Questa relazione vuole fornire informazioni sulle basi della Viticoltura di Precisione (VP), una tecnica di gestione differenziata dei fattori colturali che mira a massimizzare l'efficienza delle scelte imprenditoriali nella gestione dei vigneti. Alla base di tutto c'è il concetto di variabilità all'interno degli appezzamenti dove esistono infatti, zone eterogenee che, nel caso di una gestione evoluta, possono essere trattate in modo differente. Gli agricoltori spesso basano il proprio lavoro su osservazioni empiriche che permettono loro di scegliere gli interventi e i momenti più idonei per effettuare le operazioni agronomiche indispensabili per ottenere un'uva che soddisfi gli obiettivi enologici prefissati. Tuttavia oggi è possibile applicare strategie di precisione per la gestione sito-specifica delle coltivazioni e dei vigneti basate in particolare sull'integrazione fra le osservazioni empiriche e strumenti sofisticati di monitoraggio e di applicazione delle tecniche. Questa visione di viticoltura utilizza tecnologie avanzate per la raccolta informazioni al fine di descrivere le caratteristiche dettagliate del vigneto in esame e, in alcuni casi, anche delle singole piante. L'utilizzo di tecniche di misurazione di precisione permette infatti di ottenere risoluzione, precisione e numerosità di misura non possibili quando si applicano tecniche manuali. I sistemi di monitoraggio dei vigneti utilizzati dalla VP si fondano sull'utilizzo di tecnologie basate sul rilevamento a distanza (remote sensign) o prossimale (proximal sensing) alla pianta. I primi, costituiti da satelliti, aerei e droni, eseguono la misurazione mantenendosi lontano dall'oggetto (da 100 m fino a centinaia di metri). Quelli prossimali, rappresentati da sensori quali ad esempio multiplex, lampade a LED, ultrasuoni, da utilizzare con misure istantanee o con i quali si possono anche costituire delle reti di rilevamento all'interno del vigneto (esempio è il NAV system proposto per il monitoraggio micrometeorologico), operano a distanze dal bersaglio più ravvicinate. Entrambi i sistemi usano la tecnologia GPS che permette di georeferenziare i dati raccolti attraverso le tre coordinate spaziali (latitudine, longitudine e altitudine). I dati raccolti in campo sono resi disponibili su dispositivi ICT (Information and Comunication Technology ovvero tablet, PC o smartphone) utilizzando tecnologie di trasmissione che operano su frequenze diverse, da un minimo di 433 MHz per il Dash 7 fino ad un massimo di 2,48 GHz per i sistemi Bluetooth, ZigBee e Wi ¿ Fi passando per 1800 MHz della connessione GSM. Una volta raccolti i dati è possibile creare mappe tematiche, ad esempio con indici specifici (quali quelli per la stima della vigoria vegetativa della pianta come NDVI, PCD o PVR), e mappe di prescrizione da usare come input per le attrezzature utilizzate in applicazioni a rateo variabile. La creazioni di queste mappe è possibile soltanto dopo l'elaborazione dei dati mediante software per l'analisi di matrici complesse di dati quale potrebbe essere il GIS. La possibilità di compiere operazioni colturali del vigneto in maniera diversificata sulla superficie utilizzando macchine con tecnologia a rateo variabile (VRT) è infatti una grande opportunità della viticoltura sito- specifica. Attualmente sono già disponibili macchine che possono eseguire operazioni differenziate nelle diverse aree del vigneto quali irroratrici, spandiconcime e vendemmiatrici.
Viticoltura di precisione - Sogno o realtà?
GRASSO, EMANUELE
2014/2015
Abstract
Questa relazione vuole fornire informazioni sulle basi della Viticoltura di Precisione (VP), una tecnica di gestione differenziata dei fattori colturali che mira a massimizzare l'efficienza delle scelte imprenditoriali nella gestione dei vigneti. Alla base di tutto c'è il concetto di variabilità all'interno degli appezzamenti dove esistono infatti, zone eterogenee che, nel caso di una gestione evoluta, possono essere trattate in modo differente. Gli agricoltori spesso basano il proprio lavoro su osservazioni empiriche che permettono loro di scegliere gli interventi e i momenti più idonei per effettuare le operazioni agronomiche indispensabili per ottenere un'uva che soddisfi gli obiettivi enologici prefissati. Tuttavia oggi è possibile applicare strategie di precisione per la gestione sito-specifica delle coltivazioni e dei vigneti basate in particolare sull'integrazione fra le osservazioni empiriche e strumenti sofisticati di monitoraggio e di applicazione delle tecniche. Questa visione di viticoltura utilizza tecnologie avanzate per la raccolta informazioni al fine di descrivere le caratteristiche dettagliate del vigneto in esame e, in alcuni casi, anche delle singole piante. L'utilizzo di tecniche di misurazione di precisione permette infatti di ottenere risoluzione, precisione e numerosità di misura non possibili quando si applicano tecniche manuali. I sistemi di monitoraggio dei vigneti utilizzati dalla VP si fondano sull'utilizzo di tecnologie basate sul rilevamento a distanza (remote sensign) o prossimale (proximal sensing) alla pianta. I primi, costituiti da satelliti, aerei e droni, eseguono la misurazione mantenendosi lontano dall'oggetto (da 100 m fino a centinaia di metri). Quelli prossimali, rappresentati da sensori quali ad esempio multiplex, lampade a LED, ultrasuoni, da utilizzare con misure istantanee o con i quali si possono anche costituire delle reti di rilevamento all'interno del vigneto (esempio è il NAV system proposto per il monitoraggio micrometeorologico), operano a distanze dal bersaglio più ravvicinate. Entrambi i sistemi usano la tecnologia GPS che permette di georeferenziare i dati raccolti attraverso le tre coordinate spaziali (latitudine, longitudine e altitudine). I dati raccolti in campo sono resi disponibili su dispositivi ICT (Information and Comunication Technology ovvero tablet, PC o smartphone) utilizzando tecnologie di trasmissione che operano su frequenze diverse, da un minimo di 433 MHz per il Dash 7 fino ad un massimo di 2,48 GHz per i sistemi Bluetooth, ZigBee e Wi ¿ Fi passando per 1800 MHz della connessione GSM. Una volta raccolti i dati è possibile creare mappe tematiche, ad esempio con indici specifici (quali quelli per la stima della vigoria vegetativa della pianta come NDVI, PCD o PVR), e mappe di prescrizione da usare come input per le attrezzature utilizzate in applicazioni a rateo variabile. La creazioni di queste mappe è possibile soltanto dopo l'elaborazione dei dati mediante software per l'analisi di matrici complesse di dati quale potrebbe essere il GIS. La possibilità di compiere operazioni colturali del vigneto in maniera diversificata sulla superficie utilizzando macchine con tecnologia a rateo variabile (VRT) è infatti una grande opportunità della viticoltura sito- specifica. Attualmente sono già disponibili macchine che possono eseguire operazioni differenziate nelle diverse aree del vigneto quali irroratrici, spandiconcime e vendemmiatrici.File | Dimensione | Formato | |
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