Nel corso della seguente esposizione verranno prese in esame alcune tematiche filosofiche trattate da Bernardo di Chiaravalle in una delle sue opere più tarde, i Sermoni sul Cantico dei Cantici. Nel capitolo 1 sarà trattata, nello specifico, l'opera nel suo complesso da un punto di vista storico e letterario andando a presentare la genesi dei Sermones, i loro tratti caratteristici e la loro funzione all'interno della produzione filosofica di Bernardo. In ultimo (§ 4) l'attenzione verrà posta sulle caratteristiche stilistiche e sulle qualità letterarie del Santo, il quale, oltre ad essere un sottile pensatore, fu anche maestro nella scrittura. Nei due capitoli successivi la tesi entrerà nel merito della questione filosofica; saranno pertanto analizzati quattro dei Sermones in cui Bernardo fornisce una descrizione dell'anima come sposa di Cristo. Seguendo l'ordine dei testi bernardini si andrà ad analizzare il percorso compiuto dall'anima per farsi bella come una sposa ed ornarsi come lei per rendersi simile a Dio, in modo da, una volta abbandonata la regio dissimilitudinis, poterlo raggiungere pervenendo così alla conoscenza della verità ultima ¿ o prima ¿ del creato. In particolare: il capitolo 2 prenderà in analisi i SC 27 e 28 nei quali Bernardo partendo dal versetto 1,4 del Cantico dei Cantici descrive quali dovrebbero essere le qualità che l'anima umana dovrebbe possedere per rendersi simile al Verbo e diventarne così sposa; il capitolo 3 sarà incentrato sui sermoni 31 e 23. Nel primo paragrafo si affronterà la tematica del desiderio ed essa verrà messa in relazione a quella della curiositas, tema centrale della riflessione bernardina. L'ultimo paragrafo si concentrerà, invece, sul compimento dell'unione sponsale che l'anima può raggiungere in questa vita e che si completerà e troverà il suo appagamento solo dopo la morte; la curiositas, ormai redenta, verrà allora rivolta soltanto a Dio. L'anima a questo punto sarà introdotta nella camera nuziale e raggiungerà uno stato di appagamento senza noia e lì, ormai giunta in patria con il suo Sposo, troverà finalmente la pace.
L'anima sposa di Cristo. Analisi di alcuni sermoni sul Cantico dei Cantici di Bernardo di Chiaravalle.
ZANINI, SABRINA
2012/2013
Abstract
Nel corso della seguente esposizione verranno prese in esame alcune tematiche filosofiche trattate da Bernardo di Chiaravalle in una delle sue opere più tarde, i Sermoni sul Cantico dei Cantici. Nel capitolo 1 sarà trattata, nello specifico, l'opera nel suo complesso da un punto di vista storico e letterario andando a presentare la genesi dei Sermones, i loro tratti caratteristici e la loro funzione all'interno della produzione filosofica di Bernardo. In ultimo (§ 4) l'attenzione verrà posta sulle caratteristiche stilistiche e sulle qualità letterarie del Santo, il quale, oltre ad essere un sottile pensatore, fu anche maestro nella scrittura. Nei due capitoli successivi la tesi entrerà nel merito della questione filosofica; saranno pertanto analizzati quattro dei Sermones in cui Bernardo fornisce una descrizione dell'anima come sposa di Cristo. Seguendo l'ordine dei testi bernardini si andrà ad analizzare il percorso compiuto dall'anima per farsi bella come una sposa ed ornarsi come lei per rendersi simile a Dio, in modo da, una volta abbandonata la regio dissimilitudinis, poterlo raggiungere pervenendo così alla conoscenza della verità ultima ¿ o prima ¿ del creato. In particolare: il capitolo 2 prenderà in analisi i SC 27 e 28 nei quali Bernardo partendo dal versetto 1,4 del Cantico dei Cantici descrive quali dovrebbero essere le qualità che l'anima umana dovrebbe possedere per rendersi simile al Verbo e diventarne così sposa; il capitolo 3 sarà incentrato sui sermoni 31 e 23. Nel primo paragrafo si affronterà la tematica del desiderio ed essa verrà messa in relazione a quella della curiositas, tema centrale della riflessione bernardina. L'ultimo paragrafo si concentrerà, invece, sul compimento dell'unione sponsale che l'anima può raggiungere in questa vita e che si completerà e troverà il suo appagamento solo dopo la morte; la curiositas, ormai redenta, verrà allora rivolta soltanto a Dio. L'anima a questo punto sarà introdotta nella camera nuziale e raggiungerà uno stato di appagamento senza noia e lì, ormai giunta in patria con il suo Sposo, troverà finalmente la pace.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/134447