Study design: systematic Review of the Scientific Literature. Aim of the study: to identify the physiotherapeutic treatments with the highest degree of evidence for the treatment of patients suffering from Ankylosing Spondylitis (AS) through a rigorous selection of the articles present in the Literature. Aim of this study is to make a proposal for a program of exercises to be carried out during physiotherapeutic treatment, in accordance with the indications of the Evidence Based Medicine, and a proposal for a program of self-treatment exercises dedicated to patients. Background: ankylosing spondylitis is a chronic inflammatory rheumatic disease that occurs, in the Caucasian population, with a frequency between 0.25% and 1% with peaks of 2% in Scandinavian countries and North America (in Italy the prevalence is 0.37%). The aetiology is unknown, even though aetiopathogenetic hypotheses exist among which the most accredited is the infectious one (Klebsiella). Ankylosing spondylitis mainly affects the spine, with a high frequency involvement for the sacroiliac joint. Disorders in the peripheral joints and extra-articular structures are not uncommon. The most common symptoms are low back pain, stiffness and pain which, however, are alleviated by performing physical activity. The advancement of studies and research has allowed drug therapy to significantly improve the quality of life of patients through the administration of anti-TNF biological drugs, whose effect is to attenuate the foci of inflammation responsible for the phenomena of new bone formation, slowing down the disease progression. Materials and methods: a systematic research using PubMed, Embase, The Cochrane Library, Physiotherapy Evidence Database (PEDro) and Cinahl search engines was conducted. Studies related to the disease that investigated the effectiveness of physiotherapeutic treatments in relation to pain, Bath Ankylosing Spondylitis Disease Activity Index (BASDAI) and quality of life outcomes were selected. The research was limited to the period 2016-2021 in order to make use of the most recent studies, which included samples of patients undergoing to biological drug treatment. Studies were rigorously selected and their risk of bias assessed using the Cochrane Risk of Bias (Rob 2) assessment tool and the PRISMA protocol. Results: a total of 8 articles were included, investigating the effectiveness of different treatments pertaining to the physiotherapy discipline on outcomes such as pain (VAS), disease activity index (BASDAI) and quality of life. The selected articles investigated the effectiveness of a muscle strengthening program mediated by the use of the Swiss ball, a water exercise program, Global Postural Rehabilitation (RPG) exercises, a Low Level Laser Therapy program, and aerobic exercises in association with exercises for the mobility of the spine. Conclusions: the results suggest that the physiotherapeutic treatments considered by the selected studies, cause a significant reduction in disease activity and pain, with a consequent improvement in the perception of quality of life.
Disegno dello studio: revisione sistematica della Letteratura Scientifica. Obiettivo: individuare i trattamenti fisioterapici con il più alto grado di evidenza per il trattamento di pazienti affetti da Spondilite Anchilosante (SA), attraverso una rigorosa selezione degli articoli presenti in Letteratura. Conseguentemente all’individuazione dei trattamenti, si vuole realizzare una proposta per un programma di esercizi da svolgere durante il trattamento fisioterapico, in accordo con le indicazioni dell’Evidence Based, e una proposta per un programma di esercizi di auto-trattamento dedicata ai pazienti che si affianchi al trattamento fisioterapico. Background: la Spondilite Anchilosante è una patologia reumatica infiammatoria cronica che si manifesta, nella popolazione caucasica, con una frequenza tra lo 0.25% e l’1% con picchi del 2% nei paesi scandinavi e nell’America del Nord (in Italia la prevalenza è dello 0.37%). Le cause di insorgenza sono ignote, sebbene esistano delle ipotesi eziopatogenetiche tra le quali la più accreditata è quella infettiva (Klebsiella). La Spondilite Anchilosante colpisce principalmente la colonna vertebrale, con particolare predilezione per l’articolazione sacro-iliaca, anche se non sono infrequenti manifestazioni al livello delle articolazioni periferiche e delle strutture extra-articolari. I sintomi più comuni sono lombalgia, rigidità e dolore che, però, sono attenuati dall’esecuzione di attività fisica. L’avanzamento degli studi e della ricerca ha permesso che la terapia farmacologica migliorasse notevolmente la qualità di vita dei pazienti attraverso la formulazione dei farmaci biologici anti-TNF, il cui effetto è quello di attenuare i focolai di infiammazione responsabili dei fenomeni di neoformazione ossea, rallentando di fatto l’avanzamento della malattia. Materiali e metodi: ho condotto una ricerca sistematica utilizzando i motori di ricerca PubMed, Embase, The Cochrane Library, Physiotherapy Evidence Database (PEDro) e Cinahl. Ho selezionato studi relativi alla patologia che indagassero l’efficacia di trattamenti fisioterapici in relazione agli outcome dolore, BASDAI e qualità di vita. La ricerca è stata limitata al periodo 2016-2021 in modo da avvalersi degli studi più recenti, che comprendessero campioni di pazienti in trattamento con farmaco biologico. Gli studi sono stati selezionati in maniera rigorosa e ne è stato valutato il rischio di bias avvalendosi dello strumento di valutazione Cochrane Risk of Bias (Rob 2) e del protocollo PRISMA. Risultati: sono stati inclusi un totale di 8 articoli che hanno indagato l’efficacia di diversi trattamenti di pertinenza della disciplina fisioterapica su outcome quali il dolore (VAS), l’indice di attività di malattia (BASDAI) e la qualità di vita. Gli articoli selezionati hanno indagato l’efficacia di un programma di rinforzo muscolare mediato dall’utilizzo della Swiss ball, un programma di esercizi in acqua, degli esercizi di Rieducazione Posturale Globale (RPG), un programma di Low Level Laser Therapy, ed esercizi aerobici in associazione a esercizi per la mobilità del rachide. Conclusioni: i risultati suggeriscono che i trattamenti fisioterapici considerati dagli studi selezionati provocano una significativa riduzione dell’attività di malattia e del dolore, con un conseguente miglioramento della percezione della qualità di vita.
