En mi trabajo he afrontado la dramática situación de las mujeres de Ciudad Juárez( Chihuahua, Mexico), una ciudad de confín con El Paso (Texas,USA). Se trata de la ciudad más peligrosa del mundo, en la cual el crimen organizado y el tráfico de droga, armas y personas, han llevado a una oleada de violencia inaudita, que desde 1993 concierne también las mujeres . Han sido asesinadas más de 700 entre mujeres, adolescentes y niñas;son violadas, torturadas y brutalmente matadas. Sus cuerpos ardidos y masacrados son abandonados en terrenos incultos en periferia o en zonas desierticas de la ciudad. Después años de violencia los culpables, no han sido arrestados; son inviolables, se piensa a un envolvimiento activo por miembros de la policía y de los ricos empresarios de la ciudad. Todo esto lleva a la total impunidad de estas atrocidades y a la denegación de la realidad. El primero capítulo, pues, se dedica al análisis cultural y económico de la ciudad poniendo la atención sobre el rol fundamental de las maquilladoras, las fábricas de ensamblaje americanas instalada en el territorio mexicano. Un gran número de mujeres matadas, en efecto, trabajaban en estas fábricas donde se explotaban por un sueldo mínimo y no tenían alguna tutela sanitaria ni laboral. Se piensa a una unión entre las matanzas y la red de corrupción que incluía a los dueños de las maquilladoras mismas. Los capítulos siguientes se concentrarán, luego, sobre la total denegación de los feminicidios: se examinarán las motivaciones que llevan una parte de población a ser indiferente y hostil al reconocimiento del problema además impasible al sufrimiento ajeno. Además también el gobierno se niega de reconocer la situación dramática y disfraza a los culpables de las jóvenes. El cuadro que emerge tiene tintes oscuras que dibujan una impresionante red de colusión y connivencia entre el estado y la criminalidad organizada, de corrupción y de reiterada coberdura de los crimines. La atención se desplazará, sucesivamente, sobre las acciones por las asociaciones de los parientes de las víctimas que han luchado contra la impunidad de los asesinos de las mujeres y han sensibilizado la población por acciones concretas.

Nel mio lavoro ho affrontato la drammatica situazione delle donne di Ciudad Juárez (Chihuahua, Messico), una città di confine con El Paso (Texas, USA).  Si tratta della città più pericolosa del mondo, in cui il crimine organizzato e il traffico di droga, armi e persone, hanno portato ad un'ondata di violenza inaudita, che dal 1993 riguarda anche le donne. Sono state assassinate più di 700 tra donne, adolescenti e bambine;vengono torturate, violentate e brutalmente uccise. I loro corpi bruciati e massacrati vengono abbandonati in terreni incolti in periferia o nelle zone desertiche della città. Dopo anni di violenza i colpevoli, il più delle volte , non sono stati arrestati; sono intoccabili , si pensa ad un coinvolgimento attivo da parte di esponenti della polizia e dei ricchi impresari della città. Tutto ciò porta alla totale impunità di queste atrocità, nonchè al diniego della realtà. Il primo capitolo, dunque, è dedicato all'analisi culturale ed economica della città ponendo l' attenzione soprattutto sul ruolo fondamentale delle maquiladoras , le fabbriche di assemblaggio americane istallate sul territorio messicano. Un gran numero di ragazze uccise, infatti, lavoravano in queste fabbriche dove venivano sfruttate per un salario minimo e non avevano alcuna tutela sanitaria e lavorativa. Si pensa , dunque, ad un legame tra le uccisioni e la rete di corruzione che includeva anche i padroni delle maquiladoras stesse. I capitoli seguenti si concentreranno,poi,sul totale diniego dei femminicidi:si esamineranno le motivazioni che portano una parte di popolazione ad essere indifferente e ostile al riconoscimento del problema , nonché impassibile alla sofferenza altrui. Inoltre anche il governo si rifiuta di riconoscere la situazione drammatica e maschera i colpevoli delle giovani. Il quadro che ne è emerge ha tinte oscure, che disegnano una impressionante rete di collusione e connivenza tra lo Stato e la criminalità organizzata, di corruzione e di reiterata copertura dei crimini. L'attenzione si sposterà, in seguito, sulle azioni intraprese dalle associazioni dei parenti delle vittime che hanno lottato contro l' impunità degli assassini delle ragazze e hanno sensibilizzato la popolazione tramite azioni concrete. Determinante sarà il ruolo decisivo di alcuni coraggiosi giornalisti che hanno sfidato il sistema per far emergere la verità.

