Come già da tempo è accaduto ad altri paesi europei a sviluppo avanzato, anche l'Italia è entrata a pieno titolo a far parte delle mete privilegiate dai flussi di immigrazione extracomunitaria. Il fenomeno immigratorio, con le sue caratteristiche di consistenza ormai strutturali, determina una presenza e visibilità dello straniero che possono essere lette sotto la duplice ottica del problema o della risorsa. La pedagogia e l'educazione interculturale indicano in proposito la strada dell'integrazione e dell'interculturalità, puntando sul valore intrinseco della relazionalità e del dialogo, proponendo in tal modo di dare una risposta che renda dialettica la dicotomia tra il diritto alle pari opportunità e quello alla differenza culturale, in una parola alla dicotomia uguaglianza/differenza. Una società multiculturale come la nostra dunque diventa il luogo dove fare intercultura, dove promuovere l'intercultura, dove parlare di intercultura e per rendere possibile ciò è necessario iniziare a investire su istruzione e in educazione. Un'educazione che parte fin da piccolissimi, ad esempio dai primi contatti con l'oggetto libro. Focalizzando l'attenzione sulla letteratura interculturale dedicata appunto ai più giovani, si è cercato di sensibilizzare alla necessità di una precoce iniziazione al tema dell'intercultura per una serie di ragioni. Se in passato è stato necessario rieducare all'intercultura, allora si reputa di fondamentale importanza fondare su solide basi l'educazione degli individui già dalla più tenera età: si imparerà in questo modo a rispondere al bisogno di intercultura di cui tanto si necessita. L'idea principale da cui si sviluppa tutto ciò che segue è che fare intercultura è per tutti, ma se è vero che ognuno ha necessità e bisogni diversi, allora è anche vero che ad ogni età corrisponde un modo di fare intercultura. Ho voluto riprendere la strumentalità dello Scaffale Multiculturale introdotta da Vinicio Ongini rivisitando questa esperienza rispetto ai suoi contenuti e alla sua organizzazione, cercando di sostenere l'utilizzo della ¿biblioteca multiculturale¿ come spazio risorsa; è sostenendo una promozione precoce ed efficace all'intercultura e attraverso la consultazione di materiali presenti negli scaffali multiculturali, che si permette un confronto e una riflessione constante con la funzione e i messaggi di cui l'intercultura si fa tramite.

Familiarizzazione con la lettura fin dall'infanzia per promuovere l'intercultura.

ZEVOLA, FEDERICA
2012/2013

Abstract

Come già da tempo è accaduto ad altri paesi europei a sviluppo avanzato, anche l'Italia è entrata a pieno titolo a far parte delle mete privilegiate dai flussi di immigrazione extracomunitaria. Il fenomeno immigratorio, con le sue caratteristiche di consistenza ormai strutturali, determina una presenza e visibilità dello straniero che possono essere lette sotto la duplice ottica del problema o della risorsa. La pedagogia e l'educazione interculturale indicano in proposito la strada dell'integrazione e dell'interculturalità, puntando sul valore intrinseco della relazionalità e del dialogo, proponendo in tal modo di dare una risposta che renda dialettica la dicotomia tra il diritto alle pari opportunità e quello alla differenza culturale, in una parola alla dicotomia uguaglianza/differenza. Una società multiculturale come la nostra dunque diventa il luogo dove fare intercultura, dove promuovere l'intercultura, dove parlare di intercultura e per rendere possibile ciò è necessario iniziare a investire su istruzione e in educazione. Un'educazione che parte fin da piccolissimi, ad esempio dai primi contatti con l'oggetto libro. Focalizzando l'attenzione sulla letteratura interculturale dedicata appunto ai più giovani, si è cercato di sensibilizzare alla necessità di una precoce iniziazione al tema dell'intercultura per una serie di ragioni. Se in passato è stato necessario rieducare all'intercultura, allora si reputa di fondamentale importanza fondare su solide basi l'educazione degli individui già dalla più tenera età: si imparerà in questo modo a rispondere al bisogno di intercultura di cui tanto si necessita. L'idea principale da cui si sviluppa tutto ciò che segue è che fare intercultura è per tutti, ma se è vero che ognuno ha necessità e bisogni diversi, allora è anche vero che ad ogni età corrisponde un modo di fare intercultura. Ho voluto riprendere la strumentalità dello Scaffale Multiculturale introdotta da Vinicio Ongini rivisitando questa esperienza rispetto ai suoi contenuti e alla sua organizzazione, cercando di sostenere l'utilizzo della ¿biblioteca multiculturale¿ come spazio risorsa; è sostenendo una promozione precoce ed efficace all'intercultura e attraverso la consultazione di materiali presenti negli scaffali multiculturali, che si permette un confronto e una riflessione constante con la funzione e i messaggi di cui l'intercultura si fa tramite.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/133572