Nel film “L’Uomo Bicentenario” del 1999, interpretato magistralmente da Robin Williams e diretto da Chris Columbus, un robot vuole diventare ed essere riconosciuto dagli altri come uomo: partendo da questa volontà ci si può interrogare sul legame tra gli umani e le macchine antropomorfe. Il film dell’attore scomparso nel 2014 è tratto da un racconto del visionario russo Isaac Asimov, lo scrittore di fantascienza trasferito in America a soli tre anni ha scritto numerose storie sui robot ed in particolare sul loro rapporto con gli esseri umani. I film sui robot tratti da ciò che ha scritto Asimov si basano sulle 3 leggi della robotica pensate dal biochimico e scrittore russo; queste sono: 1. Un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, un essere umano riceva danno. 2. Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non vadano in contrasto alla Prima Legge. 3. Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché la salvaguardia di essa non contrasti con la Prima o con la Seconda Legge. Oltre ai film, ci sono molti racconti che parlano della specificità dei rapporti tra persone e macchine: particolarmente significative sono alcune storie di Asimov, si pensi ad esempio al racconto “Sally” in Sogni di Robot dove viene descritta un’automobile che in un modo del tutto peculiare comunica con il suo proprietario. Voler rendere i robot sempre più umani è sempre meno solo fantascienza e sempre più una realtà effettiva resa possibile dai progressi scientifici, le parole chiave sono: cinque in cinque, ultra sensibile, distacco. L’aggiunta dei cinque sensi alle macchine permetterebbe loro di essere molto più vicine agli umani e diventare quindi sensibili: la sensibilità permetterebbe ad esempio di utilizzare l’olfatto per capire se un paziente ha un tumore al fegato. Il distacco, inoltre, consentirebbe ai robot di slegare i compiti svolti dai sentimenti, questo sarebbe un vantaggio molto grande che gli umani non si possono permettere pienamente nel compimento delle più diverse attività. Si pensi anche all’utilità dell’intelligenza artificiale in campi quali la meteorologia e l’economia globale. Nonostante i molti aspetti positivi che la robotica porta e potrebbe portare nella vita delle persone, ci sono anche delle problematiche che possono essere messe in risalto: volere dei robot intelligenti significa accettare i problemi che l’intelligenza porta con sé. Asimov nel suo libro Civiltà extraterrestri immagina che l’intelligenza si legherebbe inevitabilmente con le “malattie intelligenti” degli esseri umani (noia e depressione per esempio) e quindi sarebbe un grosso problema per le persone a favore della creazione e dello sviluppo di androidi sempre più sofisticati ed intelligenti. Penso che in generale i robot siano utili agli esseri umani ma bisogna prendere in considerazione le scoperte sempre nuove che riguardano questo tema per valutarne i pro e i contro e seguire molto da vicino la ricerca al riguardo.
L'Uomo Bicentenario, non solo un film
LAURENTI, FEDERICO
2021/2022
Abstract
Nel film “L’Uomo Bicentenario” del 1999, interpretato magistralmente da Robin Williams e diretto da Chris Columbus, un robot vuole diventare ed essere riconosciuto dagli altri come uomo: partendo da questa volontà ci si può interrogare sul legame tra gli umani e le macchine antropomorfe. Il film dell’attore scomparso nel 2014 è tratto da un racconto del visionario russo Isaac Asimov, lo scrittore di fantascienza trasferito in America a soli tre anni ha scritto numerose storie sui robot ed in particolare sul loro rapporto con gli esseri umani. I film sui robot tratti da ciò che ha scritto Asimov si basano sulle 3 leggi della robotica pensate dal biochimico e scrittore russo; queste sono: 1. Un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, un essere umano riceva danno. 2. Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non vadano in contrasto alla Prima Legge. 3. Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché la salvaguardia di essa non contrasti con la Prima o con la Seconda Legge. Oltre ai film, ci sono molti racconti che parlano della specificità dei rapporti tra persone e macchine: particolarmente significative sono alcune storie di Asimov, si pensi ad esempio al racconto “Sally” in Sogni di Robot dove viene descritta un’automobile che in un modo del tutto peculiare comunica con il suo proprietario. Voler rendere i robot sempre più umani è sempre meno solo fantascienza e sempre più una realtà effettiva resa possibile dai progressi scientifici, le parole chiave sono: cinque in cinque, ultra sensibile, distacco. L’aggiunta dei cinque sensi alle macchine permetterebbe loro di essere molto più vicine agli umani e diventare quindi sensibili: la sensibilità permetterebbe ad esempio di utilizzare l’olfatto per capire se un paziente ha un tumore al fegato. Il distacco, inoltre, consentirebbe ai robot di slegare i compiti svolti dai sentimenti, questo sarebbe un vantaggio molto grande che gli umani non si possono permettere pienamente nel compimento delle più diverse attività. Si pensi anche all’utilità dell’intelligenza artificiale in campi quali la meteorologia e l’economia globale. Nonostante i molti aspetti positivi che la robotica porta e potrebbe portare nella vita delle persone, ci sono anche delle problematiche che possono essere messe in risalto: volere dei robot intelligenti significa accettare i problemi che l’intelligenza porta con sé. Asimov nel suo libro Civiltà extraterrestri immagina che l’intelligenza si legherebbe inevitabilmente con le “malattie intelligenti” degli esseri umani (noia e depressione per esempio) e quindi sarebbe un grosso problema per le persone a favore della creazione e dello sviluppo di androidi sempre più sofisticati ed intelligenti. Penso che in generale i robot siano utili agli esseri umani ma bisogna prendere in considerazione le scoperte sempre nuove che riguardano questo tema per valutarne i pro e i contro e seguire molto da vicino la ricerca al riguardo.File | Dimensione | Formato | |
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