La pubblicità e i messaggi commerciali sono presenti in ogni momento della nostra vita, in ogni luogo, in ogni contesto sia esso virtuale o reale. Sono stata affascinata da una delle forme di comunicazione promozionale più intriganti ed efficaci, ovvero il Product Placement, tecnica di comunicazione in cui prodotti o marche vengono inserite all’interno di un contesto narrativo precostruito, siano essi film, serie tv, videogames, ecc... Il mio lavoro è partito dalle varie definizioni accademiche di product placement, per poi soffermarmi sulla sua evoluzione storica, nonché legislativa, ed infine ho analizzato una delle pellicole più iconiche della storia cinematografica, che presenta diversi casi di posizionamento di brand e co-marketing, ovvero Forrest Gump di Robert Zemeckis. Con questa pellicola Nike ha effettuato una delle operazioni promozionali di maggior successo, diventando insieme a Tom Hanks il protagonista principale di una delle corse più famose di tutti i tempi. Le Nike Cortez le ritroviamo in diversi momenti del film, così come altri capi di abbigliamento sportivo, con lo scopo di lanciare un messaggio subliminale, ma altrettanto chiaro: “Correre è faticoso, è difficile, è impegnativo, ma se indossi Nike puoi farcela anche tu!”. Lo studio dimostra come l’inserimento di prodotti a scopi commerciali all’interno di un film come quello di Forrest Gump (entrato nella cultura popolare per le frasi, le musiche e ripercorrendo gli avvenimenti più importanti della storia degli Stati Uniti d’America) ha più possibilità di influenzare i consumatori poiché essi amano Forrest e amano quello che fa o quello che indossa. Non solo Nike, anche Apple è riuscita ad ottenere una altissima visibilità grazie alla pellicola nonostante il logo appaia solo in una lettera di ringraziamenti. Nel film è presente anche un caso di Reverse Product Placement: il potere di creare un impero da un marchio fittizio ideato appositamente per un prodotto audiovisivo. È il caso della “Bubba Gump Shrimp Company” l’azienda di gamberi menzionata nel film Forrest Gump, un marchio che dopo il successo del film ha aperto – nel mondo reale – i suoi ristoranti di gamberi in tutto il mondo. Queste tecniche di comunicazione e di marketing permettono di arrivare al consumatore che si gode il film, in modo inconscio e indiretto, stimolando ricordi e risposte alle marche o ai prodotti inseriti e rimanendo nell’immaginario collettivo come co-protagonista della storia, piuttosto che come sponsor finanziatore.
Product and reverse placement nel cinema: il caso Forrest Gump
DECARO, ANNATERESA
2020/2021
Abstract
La pubblicità e i messaggi commerciali sono presenti in ogni momento della nostra vita, in ogni luogo, in ogni contesto sia esso virtuale o reale. Sono stata affascinata da una delle forme di comunicazione promozionale più intriganti ed efficaci, ovvero il Product Placement, tecnica di comunicazione in cui prodotti o marche vengono inserite all’interno di un contesto narrativo precostruito, siano essi film, serie tv, videogames, ecc... Il mio lavoro è partito dalle varie definizioni accademiche di product placement, per poi soffermarmi sulla sua evoluzione storica, nonché legislativa, ed infine ho analizzato una delle pellicole più iconiche della storia cinematografica, che presenta diversi casi di posizionamento di brand e co-marketing, ovvero Forrest Gump di Robert Zemeckis. Con questa pellicola Nike ha effettuato una delle operazioni promozionali di maggior successo, diventando insieme a Tom Hanks il protagonista principale di una delle corse più famose di tutti i tempi. Le Nike Cortez le ritroviamo in diversi momenti del film, così come altri capi di abbigliamento sportivo, con lo scopo di lanciare un messaggio subliminale, ma altrettanto chiaro: “Correre è faticoso, è difficile, è impegnativo, ma se indossi Nike puoi farcela anche tu!”. Lo studio dimostra come l’inserimento di prodotti a scopi commerciali all’interno di un film come quello di Forrest Gump (entrato nella cultura popolare per le frasi, le musiche e ripercorrendo gli avvenimenti più importanti della storia degli Stati Uniti d’America) ha più possibilità di influenzare i consumatori poiché essi amano Forrest e amano quello che fa o quello che indossa. Non solo Nike, anche Apple è riuscita ad ottenere una altissima visibilità grazie alla pellicola nonostante il logo appaia solo in una lettera di ringraziamenti. Nel film è presente anche un caso di Reverse Product Placement: il potere di creare un impero da un marchio fittizio ideato appositamente per un prodotto audiovisivo. È il caso della “Bubba Gump Shrimp Company” l’azienda di gamberi menzionata nel film Forrest Gump, un marchio che dopo il successo del film ha aperto – nel mondo reale – i suoi ristoranti di gamberi in tutto il mondo. Queste tecniche di comunicazione e di marketing permettono di arrivare al consumatore che si gode il film, in modo inconscio e indiretto, stimolando ricordi e risposte alle marche o ai prodotti inseriti e rimanendo nell’immaginario collettivo come co-protagonista della storia, piuttosto che come sponsor finanziatore.File | Dimensione | Formato | |
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