Il diniego a Ciudad Juárez

MADONIA, FEDERICA
2012/2013

Abstract

Nel mio lavoro ho affrontato la drammatica situazione delle donne di Ciudad Juárez (Chihuahua, Messico), una città di confine con El Paso (Texas, USA).  Si tratta della città più pericolosa del mondo, in cui il crimine organizzato e il traffico di droga, armi e persone, hanno portato ad un'ondata di violenza inaudita, che dal 1993 riguarda anche le donne. Sono state assassinate più di 700 tra donne, adolescenti e bambine;vengono torturate, violentate e brutalmente uccise. I loro corpi bruciati e massacrati vengono abbandonati in terreni incolti in periferia o nelle zone desertiche della città. Dopo anni di violenza i colpevoli, il più delle volte , non sono stati arrestati; sono intoccabili , si pensa ad un coinvolgimento attivo da parte di esponenti della polizia e dei ricchi impresari della città. Tutto ciò porta alla totale impunità di queste atrocità, nonchè al diniego della realtà. Il primo capitolo, dunque, è dedicato all'analisi culturale ed economica della città ponendo l' attenzione soprattutto sul ruolo fondamentale delle maquiladoras , le fabbriche di assemblaggio americane istallate sul territorio messicano. Un gran numero di ragazze uccise, infatti, lavoravano in queste fabbriche dove venivano sfruttate per un salario minimo e non avevano alcuna tutela sanitaria e lavorativa. Si pensa , dunque, ad un legame tra le uccisioni e la rete di corruzione che includeva anche i padroni delle maquiladoras stesse. I capitoli seguenti si concentreranno,poi,sul totale diniego dei femminicidi:si esamineranno le motivazioni che portano una parte di popolazione ad essere indifferente e ostile al riconoscimento del problema , nonché impassibile alla sofferenza altrui. Inoltre anche il governo si rifiuta di riconoscere la situazione drammatica e maschera i colpevoli delle giovani. Il quadro che ne è emerge ha tinte oscure, che disegnano una impressionante rete di collusione e connivenza tra lo Stato e la criminalità organizzata, di corruzione e di reiterata copertura dei crimini. L'attenzione si sposterà, in seguito, sulle azioni intraprese dalle associazioni dei parenti delle vittime che hanno lottato contro l' impunità degli assassini delle ragazze e hanno sensibilizzato la popolazione tramite azioni concrete. Determinante sarà il ruolo decisivo di alcuni coraggiosi giornalisti che hanno sfidato il sistema per far emergere la verità.
SPA
En mi trabajo he afrontado la dramática situación de las mujeres de Ciudad Juárez( Chihuahua, Mexico), una ciudad de confín con El Paso (Texas,USA). Se trata de la ciudad más peligrosa del mundo, en la cual el crimen organizado y el tráfico de droga, armas y personas, han llevado a una oleada de violencia inaudita, que desde 1993 concierne también las mujeres . Han sido asesinadas más de 700 entre mujeres, adolescentes y niñas;son violadas, torturadas y brutalmente matadas. Sus cuerpos ardidos y masacrados son abandonados en terrenos incultos en periferia o en zonas desierticas de la ciudad. Después años de violencia los culpables, no han sido arrestados; son inviolables, se piensa a un envolvimiento activo por miembros de la policía y de los ricos empresarios de la ciudad. Todo esto lleva a la total impunidad de estas atrocidades y a la denegación de la realidad. El primero capítulo, pues, se dedica al análisis cultural y económico de la ciudad poniendo la atención sobre el rol fundamental de las maquilladoras, las fábricas de ensamblaje americanas instalada en el territorio mexicano. Un gran número de mujeres matadas, en efecto, trabajaban en estas fábricas donde se explotaban por un sueldo mínimo y no tenían alguna tutela sanitaria ni laboral. Se piensa a una unión entre las matanzas y la red de corrupción que incluía a los dueños de las maquilladoras mismas. Los capítulos siguientes se concentrarán, luego, sobre la total denegación de los feminicidios: se examinarán las motivaciones que llevan una parte de población a ser indiferente y hostil al reconocimiento del problema además impasible al sufrimiento ajeno. Además también el gobierno se niega de reconocer la situación dramática y disfraza a los culpables de las jóvenes. El cuadro que emerge tiene tintes oscuras que dibujan una impresionante red de colusión y connivencia entre el estado y la criminalidad organizada, de corrupción y de reiterada coberdura de los crimines. La atención se desplazará, sucesivamente, sobre las acciones por las asociaciones de los parientes de las víctimas que han luchado contra la impunidad de los asesinos de las mujeres y han sensibilizado la población por acciones concretas.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/133866