"Bella e misteriosa incognita": La figura femminile nei romanzi di Giovanni Verga

Si è trattata la figura femminile ritratta dal Verga nei romanzi giovanili, suddividendola per tipologie, tenendo in considerazione l'appartenenza di tali opere ai differenti generi letterari. Nelle prime opere catanesi Verga descrive delle eroine risorgimentali, nobili e virtuose, perseguitate. Nei romanzi borghesi, scritti durante il periodo fiorentino milanese, l'autore presenta dei personaggi femminili che animano la mondanità cittadina e i salotti delle capitali, al centro di amori galanti e fatali. Negli stessi anni Verga descrive figure umili e popolane, verosimili o sentimentali, che sono escluse dalla realizzazione della felicità familiare. Dai suoi testi si desume come l'autore per dar forma alla figura femminile segua una polarità: donna angelo e donna demonio; alla base di tale giudizio vi è l'idea che di lei ha ampiamente trattato Michelet, il quale afferma nella donna la sua realizzazione nell'essere donna del focolare, ovvero totalmente dedita alla famiglia. Verga presenta una carrellata di figure protagoniste o secondarie nella trama, ritraendole in modo verosimile, per cui alcune assumono uno spessore psicologico. Verga inizialmente predilige figure nobili e aristocratiche sino ad approdare a dei "personaggi del destino", umili e vinti.