Scopo: questo elaborato ha lo scopo di approfondire l'argomento off-label, chiarendone le responsabilità del sanitario prescrivente e somministrante e gli eventuali rischi in cui essi incorrono; inoltre questo lavoro si avvale di dati sperimentali sull'uso della pratica off-label in un contesto di cure palliative territoriale analizzandone necessità e giustificabilità della somministrazione off-label. Materiali e metodi: Il lavoro si suddivide in due parti: una raccolta dati relativi a somministrazioni di farmaci, effettuata su cartelle di pazienti seguiti presso l'unità di cure palliative domiciliare, ed una analisi di letteratura. Risultati: sono state analizzate 705 somministrazioni, 120 delle quali sono risultate classificabili come off-label; a seguito di revisioni in letteratura, 105 possono essere considerate giustificabili. Si propone un algoritmo di semplice esecuzione che chiarisce le modalità secondo cui una somministrazione off-label potrebbe definitivamente essere classificata come accettabile o non accettabile. Conclusioni: La somministrazione off-label è una zona ancora grigia; la legge italiana fa riferimento solo alle somministrazioni off-label che sono dichiarate salva vita, ovvero si preoccupa di regolamentare quei farmaci che sono usati in maniera off-label a seguito di un'urgenza incombente o che sono farmaci antitumorali, mentre non si contemplano le somministrazioni off-label usate in ambienti oncologici, a scopo palliativista, o pediatrici dove l'uso non ben regolamentato ha una forte incidenza.
somministrazione off-label di farmaci in un contesto di unità dicure palliative
CAPUTO, LUCA
2012/2013
Abstract
Scopo: questo elaborato ha lo scopo di approfondire l'argomento off-label, chiarendone le responsabilità del sanitario prescrivente e somministrante e gli eventuali rischi in cui essi incorrono; inoltre questo lavoro si avvale di dati sperimentali sull'uso della pratica off-label in un contesto di cure palliative territoriale analizzandone necessità e giustificabilità della somministrazione off-label. Materiali e metodi: Il lavoro si suddivide in due parti: una raccolta dati relativi a somministrazioni di farmaci, effettuata su cartelle di pazienti seguiti presso l'unità di cure palliative domiciliare, ed una analisi di letteratura. Risultati: sono state analizzate 705 somministrazioni, 120 delle quali sono risultate classificabili come off-label; a seguito di revisioni in letteratura, 105 possono essere considerate giustificabili. Si propone un algoritmo di semplice esecuzione che chiarisce le modalità secondo cui una somministrazione off-label potrebbe definitivamente essere classificata come accettabile o non accettabile. Conclusioni: La somministrazione off-label è una zona ancora grigia; la legge italiana fa riferimento solo alle somministrazioni off-label che sono dichiarate salva vita, ovvero si preoccupa di regolamentare quei farmaci che sono usati in maniera off-label a seguito di un'urgenza incombente o che sono farmaci antitumorali, mentre non si contemplano le somministrazioni off-label usate in ambienti oncologici, a scopo palliativista, o pediatrici dove l'uso non ben regolamentato ha una forte incidenza.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/134035