Introduzione. Negli ultimi anni, l'aumento di incidenza e prevalenza, la compromissione della qualità di vita, la mortalità elevata ed i costi gestionali dello scompenso cardiaco cronico costituiscono uno dei principali problemi di salute pubblica nei Paesi industrializzati. Sistemi di gestione integrata basati su personale infermieristico dedicato hanno migliorato l'outcome dei pazienti affetti, ridotto le ospedalizzazioni e diminuito i costi. Obiettivi. Il presente studio si propone di analizzare il modello di monitoraggio del paziente con scompenso cardiaco a domicilio, mediante counselling telefonico presso l'Ambulatorio dello Scompenso Cardiaco dell'Ospedale SS. Trinità di Fossano, in modo tale da poter valutare l'efficacia di questo nuovo approccio al follow-up ambulatoriale. Materiali e metodi. Da giugno 2009 a dicembre 2011, sono stati arruolati 68 pazienti (42 uomini &#8594; 62% e 22 donne &#8594;38%). L' età media dei pazienti era di 75 anni ± 10 anni con un range di 48-90 anni, il 57% (39 pazienti) aveva un età >75 anni. I soggetti sono stati monitorati costantemente nell'arco dei 30 mesi tramite contatti telefonici programmati dal personale infermieristico dedicato, con cadenza quindicinale per le persone che avevano presentato instabilità clinica recente o comunque appena dimesse e mensilmente per coloro che mostravano stabilità clinica. I parametri d'allarme che, se presenti, anticipavano la visita cardiologica di controllo erano: - Peggioramento della classe NYHA; - Polso aritmico o frequenze cardiache <40 bmp o >110 bpm; - Sospetta angina pectoris o sincope; - Aumento ponderale di 2-3 Kg; - Incremento degli edemi declivi; - Oliguria (<500 ml/die). Risultati. Le telefonate effettuate dal personale infermieristico dell'Ambulatorio dello Scompenso Cardiaco alle persone assistite nell'arco dei 30 mesi, sono state 921 con una media di 13,54 ± 8,79 chiamate per persona. Durante il monitoraggio telefonico infermieristico, nel corso dei 30 mesi, si sono registrati 18 pazienti (26,5%) che riportavano i parametri d'allarme stabiliti all'inizio dello studio. Di questi 18 pazienti, tutti sono stati chiamati a visita cardiologica di controllo entro le 24 ore e, dopo la rivalutazione del Medico Cardiologo, 3 soggetti (16,67%) sono stati ricoverati presso l'Unità Scompenso Cardiaco per le cure del caso e 4 (22,22%) in regime di Day-Hospital. 9 pazienti invece, dopo la modifica della terapia, sono stati rimandati a domicilio e 2 sono stati ricoverati in altre Strutture Complesse. I decessi, nell'arco dei 30 mesi, sono stati 14, mentre i pazienti che hanno interrotto anzitempo il programma di follow-up telefonico sono stati 12 (4 perché seguiti in altri centri, 8 p.a. per scarsa compliance al programma). Conclusione. I nostri risultati confermano l'efficacia di un sistema di counselling telefonico e monitoraggio infermieristico dei pazienti con scompenso cardiaco cronico. Il sistema telefonico ha creato un filo diretto tra persona assistita e personale sanitario della struttura ospedaliera, dato maggior sicurezza al paziente favorendo la self-care e riducendo le ospedalizzazioni del 76,8% in 30 mesi di follow-up telefonico rispetto ai 12 mesi precedenti lo studio.

L'AMBULATORIO DEDICATO AL PAZIENTE AFFETTO DA SCOMPENSO CARDIACO: IL RUOLO DELL'INFERMIERE.

CAGNOTTI, GIULIA
2011/2012

Abstract

Introduzione. Negli ultimi anni, l'aumento di incidenza e prevalenza, la compromissione della qualità di vita, la mortalità elevata ed i costi gestionali dello scompenso cardiaco cronico costituiscono uno dei principali problemi di salute pubblica nei Paesi industrializzati. Sistemi di gestione integrata basati su personale infermieristico dedicato hanno migliorato l'outcome dei pazienti affetti, ridotto le ospedalizzazioni e diminuito i costi. Obiettivi. Il presente studio si propone di analizzare il modello di monitoraggio del paziente con scompenso cardiaco a domicilio, mediante counselling telefonico presso l'Ambulatorio dello Scompenso Cardiaco dell'Ospedale SS. Trinità di Fossano, in modo tale da poter valutare l'efficacia di questo nuovo approccio al follow-up ambulatoriale. Materiali e metodi. Da giugno 2009 a dicembre 2011, sono stati arruolati 68 pazienti (42 uomini → 62% e 22 donne →38%). L' età media dei pazienti era di 75 anni ± 10 anni con un range di 48-90 anni, il 57% (39 pazienti) aveva un età >75 anni. I soggetti sono stati monitorati costantemente nell'arco dei 30 mesi tramite contatti telefonici programmati dal personale infermieristico dedicato, con cadenza quindicinale per le persone che avevano presentato instabilità clinica recente o comunque appena dimesse e mensilmente per coloro che mostravano stabilità clinica. I parametri d'allarme che, se presenti, anticipavano la visita cardiologica di controllo erano: - Peggioramento della classe NYHA; - Polso aritmico o frequenze cardiache <40 bmp o >110 bpm; - Sospetta angina pectoris o sincope; - Aumento ponderale di 2-3 Kg; - Incremento degli edemi declivi; - Oliguria (<500 ml/die). Risultati. Le telefonate effettuate dal personale infermieristico dell'Ambulatorio dello Scompenso Cardiaco alle persone assistite nell'arco dei 30 mesi, sono state 921 con una media di 13,54 ± 8,79 chiamate per persona. Durante il monitoraggio telefonico infermieristico, nel corso dei 30 mesi, si sono registrati 18 pazienti (26,5%) che riportavano i parametri d'allarme stabiliti all'inizio dello studio. Di questi 18 pazienti, tutti sono stati chiamati a visita cardiologica di controllo entro le 24 ore e, dopo la rivalutazione del Medico Cardiologo, 3 soggetti (16,67%) sono stati ricoverati presso l'Unità Scompenso Cardiaco per le cure del caso e 4 (22,22%) in regime di Day-Hospital. 9 pazienti invece, dopo la modifica della terapia, sono stati rimandati a domicilio e 2 sono stati ricoverati in altre Strutture Complesse. I decessi, nell'arco dei 30 mesi, sono stati 14, mentre i pazienti che hanno interrotto anzitempo il programma di follow-up telefonico sono stati 12 (4 perché seguiti in altri centri, 8 p.a. per scarsa compliance al programma). Conclusione. I nostri risultati confermano l'efficacia di un sistema di counselling telefonico e monitoraggio infermieristico dei pazienti con scompenso cardiaco cronico. Il sistema telefonico ha creato un filo diretto tra persona assistita e personale sanitario della struttura ospedaliera, dato maggior sicurezza al paziente favorendo la self-care e riducendo le ospedalizzazioni del 76,8% in 30 mesi di follow-up telefonico rispetto ai 12 mesi precedenti lo studio.
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