Con questo elaborato si vuole puntare una lente d'ingrandimento su Giovanni Comisso (1859-1969), scrittore italiano che ha vissuto il dramma della guerra mantenendo un profondo amore e passione per la vita, cosi come testimoniano le sue opere. Nei vari capitoli che compongono la trattazione sarà descritta la vita dell'autore trevigiano, gli anni della sua formazione e delle prime pubblicazioni, le amicizie che caratterizzano gli anni giovanili e la partecipazione alla Prima Guerra mondiale. Verranno illustrati i brani censurati dall'autore, il suo stile poetico partendo dal confronto con Gabriele D'Annunzio, per poi passare alla sua cifra distintiva: la descrizione dei paesaggi. La parte conclusiva dell'elaborato sarà dedicata al volume Sicilia (1953),in cui l’autore, oltre a descrivere la Sicilia premoderna che si caratterizza di vita contadina e di paesaggi policromi che vanno dal verde delle colline, al giallo dei campi di frumento, sino all’azzurro del mare, introdurrà un’analisi culturale e sociale dell’Isola,in quanto ebbe modo di entrare a diretto contatto con le persone locali e comprenderne usi, costumi, modi di fare e tradizioni. Le descrizioni appaiono complete sia sotto il punto di vista paesaggistico e geografico, sia sotto il punto di vista storico-culturale e sociale, il che denota la capacità dello scrittore di saper osservare e raccontare il vissuto delle persone, la vita reale in un modo inedito e diretto.Comisso fu poeta, prosatore, giornalista: figura eclettica ed originale che rimane difficile da definire in tutte le sue sfaccettature. L’autore trevigiano si avvale di una prosa elegante e serena che ci presenta una visione diretta del suo vissuto, la guerra, gli amori, i ricordi d’infanzia, la passione per i viaggi e per i paesaggi. Il suo stile narrativo, chiaro, poetico, elegante ed idilliaco, si accosta ad un atteggiamento ribelle ed anticonformista. Comisso vive la sua odissea bellica come un'avventura tragica dalla cui descrizione emerge un chiaro atteggiamento post-politico, addirittura post-moderno, nei confronti dei "grandi discorsi", della guerra trionfale e vittoriosa di cui parlava il governo. In altri termini, si pone in aperto contrasto rispetto alla propaganda nazionalista e alla politica del suo tempo, raccontando la realtà nuda e cruda, in tutte le sue sfaccettature, a tratti comica e tragica e tutto viene raccontato senza remore morali. Non si piega all’ideologia nazionalistica del tempo, e quando è costretto ad autocensurarsi rimane in lui un senso di amarezza. Comisso è un ‘minore’ di genio che ha combattuto per creare uno spazio aperto a tutti gli autori italiani che nel Novecento intendevano rivendicare un proprio ruolo nella cultura italiana, in sottintesa alternativa all'ideologia fascista e ai fasti dannunziani. La sua scrittura si manifesta come autentica,genuina, originale e contemporaneamente come pragmatica e concreta, aspetti fondamentali per poter realizzare una descrizione della vita non tanto da una prospettiva personale, quanto più come una narrazione realistica, che coinvolga il lettore e tutti i suoi sensi. Comisso, uno dei testimoni del Novecento letterario, rimane una figura emblematica per complessità e tensione morale, per capacità di descrivere il mondo con dettagli ‘pittorici’ fortemente personali, carichi di rimandi simbolici di sicura suggestione.

Giovanni Comisso. La poetica di uno scrittore viaggiatore.

CICCOTTO, MORENA
2020/2021

Abstract

Con questo elaborato si vuole puntare una lente d'ingrandimento su Giovanni Comisso (1859-1969), scrittore italiano che ha vissuto il dramma della guerra mantenendo un profondo amore e passione per la vita, cosi come testimoniano le sue opere. Nei vari capitoli che compongono la trattazione sarà descritta la vita dell'autore trevigiano, gli anni della sua formazione e delle prime pubblicazioni, le amicizie che caratterizzano gli anni giovanili e la partecipazione alla Prima Guerra mondiale. Verranno illustrati i brani censurati dall'autore, il suo stile poetico partendo dal confronto con Gabriele D'Annunzio, per poi passare alla sua cifra distintiva: la descrizione dei paesaggi. La parte conclusiva dell'elaborato sarà dedicata al volume Sicilia (1953),in cui l’autore, oltre a descrivere la Sicilia premoderna che si caratterizza di vita contadina e di paesaggi policromi che vanno dal verde delle colline, al giallo dei campi di frumento, sino all’azzurro del mare, introdurrà un’analisi culturale e sociale dell’Isola,in quanto ebbe modo di entrare a diretto contatto con le persone locali e comprenderne usi, costumi, modi di fare e tradizioni. Le descrizioni appaiono complete sia sotto il punto di vista paesaggistico e geografico, sia sotto il punto di vista storico-culturale e sociale, il che denota la capacità dello scrittore di saper osservare e raccontare il vissuto delle persone, la vita reale in un modo inedito e diretto.Comisso fu poeta, prosatore, giornalista: figura eclettica ed originale che rimane difficile da definire in tutte le sue sfaccettature. L’autore trevigiano si avvale di una prosa elegante e serena che ci presenta una visione diretta del suo vissuto, la guerra, gli amori, i ricordi d’infanzia, la passione per i viaggi e per i paesaggi. Il suo stile narrativo, chiaro, poetico, elegante ed idilliaco, si accosta ad un atteggiamento ribelle ed anticonformista. Comisso vive la sua odissea bellica come un'avventura tragica dalla cui descrizione emerge un chiaro atteggiamento post-politico, addirittura post-moderno, nei confronti dei "grandi discorsi", della guerra trionfale e vittoriosa di cui parlava il governo. In altri termini, si pone in aperto contrasto rispetto alla propaganda nazionalista e alla politica del suo tempo, raccontando la realtà nuda e cruda, in tutte le sue sfaccettature, a tratti comica e tragica e tutto viene raccontato senza remore morali. Non si piega all’ideologia nazionalistica del tempo, e quando è costretto ad autocensurarsi rimane in lui un senso di amarezza. Comisso è un ‘minore’ di genio che ha combattuto per creare uno spazio aperto a tutti gli autori italiani che nel Novecento intendevano rivendicare un proprio ruolo nella cultura italiana, in sottintesa alternativa all'ideologia fascista e ai fasti dannunziani. La sua scrittura si manifesta come autentica,genuina, originale e contemporaneamente come pragmatica e concreta, aspetti fondamentali per poter realizzare una descrizione della vita non tanto da una prospettiva personale, quanto più come una narrazione realistica, che coinvolga il lettore e tutti i suoi sensi. Comisso, uno dei testimoni del Novecento letterario, rimane una figura emblematica per complessità e tensione morale, per capacità di descrivere il mondo con dettagli ‘pittorici’ fortemente personali, carichi di rimandi simbolici di sicura suggestione.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/134547