Nelle società tradizionali odierne persiste la problematica dei delitti d’onore, omicidi di donne da parte di familiari, spinti dal bisogno di risanare l’onore della famiglia, messi in discussione a causa della vittima. In questo scritto si tenterà di analizzare, inizialmente sotto una prospettiva internazionale, per poi concentrarsi sul contesto italiano, le dinamiche di questo fenomeno. Dapprima si parlerà di cos’è l’onore, movente di questi atti di estrema violenza, delle definizioni che il termine può racchiudere: l’onore soggettivo, valore innato presente in ogni individuo e basato sul libero arbitrio e la coscienza personale, in contrasto con l’onore collettivo, reputazione che viene attribuita all’individuo dalla comunità circostante e al quale egli è tenuto ad adattarsi, seguendo un determinato codice d’onore, che, in alcuni casi può spingere all’omicidio dei propri cari. In secondo luogo il rapporto che c’è tra religione e i delitti d’onore, come sono profondamente connessi in alcune società e come la religione spesso sia utilizzata come giustificazione. Inoltre, si accennerà alla dimensione giuridica dei delitti d’onore, analizzando come la legge si comporta di fronte a questo tipo di reato, riportando casi in cui i sistemi giuridici di alcuni paesi considerano questi crimini come aggravanti ed altri in cui danno il muto sostegno ai carnefici. Parlando, in modo più circoscritto, del caso dell’Italia, si esaminerà il significato originale che il delitto d’onore aveva in passato nel quadro storico e geografico italiano, passando dalla letteratura al codice penale italiano, che prende provvedimenti riguardo al fenomeno, solamente nel 1981. Per quanto riguarda la situazione attuale, vedremo come nella società italiana, come succede nel resto dell’Europa, c’è una tendenza a respingere questa problematica, in quanto il delitto d’onore occorre esclusivamente all’interno delle famiglie non autoctone con culture divergenti rispetto a quelle del paese ospitante. La mancata mediazione culturale, come si avrà modo di vedere, comporta un ulteriore pericolo, dal momento che - tramite anche l’utilizzo scorretto dei media da parte di politici e giornalisti - c’è il rischio di fomentare l’odio e il razzismo nei confronti di intere comunità.  Un contributo importante a questo scritto sarà l’analisi della storia di Sanaa Dafani, un caso emblematico di delitto d’onore nel contesto italiano, che, anche tramite il confronto delle storie di altre vittime, mostrerà le dinamiche e gli aspetti concreti del delitto d’onore.

Il delitto d'onore: analisi del fenomeno nel contesto italiano

BOU SAID, MARIAME
2021/2022

Abstract

Nelle società tradizionali odierne persiste la problematica dei delitti d’onore, omicidi di donne da parte di familiari, spinti dal bisogno di risanare l’onore della famiglia, messi in discussione a causa della vittima. In questo scritto si tenterà di analizzare, inizialmente sotto una prospettiva internazionale, per poi concentrarsi sul contesto italiano, le dinamiche di questo fenomeno. Dapprima si parlerà di cos’è l’onore, movente di questi atti di estrema violenza, delle definizioni che il termine può racchiudere: l’onore soggettivo, valore innato presente in ogni individuo e basato sul libero arbitrio e la coscienza personale, in contrasto con l’onore collettivo, reputazione che viene attribuita all’individuo dalla comunità circostante e al quale egli è tenuto ad adattarsi, seguendo un determinato codice d’onore, che, in alcuni casi può spingere all’omicidio dei propri cari. In secondo luogo il rapporto che c’è tra religione e i delitti d’onore, come sono profondamente connessi in alcune società e come la religione spesso sia utilizzata come giustificazione. Inoltre, si accennerà alla dimensione giuridica dei delitti d’onore, analizzando come la legge si comporta di fronte a questo tipo di reato, riportando casi in cui i sistemi giuridici di alcuni paesi considerano questi crimini come aggravanti ed altri in cui danno il muto sostegno ai carnefici. Parlando, in modo più circoscritto, del caso dell’Italia, si esaminerà il significato originale che il delitto d’onore aveva in passato nel quadro storico e geografico italiano, passando dalla letteratura al codice penale italiano, che prende provvedimenti riguardo al fenomeno, solamente nel 1981. Per quanto riguarda la situazione attuale, vedremo come nella società italiana, come succede nel resto dell’Europa, c’è una tendenza a respingere questa problematica, in quanto il delitto d’onore occorre esclusivamente all’interno delle famiglie non autoctone con culture divergenti rispetto a quelle del paese ospitante. La mancata mediazione culturale, come si avrà modo di vedere, comporta un ulteriore pericolo, dal momento che - tramite anche l’utilizzo scorretto dei media da parte di politici e giornalisti - c’è il rischio di fomentare l’odio e il razzismo nei confronti di intere comunità.  Un contributo importante a questo scritto sarà l’analisi della storia di Sanaa Dafani, un caso emblematico di delitto d’onore nel contesto italiano, che, anche tramite il confronto delle storie di altre vittime, mostrerà le dinamiche e gli aspetti concreti del delitto d’onore.
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