¿La struttura stessa delle Banche di Credito Cooperativo, che si fonda su società di persone e non di capitali, lascia intendere che l'obiettivo primario non è il lucro, ma il soddisfacimento di esigenze di utilità sociale. Il capillare radicamento nel territorio permette poi ai soci di conoscere le reciproche possibilità e capacità, come anche di intervenire efficacemente nell'ambito della realtà locale. Un significativo servizio viene così reso all'armonia e al benessere dell'intera società che può avvalersi di qualità e risorse personali altrimenti esposte ad essere trascurate.¿ Papa Giovanni Paolo II, 1998. È scritto nello Statuto di ogni BCC: ¿La Banca¿ ha lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni e nei servizi di banca, perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi e promuovendo lo sviluppo della cooperazione e l'educazione al risparmio e alla previdenza nonché la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio nel quale opera. La Società si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire il bene comune¿(art. 2 statuto tipo delle BCC). In queste parole c'è l'identità, la cultura d'impresa, l'essenza del Credito Cooperativo. La BCC è infatti una banca con una doppia anima: svolge la funzione di intermediario creditizio ¿ con la fondamentale attività di raccolta di risparmio e di finanziamento ¿ e di impresa a responsabilità sociale. Questo vuol dire che le Banche di Credito Cooperativo offrono tutti i servizi bancari tipici del mercato creditizio e delle altre banche. Ma presentano, rispetto alle altre banche, alcune specificità. A partire dagli obiettivi stessi che si prefiggono, che possono essere individuati nel perseguimento del benessere dei soci e nello sviluppo dei territori in cui operano.
I MODELLI ORGANIZZATIVI DELLE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO: IL CASO BENE BANCA
NITA, MIHAELA ALINA
2012/2013
Abstract
¿La struttura stessa delle Banche di Credito Cooperativo, che si fonda su società di persone e non di capitali, lascia intendere che l'obiettivo primario non è il lucro, ma il soddisfacimento di esigenze di utilità sociale. Il capillare radicamento nel territorio permette poi ai soci di conoscere le reciproche possibilità e capacità, come anche di intervenire efficacemente nell'ambito della realtà locale. Un significativo servizio viene così reso all'armonia e al benessere dell'intera società che può avvalersi di qualità e risorse personali altrimenti esposte ad essere trascurate.¿ Papa Giovanni Paolo II, 1998. È scritto nello Statuto di ogni BCC: ¿La Banca¿ ha lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni e nei servizi di banca, perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi e promuovendo lo sviluppo della cooperazione e l'educazione al risparmio e alla previdenza nonché la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio nel quale opera. La Società si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire il bene comune¿(art. 2 statuto tipo delle BCC). In queste parole c'è l'identità, la cultura d'impresa, l'essenza del Credito Cooperativo. La BCC è infatti una banca con una doppia anima: svolge la funzione di intermediario creditizio ¿ con la fondamentale attività di raccolta di risparmio e di finanziamento ¿ e di impresa a responsabilità sociale. Questo vuol dire che le Banche di Credito Cooperativo offrono tutti i servizi bancari tipici del mercato creditizio e delle altre banche. Ma presentano, rispetto alle altre banche, alcune specificità. A partire dagli obiettivi stessi che si prefiggono, che possono essere individuati nel perseguimento del benessere dei soci e nello sviluppo dei territori in cui operano.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/133646