La Spondilite Anchilosante: trattamento fisioterapico e revisione della Letteratura Scientifica
la Torre, ANDREA
2020/2021
Abstract
Disegno dello studio: revisione sistematica della Letteratura Scientifica. Obiettivo: individuare i trattamenti fisioterapici con il più alto grado di evidenza per il trattamento di pazienti affetti da Spondilite Anchilosante (SA), attraverso una rigorosa selezione degli articoli presenti in Letteratura. Conseguentemente all’individuazione dei trattamenti, si vuole realizzare una proposta per un programma di esercizi da svolgere durante il trattamento fisioterapico, in accordo con le indicazioni dell’Evidence Based, e una proposta per un programma di esercizi di auto-trattamento dedicata ai pazienti che si affianchi al trattamento fisioterapico. Background: la Spondilite Anchilosante è una patologia reumatica infiammatoria cronica che si manifesta, nella popolazione caucasica, con una frequenza tra lo 0.25% e l’1% con picchi del 2% nei paesi scandinavi e nell’America del Nord (in Italia la prevalenza è dello 0.37%). Le cause di insorgenza sono ignote, sebbene esistano delle ipotesi eziopatogenetiche tra le quali la più accreditata è quella infettiva (Klebsiella). La Spondilite Anchilosante colpisce principalmente la colonna vertebrale, con particolare predilezione per l’articolazione sacro-iliaca, anche se non sono infrequenti manifestazioni al livello delle articolazioni periferiche e delle strutture extra-articolari. I sintomi più comuni sono lombalgia, rigidità e dolore che, però, sono attenuati dall’esecuzione di attività fisica. L’avanzamento degli studi e della ricerca ha permesso che la terapia farmacologica migliorasse notevolmente la qualità di vita dei pazienti attraverso la formulazione dei farmaci biologici anti-TNF, il cui effetto è quello di attenuare i focolai di infiammazione responsabili dei fenomeni di neoformazione ossea, rallentando di fatto l’avanzamento della malattia. Materiali e metodi: ho condotto una ricerca sistematica utilizzando i motori di ricerca PubMed, Embase, The Cochrane Library, Physiotherapy Evidence Database (PEDro) e Cinahl. Ho selezionato studi relativi alla patologia che indagassero l’efficacia di trattamenti fisioterapici in relazione agli outcome dolore, BASDAI e qualità di vita. La ricerca è stata limitata al periodo 2016-2021 in modo da avvalersi degli studi più recenti, che comprendessero campioni di pazienti in trattamento con farmaco biologico. Gli studi sono stati selezionati in maniera rigorosa e ne è stato valutato il rischio di bias avvalendosi dello strumento di valutazione Cochrane Risk of Bias (Rob 2) e del protocollo PRISMA. Risultati: sono stati inclusi un totale di 8 articoli che hanno indagato l’efficacia di diversi trattamenti di pertinenza della disciplina fisioterapica su outcome quali il dolore (VAS), l’indice di attività di malattia (BASDAI) e la qualità di vita. Gli articoli selezionati hanno indagato l’efficacia di un programma di rinforzo muscolare mediato dall’utilizzo della Swiss ball, un programma di esercizi in acqua, degli esercizi di Rieducazione Posturale Globale (RPG), un programma di Low Level Laser Therapy, ed esercizi aerobici in associazione a esercizi per la mobilità del rachide. Conclusioni: i risultati suggeriscono che i trattamenti fisioterapici considerati dagli studi selezionati provocano una significativa riduzione dell’attività di malattia e del dolore, con un conseguente miglioramento della percezione della qualità di vita.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/133153