Questo lavoro intende analizzare il comportamento etico dei Persiani in relazione alla verità, alla menzogna e alle astuzie, attraverso le narrazioni di Erodoto nella sua opera Storie .La prima parte della trattazione analizza la contraddizione tra l'insegnamento persiano della sincerità, presente nelle sequenze descrittive, e l'effettivo comportamento dei Persiani, in particolare dei Gran Re, riscontrato nelle sequenze narrative. Secondo Erodoto, i Persiani non sarebbero poi cosi diversi dai Greci nel ricorrere all'inganno e alla menzogna come strumenti per perseguire i propri interessi. Il secondo nucleo tematico propone l'analisi del concetto di metis e del suo rapporto dialettico con la forza per la conquista del potere. In questa vera e propria lotta l'astuzia permette al più debole di prendere il sopravvento sul più forte. Il lavoro è strutturato in quattro parti. La prima è dedicata all'approfondimento del concetto di verità, presso i Persiani, che Erodoto presenta come un valore fondamentale codificato nell'educazione di questo popolo. La seconda parte sviluppa l'analisi del rapporto tra i sovrani persiani e l'inganno nella lotta per la conquista del potere. Nella terza parte ho esaminato quei passi erodotei relativi agli inganni utilizzati dai Gran Re nelle operazioni di politica espansionistica. La quarta parte è dedicata al tema degli inganni subiti dai sovrani persiani che, privi di metis, si rivelano particolarmente vulnerabili agli imbrogli di personaggi appartenenti o meno al mondo persiano. Per questa mia ricerca ho passato in rassegna i vari passi dell'opera che vedono come protagonisti Gran Re e membri della classe aristocratica persiana. Ho utilizzato principalmente il testo originale greco e le traduzioni dell'edizione Fondazione Lorenzo Valla con i commenti e le note di D. Asheri. Ma in talune occasioni ho fatto ricorso anche alla traduzione di A. Izzo D'Accinni delle edizioni Biblioteca Universale Rizzoli, che meglio rispondeva alle mie esigenze interpretative. Ho fatto riferimento agli studi dei seguenti autori moderni: Belloni, Briant, Corti, Dandamaev, Detienne, Dorati, Flory e Vernant.

Persiani tra verità e inganno nelle storie di Erodoto

BORTOLINI, MICHELE
2012/2013

Abstract

Questo lavoro intende analizzare il comportamento etico dei Persiani in relazione alla verità, alla menzogna e alle astuzie, attraverso le narrazioni di Erodoto nella sua opera Storie .La prima parte della trattazione analizza la contraddizione tra l'insegnamento persiano della sincerità, presente nelle sequenze descrittive, e l'effettivo comportamento dei Persiani, in particolare dei Gran Re, riscontrato nelle sequenze narrative. Secondo Erodoto, i Persiani non sarebbero poi cosi diversi dai Greci nel ricorrere all'inganno e alla menzogna come strumenti per perseguire i propri interessi. Il secondo nucleo tematico propone l'analisi del concetto di metis e del suo rapporto dialettico con la forza per la conquista del potere. In questa vera e propria lotta l'astuzia permette al più debole di prendere il sopravvento sul più forte. Il lavoro è strutturato in quattro parti. La prima è dedicata all'approfondimento del concetto di verità, presso i Persiani, che Erodoto presenta come un valore fondamentale codificato nell'educazione di questo popolo. La seconda parte sviluppa l'analisi del rapporto tra i sovrani persiani e l'inganno nella lotta per la conquista del potere. Nella terza parte ho esaminato quei passi erodotei relativi agli inganni utilizzati dai Gran Re nelle operazioni di politica espansionistica. La quarta parte è dedicata al tema degli inganni subiti dai sovrani persiani che, privi di metis, si rivelano particolarmente vulnerabili agli imbrogli di personaggi appartenenti o meno al mondo persiano. Per questa mia ricerca ho passato in rassegna i vari passi dell'opera che vedono come protagonisti Gran Re e membri della classe aristocratica persiana. Ho utilizzato principalmente il testo originale greco e le traduzioni dell'edizione Fondazione Lorenzo Valla con i commenti e le note di D. Asheri. Ma in talune occasioni ho fatto ricorso anche alla traduzione di A. Izzo D'Accinni delle edizioni Biblioteca Universale Rizzoli, che meglio rispondeva alle mie esigenze interpretative. Ho fatto riferimento agli studi dei seguenti autori moderni: Belloni, Briant, Corti, Dandamaev, Detienne, Dorati, Flory e Vernant.
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