scuola primaria. L’apporto integrato tra pedagogia, psicologia, psicomotricità e attività motoria permette di realizzare una didattica personalizzata attenta alla valorizzazione delle differenze di ciascuno, allo scopo di raggiungere traguardi educativi per tutti. Il corpo è ciò che ci mette in relazione con noi stessi, con gli altri e col mondo. Consentire agli alunni di agire il proprio corpo e la propria mente significa anche far sì che, ad esempio, le attività psicomotorie non siano solo lo spazio del movimento ma anche il luogo che permette l’incontro, il dialogo, le relazioni interpersonali, la cooperazione e la collaborazione nel gioco. Come esperienza laboratoriale, descriverò un intervento di attività psicomotoria nella scuola dell’infanzia che ha come obiettivo fondamentale la promozione del benessere del bambino attraverso il gioco, favorendo lo sviluppo armonico e la sua espressività, in particolare nella prospetti-va dello sviluppo della socializzazione, della comunicazione, della creatività e del pensiero astratto e progettuale. Occorre un intreccio tra il laboratorio che mette al centro il linguaggio espressivo e motorio e la competenza dell’educatore. È fondamentale che l’insegnante sappia educare al movimento, in funzione di un ampliamento delle possibilità di espressione di sé attraverso il piano corporeo e delle potenzialità di tipo motorio, avendo cura in particolare degli alunni che appaiono impacciati o poco interessati al movimento e all’essere attivi.
Psicomotricità: Un corpo che comunica attraverso il giovo
BUSCA, DANIELE
2021/2022
Abstract
Questa tesi nasce dalla convinzione che le scienze motorie e sportive abbiano un ruolo fon-damentale nell’educazione integrale della persona umana. “Esse rappresentano una risorsa per l’educazione, un tassello imprescindibile, senza il quale non si può affermare di avere realizzato un’educazione che promuova tutte le dimensioni della per-sona” (Valentini M. 2021, p. 419). Si è tentato di approfondire proprio il significato di questo contributo e in che modo e con quali metodologie le scienze motorie e sportive favoriscano lo sviluppo e il consolidamento delle competenze degli allievi nella scuola primaria. L’apporto integrato tra pedagogia, psicologia, psicomotricità e attività motoria permette di realizzare una didattica personalizzata attenta alla valorizzazione delle differenze di ciascuno, allo scopo di raggiungere traguardi educativi per tutti. Il corpo è ciò che ci mette in relazione con noi stessi, con gli altri e col mondo. Consentire agli alunni di agire il proprio corpo e la propria mente significa anche far sì che, ad esempio, le attività psicomotorie non siano solo lo spazio del movimento ma anche il luogo che permette l’incontro, il dialogo, le relazioni interpersonali, la cooperazione e la collaborazione nel gioco. Come esperienza laboratoriale, descriverò un intervento di attività psicomotoria nella scuola dell’infanzia che ha come obiettivo fondamentale la promozione del benessere del bambino attraverso il gioco, favorendo lo sviluppo armonico e la sua espressività, in particolare nella prospetti-va dello sviluppo della socializzazione, della comunicazione, della creatività e del pensiero astratto e progettuale. Occorre un intreccio tra il laboratorio che mette al centro il linguaggio espressivo e motorio e la competenza dell’educatore. È fondamentale che l’insegnante sappia educare al movimento, in funzione di un ampliamento delle possibilità di espressione di sé attraverso il piano corporeo e delle potenzialità di tipo motorio, avendo cura in particolare degli alunni che appaiono impacciati o poco interessati al movimento e all’essere attivi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/134820