Il concetto di mercato del lavoro indica l'insieme dei meccanismi che regolano l'incontro tra i posti di lavoro vacanti e le persone in cerca di occupazione. Proprio il concetto di occupazione risulta essere strettamente legato al mercato del lavoro in quanto gli occupati, insieme a coloro che cercano lavoro costituiscono la parte attiva della popolazione, ovvero la forza lavoro. Da qualche anno ormai questi due concetti risentono di un calo molto importante e di una situazione piuttosto disastrosa. In particolare per quanto riguarda una parte della popolazione costituita dai giovani. Sempre più giovani si ritrovano, una volta terminati i percorsi di studi, senza un lavoro o per lo più con contratti a tempo determinato. Per fronteggiare tale situazione di un mercato del lavoro precario e instabile si punta su iniziative dei Governi che rientrano in quelle che vengono definite ¿politiche attive¿ del lavoro, cioè iniziative messe in atto dalle istituzioni per promuovere l'occupazione e l'inserimento lavorativo. Il presente mostra le iniziative del governo a livello europeo, e più nello specifico il confronto tra l'Italia e la Spagna in relazione alla categoria dei giovani. Questi due paesi affrontano entrambi una situazione negativa che vede però prevalere la Spagna dal punto di vista della disoccupazione giovanile e non. In Italia la disoccupazione si attesta nel primo trimestre 2013 al 12% a fronte del 27,16% della Spagna e per quanto riguarda quella giovanile invece, in Italia si arriva al 40,5% mentre in Spagna al 56,4%. Esistono poi importanti differenze a livello di età, sesso e territorio, illustrate tramite il supporto di grafici e tabelle derivanti dai rispettivi istituti di statistica (ISTAT e INE). Emerge dal testo che in generale le politiche attive dei due paesi si concentrano essenzialmente su alcuni elementi fondamentali quali formazione, forme di alternanza scuola/lavoro, orientamento e semplificazione sistemi normativi e contrattuali, con relative similitudini e disuguaglianze. Viene infine sottolineato come questi ultimi dovrebbero e potrebbero essere supportati e accompagnati da un lavoro attento sulla ¿cultura del lavoro¿, come elemento da modificare e su cui i giovani in prima persona dovrebbero puntare per dare un contributo, una svolta importante alla propria situazione lavorativa.

Occupazione giovanile: Italia e Spagna a confronto

TIGRI, FEDERICA
2012/2013

Abstract

Il concetto di mercato del lavoro indica l'insieme dei meccanismi che regolano l'incontro tra i posti di lavoro vacanti e le persone in cerca di occupazione. Proprio il concetto di occupazione risulta essere strettamente legato al mercato del lavoro in quanto gli occupati, insieme a coloro che cercano lavoro costituiscono la parte attiva della popolazione, ovvero la forza lavoro. Da qualche anno ormai questi due concetti risentono di un calo molto importante e di una situazione piuttosto disastrosa. In particolare per quanto riguarda una parte della popolazione costituita dai giovani. Sempre più giovani si ritrovano, una volta terminati i percorsi di studi, senza un lavoro o per lo più con contratti a tempo determinato. Per fronteggiare tale situazione di un mercato del lavoro precario e instabile si punta su iniziative dei Governi che rientrano in quelle che vengono definite ¿politiche attive¿ del lavoro, cioè iniziative messe in atto dalle istituzioni per promuovere l'occupazione e l'inserimento lavorativo. Il presente mostra le iniziative del governo a livello europeo, e più nello specifico il confronto tra l'Italia e la Spagna in relazione alla categoria dei giovani. Questi due paesi affrontano entrambi una situazione negativa che vede però prevalere la Spagna dal punto di vista della disoccupazione giovanile e non. In Italia la disoccupazione si attesta nel primo trimestre 2013 al 12% a fronte del 27,16% della Spagna e per quanto riguarda quella giovanile invece, in Italia si arriva al 40,5% mentre in Spagna al 56,4%. Esistono poi importanti differenze a livello di età, sesso e territorio, illustrate tramite il supporto di grafici e tabelle derivanti dai rispettivi istituti di statistica (ISTAT e INE). Emerge dal testo che in generale le politiche attive dei due paesi si concentrano essenzialmente su alcuni elementi fondamentali quali formazione, forme di alternanza scuola/lavoro, orientamento e semplificazione sistemi normativi e contrattuali, con relative similitudini e disuguaglianze. Viene infine sottolineato come questi ultimi dovrebbero e potrebbero essere supportati e accompagnati da un lavoro attento sulla ¿cultura del lavoro¿, come elemento da modificare e su cui i giovani in prima persona dovrebbero puntare per dare un contributo, una svolta importante alla propria situazione lavorativa.
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