Il presente lavoro tenta di evidenziare la complessità generale del rapporto tra l'anziano che vive la terza età e i nuovi media (quelli oggetto di interesse sono cellulare, Internet e televisione digitale, sebbene sia presente un accenno a tablet, palmari e PC portatili). Tale rapporto cambia considerevolmente a seconda di numerose variabili (esperienze di vita, cultura, relazioni, istruzione, apertura mentale, solitudine, età, tratti temperamentali e comportamentali, capacità adattiva, predisposizione ad apprendere, condizioni socio-economiche, interesse e passione per le nuove tecnologie, luogo in cui si vive e lavoro svolto prima del pensionamento). Si è tentato di considerare ognuno di questi fattori singolarmente e in connessione con gli altri, al fine di esaminare la concezione che gli anziani hanno dei nuovi media e l'uso che ne fanno. Inoltre, viene posto in rilievo l'ambiguità e la flessibilità di concetti come terza età e vecchiaia. La ricerca è stata strutturata sulla base di una ripartizione in tre sezioni. La prima sezione è suddivisa in due capitoli. Nel primo capitolo si analizza il concetto di età dell'uomo e si propone una panoramica ragionata sulla nozione di classe di età, in particolare della terza età, in diversi tempi e luoghi. Il secondo capitolo tratta in modo precipuo della terza età e dell'invecchiamento sulla base di diverse prospettive (fisica-biologica, sociale, psicologica e cronologica). La seconda sezione presenta tre capitoli. Il terzo capitolo analizza diffusamente il rapporto tra la terza età ed i nuovi media, tenendo conto di studi e ricerche recenti. In questo capitolo si sottolineano sia i vantaggi che l'anziano ricava dall'uso dei nuovi media sia le difficoltà che può incontrare nell'utilizzarli. Il quarto capitolo tratta della distinzione tra media comunicativi e media esplorativi. Il quinto capitolo, invece, è dedicato alle agenzie di formazione per anziani, in particolare le Università della terza età. La terza sezione, infine, propone uno studio di caso, effettuato sul campo, intervistando 14 anziani conoscenti e 15 anziani del progetto ¿Senior civico¿ del Comune di Torino. L'analisi è di tipo qualitativo e il metodo adottato è l'intervista strutturata. La maggior parte dei senior intervistati ha un'età compresa tra i 60 e i 75 anni, rientrando così nella terza età. Dalle inchieste emerge, in linea generale, una figura di anziano che utilizza, o perlomeno tenta di utilizzare, le nuove tecnologie. Inoltre, è diffusa una buona opinione sui nuovi media, ritenuti utili. Il lavoro ha evidenziato che non vi sono regole precise nel considerare il rapporto tra gli anziani e i nuovi media ma solo tendenze caratterizzate da un diverso grado di probabilità, in quanto ogni persona ha il suo modo di vedere e la sua storia di vita.
L'indefinita terza età alle prese con i media digitali
RAUCCI, ISABELLA
2012/2013
Abstract
Il presente lavoro tenta di evidenziare la complessità generale del rapporto tra l'anziano che vive la terza età e i nuovi media (quelli oggetto di interesse sono cellulare, Internet e televisione digitale, sebbene sia presente un accenno a tablet, palmari e PC portatili). Tale rapporto cambia considerevolmente a seconda di numerose variabili (esperienze di vita, cultura, relazioni, istruzione, apertura mentale, solitudine, età, tratti temperamentali e comportamentali, capacità adattiva, predisposizione ad apprendere, condizioni socio-economiche, interesse e passione per le nuove tecnologie, luogo in cui si vive e lavoro svolto prima del pensionamento). Si è tentato di considerare ognuno di questi fattori singolarmente e in connessione con gli altri, al fine di esaminare la concezione che gli anziani hanno dei nuovi media e l'uso che ne fanno. Inoltre, viene posto in rilievo l'ambiguità e la flessibilità di concetti come terza età e vecchiaia. La ricerca è stata strutturata sulla base di una ripartizione in tre sezioni. La prima sezione è suddivisa in due capitoli. Nel primo capitolo si analizza il concetto di età dell'uomo e si propone una panoramica ragionata sulla nozione di classe di età, in particolare della terza età, in diversi tempi e luoghi. Il secondo capitolo tratta in modo precipuo della terza età e dell'invecchiamento sulla base di diverse prospettive (fisica-biologica, sociale, psicologica e cronologica). La seconda sezione presenta tre capitoli. Il terzo capitolo analizza diffusamente il rapporto tra la terza età ed i nuovi media, tenendo conto di studi e ricerche recenti. In questo capitolo si sottolineano sia i vantaggi che l'anziano ricava dall'uso dei nuovi media sia le difficoltà che può incontrare nell'utilizzarli. Il quarto capitolo tratta della distinzione tra media comunicativi e media esplorativi. Il quinto capitolo, invece, è dedicato alle agenzie di formazione per anziani, in particolare le Università della terza età. La terza sezione, infine, propone uno studio di caso, effettuato sul campo, intervistando 14 anziani conoscenti e 15 anziani del progetto ¿Senior civico¿ del Comune di Torino. L'analisi è di tipo qualitativo e il metodo adottato è l'intervista strutturata. La maggior parte dei senior intervistati ha un'età compresa tra i 60 e i 75 anni, rientrando così nella terza età. Dalle inchieste emerge, in linea generale, una figura di anziano che utilizza, o perlomeno tenta di utilizzare, le nuove tecnologie. Inoltre, è diffusa una buona opinione sui nuovi media, ritenuti utili. Il lavoro ha evidenziato che non vi sono regole precise nel considerare il rapporto tra gli anziani e i nuovi media ma solo tendenze caratterizzate da un diverso grado di probabilità, in quanto ogni persona ha il suo modo di vedere e la sua storia di vita.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/134624