La recente crisi europea ha scosso i mercati finanziari e la vita di gran parte dei cittadini europei. Il sistema bancario europeo era sul punto di collassare e il rischio di default per molte banche e governi europei ha raggiunto livelli altissimi. L'Europa, quindi, si trova di fronte a sfide senza precedenti, non solo dal punto di vista economico e sociale, ma anche e soprattutto dal punto di vista politico: l'UE è chiamata a dare prova della sua capacità di reagire, di adattare i suoi strumenti e le sue scelte politiche, ma anche di inventarne di nuove. In altre parole l'Europa deve provare la sua utilità. Se, da un lato, la crisi comporta numerosi rischi, deve anche essere vista come un'opportunità unica per una ridefinizione che demarcherà il futuro dell'integrazione europea. Da come si evince da queste prime righe, la tesi affronterà il particolare e complicato argomento della crisi economica, che dal 2008 ha colpito il mondo e che può essere considerata una delle più gravi della storia. L'intento della presente relazione è di proporre, inizialmente, una visione di insieme del tema, andando ad evidenziare quali sono state le principali cause del tracollo mondiale, per poi andare a focalizzarsi sulla situazione dei paesi europei che hanno risentito maggiormente questa condizione di totale instabilità, proponendo un confronto tra i cosiddetti paesi dell'Europa Meridionale: Italia e Grecia in particolare, ma anche Spagna, Portogallo e Irlanda. Infine,nel terzo ed ultimo capitolo l'impegno è quello di mettere in luce quale è stato fino ad ora il ruolo della Banca Centrale Europea e quali potranno essere gli accorgimenti da adottare dalla stessa, dalle altre istituzioni europee e dai singoli governi per uscire da questa situazione di crisi e per rilanciare l'economia.
L'Italia e la crisi dell'Euro
GIORGI, EMANUELE
2012/2013
Abstract
La recente crisi europea ha scosso i mercati finanziari e la vita di gran parte dei cittadini europei. Il sistema bancario europeo era sul punto di collassare e il rischio di default per molte banche e governi europei ha raggiunto livelli altissimi. L'Europa, quindi, si trova di fronte a sfide senza precedenti, non solo dal punto di vista economico e sociale, ma anche e soprattutto dal punto di vista politico: l'UE è chiamata a dare prova della sua capacità di reagire, di adattare i suoi strumenti e le sue scelte politiche, ma anche di inventarne di nuove. In altre parole l'Europa deve provare la sua utilità. Se, da un lato, la crisi comporta numerosi rischi, deve anche essere vista come un'opportunità unica per una ridefinizione che demarcherà il futuro dell'integrazione europea. Da come si evince da queste prime righe, la tesi affronterà il particolare e complicato argomento della crisi economica, che dal 2008 ha colpito il mondo e che può essere considerata una delle più gravi della storia. L'intento della presente relazione è di proporre, inizialmente, una visione di insieme del tema, andando ad evidenziare quali sono state le principali cause del tracollo mondiale, per poi andare a focalizzarsi sulla situazione dei paesi europei che hanno risentito maggiormente questa condizione di totale instabilità, proponendo un confronto tra i cosiddetti paesi dell'Europa Meridionale: Italia e Grecia in particolare, ma anche Spagna, Portogallo e Irlanda. Infine,nel terzo ed ultimo capitolo l'impegno è quello di mettere in luce quale è stato fino ad ora il ruolo della Banca Centrale Europea e quali potranno essere gli accorgimenti da adottare dalla stessa, dalle altre istituzioni europee e dai singoli governi per uscire da questa situazione di crisi e per rilanciare l'economia.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/133485