La scoperta e lo sfruttamento dell’energia nucleare costituisce una tappa fondamentale nel presente, passato e futuro del progresso scientifico. La volontà di apprendere è insita nella razza umana e l’ha indotta a superare i limiti oggettivi dettati dalle sue capacità sensoriali dalla sua stessa natura. Perciò, la curiosità suscitata da un qualcosa di così piccolo, gli atomi, che sono capaci di sprigionare un’energia così grande, non poteva che affascinare gli umani. Gli anni 60’, anni in cui la tragedia di Hiroshima era ancora nella cronaca e nelle rievocazioni giornalistiche e cinematografiche, sono stati anni non solo della corsa alle centrali elettronucleari, ma quelli anche del grande ottimismo sulle illimitate possibilità delle applicazioni dell’energia nucleare. Se si va a rileggere nei media dell’epoca gli scenari tecnologici di fine secolo, vi troviamo automobili alimentate a plutonio, riscaldamenti centralizzati di intere città mediante centrali atomiche, viaggi con navicelle spaziali alimentate da inesauribili motori nucleari. Nella testa della gente, insomma, nonostante Hiroshima, l’energia nucleare era, non diversamente da quella di origine chimica, un’energia come un’altra, da cui non c’era niente da temere, ed appariva del tutto naturale che servisse sia a costruire che a distruggere. Talvolta, come ci insegna il mito di Icaro, c’è un prezzo da pagare. Gli uomini della Seconda Guerra Mondiale, infatti, si fecero prendere dall’ebbrezza di questa scoperta rivoluzionaria e scrissero l’epilogo triste di un periodo storico che ha cambiato le sorti di intere nazioni. Ne è un chiaro esempio l’uso deviante dell’energia nucleare per scopi che sottolineano l’ambiguità della natura umana: fu così che il desiderio di sopraffare i propri simili con ogni mezzo a propria disposizione entrò in simbiosi con la potenza immensa sprigionata dall’utilizzo di una bomba atomica. L’eccessiva sicurezza di sé ha spinto alcuni ad avvicinarsi a quel Sole che fece sciogliere la cera sulle ali di Icaro e che, nel caso degli umani, li avrebbe potuti portare all’autodistruzione di massa. Lo scopo di quest’opera non è quello di giudicare a posteriori le scelte sbagliate o meno di alcuni, bensì quello di ripercorrere il percorso storico-scientifico dalla scoperta dell’energia nucleare ai giorni nostri. Tale percorso richiede un’analisi che tenga conto di molteplici fattori: da ciò ne deriva un approccio multidisciplinare finalizzato a descrivere i possibili riscontri pratici dell’utilizzo dell’energia nucleare in ambito civile e militare. A tal proposito, è fondamentale descrivere i fenomeni scientifici che sono alla base di ciò che avviene nei nuclei degli elementi radioattivi. Non mancano riferimenti storici a eventi determinanti nello sviluppo delle tecnologie nucleari, oltre ai principali trattati che ne regolano il corretto utilizzo in ottica internazionale. Infine, nel capitolo conclusivo vengono trattati i principali vantaggi e svantaggi dell’energia nucleare, con un approfondimento sulle scorie nucleari. La trattazione terminerà con delle conclusioni che riprenderanno in modo sommario tutti gli argomenti trattati in essa.
ENERGIA NUCLEARE: UTILIZZO AI GIORNI NOSTRI
ARCIERO, SIMONE
2021/2022
Abstract
La scoperta e lo sfruttamento dell’energia nucleare costituisce una tappa fondamentale nel presente, passato e futuro del progresso scientifico. La volontà di apprendere è insita nella razza umana e l’ha indotta a superare i limiti oggettivi dettati dalle sue capacità sensoriali dalla sua stessa natura. Perciò, la curiosità suscitata da un qualcosa di così piccolo, gli atomi, che sono capaci di sprigionare un’energia così grande, non poteva che affascinare gli umani. Gli anni 60’, anni in cui la tragedia di Hiroshima era ancora nella cronaca e nelle rievocazioni giornalistiche e cinematografiche, sono stati anni non solo della corsa alle centrali elettronucleari, ma quelli anche del grande ottimismo sulle illimitate possibilità delle applicazioni dell’energia nucleare. Se si va a rileggere nei media dell’epoca gli scenari tecnologici di fine secolo, vi troviamo automobili alimentate a plutonio, riscaldamenti centralizzati di intere città mediante centrali atomiche, viaggi con navicelle spaziali alimentate da inesauribili motori nucleari. Nella testa della gente, insomma, nonostante Hiroshima, l’energia nucleare era, non diversamente da quella di origine chimica, un’energia come un’altra, da cui non c’era niente da temere, ed appariva del tutto naturale che servisse sia a costruire che a distruggere. Talvolta, come ci insegna il mito di Icaro, c’è un prezzo da pagare. Gli uomini della Seconda Guerra Mondiale, infatti, si fecero prendere dall’ebbrezza di questa scoperta rivoluzionaria e scrissero l’epilogo triste di un periodo storico che ha cambiato le sorti di intere nazioni. Ne è un chiaro esempio l’uso deviante dell’energia nucleare per scopi che sottolineano l’ambiguità della natura umana: fu così che il desiderio di sopraffare i propri simili con ogni mezzo a propria disposizione entrò in simbiosi con la potenza immensa sprigionata dall’utilizzo di una bomba atomica. L’eccessiva sicurezza di sé ha spinto alcuni ad avvicinarsi a quel Sole che fece sciogliere la cera sulle ali di Icaro e che, nel caso degli umani, li avrebbe potuti portare all’autodistruzione di massa. Lo scopo di quest’opera non è quello di giudicare a posteriori le scelte sbagliate o meno di alcuni, bensì quello di ripercorrere il percorso storico-scientifico dalla scoperta dell’energia nucleare ai giorni nostri. Tale percorso richiede un’analisi che tenga conto di molteplici fattori: da ciò ne deriva un approccio multidisciplinare finalizzato a descrivere i possibili riscontri pratici dell’utilizzo dell’energia nucleare in ambito civile e militare. A tal proposito, è fondamentale descrivere i fenomeni scientifici che sono alla base di ciò che avviene nei nuclei degli elementi radioattivi. Non mancano riferimenti storici a eventi determinanti nello sviluppo delle tecnologie nucleari, oltre ai principali trattati che ne regolano il corretto utilizzo in ottica internazionale. Infine, nel capitolo conclusivo vengono trattati i principali vantaggi e svantaggi dell’energia nucleare, con un approfondimento sulle scorie nucleari. La trattazione terminerà con delle conclusioni che riprenderanno in modo sommario tutti gli argomenti trattati in essa.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/133391