Quando si pensa all'informazione giornalistica l'immagine che viene in mente può essere quella di una miriade di voci che si mischiano, mai uguali, dai toni diversi e dalle caratteristiche discordi. Trattare un evento non è cosa facile anche quando è nelle mani di esperti ¿costruttori della notizia¿ come i giornalisti. Sono numerosi gli attori che cambiano gli aspetti della materia del giornalismo, e cioè la notizia, ed entrano in gioco quando si pensa a come trasportare un evento su carta stampata. Per i giornalisti il lavoro è quotidiano, e spesso incalzante, ma questo non vuol dire che non sia diretto da dinamiche precise, che con il tempo sono automatiche e scontate. Il lavoro personale del giornalista non è il solo a interagire con l'evento, la capacità di giungere a una notizia che sia obiettiva, vera, e chiara non è solo una sfida personale, ma la battaglia di un'intera professione che, grazie a secoli di storia, è riuscita a consolidare i meccanismi che la contraddistinguono. Per questo giorno dopo giorno prendere nelle mani un quotidiano non significa solo leggere di una serie di eventi accaduti il giorno prima, ma leggere il mondo attraverso gli occhi di molte persone. Abbracciare un quotidiano, essergli fedele, vuol dire allo stesso tempo abbracciare i valori di cui è portatore, ma anche criticarlo, sostenerlo o difenderlo. Ogni giornale ha una sua personale visione del mondo, dichiarata o occulta. Essa scaturisce da una serie di messaggi composti dal lavoro dei singoli giornalisti, dalle caratteristiche della testata, ma anche dagli interessi economici alla testa del quotidiano (finanziatori, editori, gruppi politici ed economici). Tutte questi attori condizionano il taglio di una testata, dai piccoli articoli di cronaca, fino alle visioni politiche economiche e sociali. Anche un evento di cronaca estera come quello del ¿killer di Tolosa¿, fulcro della mia personale analisi, può avere delle fondamentali differenze se il quotidiano che si legge è La Stampa, Libero o il manifesto. La mattina del 19 marzo 2012 in una scuola ebraica di Tolosa, una città francese dei Midi-Pirenei, un uomo apre il fuoco e uccide tre bambini e un insegnante. Presto si coprirà che il gesto non è né di un folle né isolato: pochi giorni prima, in due sparatorie, altri tre militari del 17° Reggimento Paracadutisti di Tolosa erano stati uccisi dalla stessa mano.
Costruire la notizia. Analisi ed elementi della pagina giornalistica nel caso del "killer di Tolosa"
RAPISARDI, RITA
2012/2013
Abstract
Quando si pensa all'informazione giornalistica l'immagine che viene in mente può essere quella di una miriade di voci che si mischiano, mai uguali, dai toni diversi e dalle caratteristiche discordi. Trattare un evento non è cosa facile anche quando è nelle mani di esperti ¿costruttori della notizia¿ come i giornalisti. Sono numerosi gli attori che cambiano gli aspetti della materia del giornalismo, e cioè la notizia, ed entrano in gioco quando si pensa a come trasportare un evento su carta stampata. Per i giornalisti il lavoro è quotidiano, e spesso incalzante, ma questo non vuol dire che non sia diretto da dinamiche precise, che con il tempo sono automatiche e scontate. Il lavoro personale del giornalista non è il solo a interagire con l'evento, la capacità di giungere a una notizia che sia obiettiva, vera, e chiara non è solo una sfida personale, ma la battaglia di un'intera professione che, grazie a secoli di storia, è riuscita a consolidare i meccanismi che la contraddistinguono. Per questo giorno dopo giorno prendere nelle mani un quotidiano non significa solo leggere di una serie di eventi accaduti il giorno prima, ma leggere il mondo attraverso gli occhi di molte persone. Abbracciare un quotidiano, essergli fedele, vuol dire allo stesso tempo abbracciare i valori di cui è portatore, ma anche criticarlo, sostenerlo o difenderlo. Ogni giornale ha una sua personale visione del mondo, dichiarata o occulta. Essa scaturisce da una serie di messaggi composti dal lavoro dei singoli giornalisti, dalle caratteristiche della testata, ma anche dagli interessi economici alla testa del quotidiano (finanziatori, editori, gruppi politici ed economici). Tutte questi attori condizionano il taglio di una testata, dai piccoli articoli di cronaca, fino alle visioni politiche economiche e sociali. Anche un evento di cronaca estera come quello del ¿killer di Tolosa¿, fulcro della mia personale analisi, può avere delle fondamentali differenze se il quotidiano che si legge è La Stampa, Libero o il manifesto. La mattina del 19 marzo 2012 in una scuola ebraica di Tolosa, una città francese dei Midi-Pirenei, un uomo apre il fuoco e uccide tre bambini e un insegnante. Presto si coprirà che il gesto non è né di un folle né isolato: pochi giorni prima, in due sparatorie, altri tre militari del 17° Reggimento Paracadutisti di Tolosa erano stati uccisi dalla stessa mano.File | Dimensione | Formato | |
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