Questo studio si pone come obiettivo di dare una 'lettura intelligente' di quelle che sono le Rime Lugubri di Giovan Battista Marino. Si cercherà attraverso la lettura dei testi di evidenziare il contesto nel quale le Rime Lugubri si inseriscono, principalmente descrivendo l'ambiente poetico nel quale Marino si forma a Napoli e sottolineando l'importanza che la tradizione della lirica in morte assume per la composizione delle Lugubri, a partire dall'esempio del Petrarca fino a giungere al fenomeno della grande produzione cinquecentesca di sillogi in onore di illustri defunti.

«Tu, chʼa le sculte note or volgi lʼorme, leggile pur, ma pian, sì che nol desti»: le Rime Lugubri di G. B. Marino

POLLETTA, SIMONE
2012/2013

Abstract

Questo studio si pone come obiettivo di dare una 'lettura intelligente' di quelle che sono le Rime Lugubri di Giovan Battista Marino. Si cercherà attraverso la lettura dei testi di evidenziare il contesto nel quale le Rime Lugubri si inseriscono, principalmente descrivendo l'ambiente poetico nel quale Marino si forma a Napoli e sottolineando l'importanza che la tradizione della lirica in morte assume per la composizione delle Lugubri, a partire dall'esempio del Petrarca fino a giungere al fenomeno della grande produzione cinquecentesca di sillogi in onore di illustri defunti.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/134142