L'obiettivo della seguente tesi è la presentazione di un quadro articolato ed aggiornato riguardante gli studi sulle differenze di genere; verrà mostrata una prospettiva teorica e concettuale sul femminismo e sessismo, sulle differenze di genere tra gli adulti, cercando anche di fornire un quadro dettagliato sulle ricadute educative di questa cultura di genere contemporanea. Verranno fornite documentazioni e dati statistici sia a livello nazionale sia europeo su argomenti come le criticità che investono la condizione di donne, madri e lavoratrici all'interno delle nostre società. La tesi sarà così composta: nel primo capitolo ci sarà una descrizione teorica di alcuni concetti fondamentali al fine di comprendere meglio gli argomenti da me trattati, come ad esempio il femminismo e le definizioni di differenze di genere, stereotipi e sessismo. Dopo una panoramica sulle radici e i temi essenziali del femminismo l'elaborato prosegue con la descrizione di ciò che significa differenza di genere; è indubbiamente evidente la differenza riproduttiva tra maschi e femmine negli esseri umani ma ciò che va tenuto in conto è l'importanza che viene data a questa differenza,la quale altro non è che una rappresentazione sociale del sesso biologico, elemento che crea numerose disuguaglianze, generalmente a discapito delle donne. Queste differenze, causate da una società che ancora non ha abbandonato una visione sessista del mondo, creano stereotipi che caratterizzano culturalmente un sesso piuttosto che un altro; tutto questo impedisce un pieno raggiungimento di un'effettiva uguaglianza di genere, ovvero pari diritti per uomini e donne sia nella vita privata, quindi all'interno delle relazioni, sia nella sfera pubblica, perciò all'interno del mondo del lavoro ad esempio. Nel secondo capitolo si entra più nel dettaglio di queste differenze che portano ad una discriminazione di donne, ma anche uomini, in più aspetti della loro vita; un tema trattato all'interno del secondo capito è la “Rape Culture” o cultura dello stupro, conseguenza grave ed evidente della società ancora profondamente patriarcale e sessista; fenomeno questo che si potrebbe vedere quasi come la punta di un enorme iceberg, in quanto al di sotto dell'atto in sé ci sono tutti dei comportamenti fondati, appunto, sulle disparità di genere. Nell'ultimo capitolo verranno analizzate le ricadute educative delle differenze di genere e degli stereotipi; verrà dimostrato, grazie anche alle considerazioni di Elena Gianini Belotti, che gli stereotipi di genere sono socialmente costruiti e sono radicati nelle identità delle persone ancora prima che un bambino venga al mondo, dimostrando anche come grazie al contesto queste differenze e questi stereotipi vengano rafforzati, alle volte in modo quasi automatico ed inconsapevole. Un esempio di stereotipizzazione dei bambini è la divisione dei colori, rosa per le femmine e blu per i maschi, che sembra quasi essere un mezzo utilizzato per mantenere un ordine di genere fin dai primi anni di vita, un ordine però che sembra essere non binario e che ingabbia tanto le femmine quanto i maschi. ​

DAGLI STEREOTIPI ALLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE. Riflessioni per la costruzione di una cultura del rispetto delle differenze di genere.

CORBO, ALESSIA
2020/2021

Abstract

L'obiettivo della seguente tesi è la presentazione di un quadro articolato ed aggiornato riguardante gli studi sulle differenze di genere; verrà mostrata una prospettiva teorica e concettuale sul femminismo e sessismo, sulle differenze di genere tra gli adulti, cercando anche di fornire un quadro dettagliato sulle ricadute educative di questa cultura di genere contemporanea. Verranno fornite documentazioni e dati statistici sia a livello nazionale sia europeo su argomenti come le criticità che investono la condizione di donne, madri e lavoratrici all'interno delle nostre società. La tesi sarà così composta: nel primo capitolo ci sarà una descrizione teorica di alcuni concetti fondamentali al fine di comprendere meglio gli argomenti da me trattati, come ad esempio il femminismo e le definizioni di differenze di genere, stereotipi e sessismo. Dopo una panoramica sulle radici e i temi essenziali del femminismo l'elaborato prosegue con la descrizione di ciò che significa differenza di genere; è indubbiamente evidente la differenza riproduttiva tra maschi e femmine negli esseri umani ma ciò che va tenuto in conto è l'importanza che viene data a questa differenza,la quale altro non è che una rappresentazione sociale del sesso biologico, elemento che crea numerose disuguaglianze, generalmente a discapito delle donne. Queste differenze, causate da una società che ancora non ha abbandonato una visione sessista del mondo, creano stereotipi che caratterizzano culturalmente un sesso piuttosto che un altro; tutto questo impedisce un pieno raggiungimento di un'effettiva uguaglianza di genere, ovvero pari diritti per uomini e donne sia nella vita privata, quindi all'interno delle relazioni, sia nella sfera pubblica, perciò all'interno del mondo del lavoro ad esempio. Nel secondo capitolo si entra più nel dettaglio di queste differenze che portano ad una discriminazione di donne, ma anche uomini, in più aspetti della loro vita; un tema trattato all'interno del secondo capito è la “Rape Culture” o cultura dello stupro, conseguenza grave ed evidente della società ancora profondamente patriarcale e sessista; fenomeno questo che si potrebbe vedere quasi come la punta di un enorme iceberg, in quanto al di sotto dell'atto in sé ci sono tutti dei comportamenti fondati, appunto, sulle disparità di genere. Nell'ultimo capitolo verranno analizzate le ricadute educative delle differenze di genere e degli stereotipi; verrà dimostrato, grazie anche alle considerazioni di Elena Gianini Belotti, che gli stereotipi di genere sono socialmente costruiti e sono radicati nelle identità delle persone ancora prima che un bambino venga al mondo, dimostrando anche come grazie al contesto queste differenze e questi stereotipi vengano rafforzati, alle volte in modo quasi automatico ed inconsapevole. Un esempio di stereotipizzazione dei bambini è la divisione dei colori, rosa per le femmine e blu per i maschi, che sembra quasi essere un mezzo utilizzato per mantenere un ordine di genere fin dai primi anni di vita, un ordine però che sembra essere non binario e che ingabbia tanto le femmine quanto i maschi. ​
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/133697