Il credit risk management ha, infatti, subito una forte evoluzione, soprattutto causata dalla necessità di creare sistemi più oggettivi di valutazione del merito creditizio che potessero conciliarsi con realtà bancarie di più grandi dimensioni. Si è quindi sentita da più parti l'esigenza di un maggior controllo ed attenzione alla valutazione del credito che, insieme ad un crescente interesse a livello internazionale per tali problematiche, ha portato ad una sostanziale revisione delle tecniche analitiche tradizionali ed alla rivalutazione di sistemi automatizzati di gestione del credito. Le innovazioni sono state introdotte da Basilea, per questo motivo si dedicherà lo spazio necessario nel primo capitolo. Nel primo capitolo, infatti, si vanno ad evidenziare i connotati fondamentali concordati nei Comitati di Basilea, approfondendo in via principale i nuovi requisiti patrimoniali minimi richiesti e le differenziazioni operative e gestionali intervenute nei tre accordi previsti da Basilea. In questo contesto si può delineare un percorso comune seguito dagli intermediari creditizi, al fine di ridurre i tempi medi della fase di istruttoria per la concessione del credito, limitatamente alle richieste di nuovi affidamenti. Si opererà difatti nell'ordine seguente, dopo aver acceso un rapporto di conto corrente su cui appoggiare la richiesta. Prima di tutto, l'azienda deve consegnare tutta la documentazione necessaria e prevista dalla banca. L'istituto creditizio procede con la richiesta della visura camerale, nel caso di società, completa del dettaglio soci. Solo per le società di capitali, viene richiesta la visura protesti per i soci di riferimento, dal momento che per quelle individuali e di persone i sistemi già interrogano le banche dati per questo aspetto. Vengono richieste, se previste, le visure ipocatastali su società e garanti. In seguito, si procede con la richiesta di prima informazione alla Centrale Rischi per i soci e non solo, relativamente alle coobbligazioni. Fondamentale è il passo successivo, ovvero la riclassificazione del bilancio, su cui vengono calcolati gli opportuni indici. Terminata la fase di istruttoria, si inizia con l'analisi e la valutazione dei documenti, grazie al calcolo del Rating della pratica, al fine di determinare il merito creditizio della richiesta di affidamento avanzata dal cliente. Se l'esito dell'analisi è positivo, si procede con la selezione del prodotto adatto alle esigenze dell'affidato e con la richiesta delle apposite garanzie. Questo è il percorso che una banca intraprende al fine di valutare il merito creditizio di un'impresa ed è il filo conduttore dell'analisi condotta nei prossimi capitoli.
La valutazione delle banche sul merito creditizio delle imprese
CACCIOLATTI, GIULIA
2005/2006
Abstract
Il credit risk management ha, infatti, subito una forte evoluzione, soprattutto causata dalla necessità di creare sistemi più oggettivi di valutazione del merito creditizio che potessero conciliarsi con realtà bancarie di più grandi dimensioni. Si è quindi sentita da più parti l'esigenza di un maggior controllo ed attenzione alla valutazione del credito che, insieme ad un crescente interesse a livello internazionale per tali problematiche, ha portato ad una sostanziale revisione delle tecniche analitiche tradizionali ed alla rivalutazione di sistemi automatizzati di gestione del credito. Le innovazioni sono state introdotte da Basilea, per questo motivo si dedicherà lo spazio necessario nel primo capitolo. Nel primo capitolo, infatti, si vanno ad evidenziare i connotati fondamentali concordati nei Comitati di Basilea, approfondendo in via principale i nuovi requisiti patrimoniali minimi richiesti e le differenziazioni operative e gestionali intervenute nei tre accordi previsti da Basilea. In questo contesto si può delineare un percorso comune seguito dagli intermediari creditizi, al fine di ridurre i tempi medi della fase di istruttoria per la concessione del credito, limitatamente alle richieste di nuovi affidamenti. Si opererà difatti nell'ordine seguente, dopo aver acceso un rapporto di conto corrente su cui appoggiare la richiesta. Prima di tutto, l'azienda deve consegnare tutta la documentazione necessaria e prevista dalla banca. L'istituto creditizio procede con la richiesta della visura camerale, nel caso di società, completa del dettaglio soci. Solo per le società di capitali, viene richiesta la visura protesti per i soci di riferimento, dal momento che per quelle individuali e di persone i sistemi già interrogano le banche dati per questo aspetto. Vengono richieste, se previste, le visure ipocatastali su società e garanti. In seguito, si procede con la richiesta di prima informazione alla Centrale Rischi per i soci e non solo, relativamente alle coobbligazioni. Fondamentale è il passo successivo, ovvero la riclassificazione del bilancio, su cui vengono calcolati gli opportuni indici. Terminata la fase di istruttoria, si inizia con l'analisi e la valutazione dei documenti, grazie al calcolo del Rating della pratica, al fine di determinare il merito creditizio della richiesta di affidamento avanzata dal cliente. Se l'esito dell'analisi è positivo, si procede con la selezione del prodotto adatto alle esigenze dell'affidato e con la richiesta delle apposite garanzie. Questo è il percorso che una banca intraprende al fine di valutare il merito creditizio di un'impresa ed è il filo conduttore dell'analisi condotta nei prossimi capitoli.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/133204