I sentimenti di insoddisfazione verso le politiche atte alla fascistizzazione del Regime mussoliniano convogliarono in alcune organizzazioni antifasciste, tra cui la Jeune Vallée d'Aoste , che aveva come scopo non solo la completa distruzione dell'apparato fascista ma soprattutto la tutela delle particolarità valdostane minacciate da esso. Nel 1943, nacque infine il Comitato di Liberazione valdostano di cui Émile Chanoux fu uno dei promulgatori e tra i suoi membri si poté contare anche Federico Chabod, noto storico valdostano.Émile Chanoux e Federico Chabod furono due personaggi di notevole rilievo per quanto riguarda non solo la Liberazione della Valle d'Aosta dal nazifascismo, ma anche e soprattutto per il loro impegno politico per quanto riguardava la questione del futuro della Regione. Entrambi contribuirono alla stesura della Dichiarazione dei Rappresentanti delle Popolazioni Alpine1, documento firmato il 19 dicembre 1943 in seguito al convegno clandestino tenutosi a Chivasso tra i rappresentanti della Resistenza delle valli alpine italiane. Nei confronti di questi due personaggi la stampa locale, le parti politiche (nello specifico il neonato partito dell'Union Valdôtaine) e l'opinione pubblica della Valle d'Aosta ebbero due atteggiamenti completamente diversi; l'intento della ricerca qui effettuata è di analizzare in maniera più sistematica l'uso pubblico della storia e nello specifico l'uso di queste due figure nell'ambiente valdostano a partire dalla Liberazione negli ultimi mesi del 1945 fino al 1960, anno di morte di Federico Chabod.

Due idee diverse di autonomia: Émile Chanoux e Federico Chabod nell'elaborazione valdostana del dopoguerra (1945 - 1960)

NICOLETTA, ELISA
2012/2013

Abstract

I sentimenti di insoddisfazione verso le politiche atte alla fascistizzazione del Regime mussoliniano convogliarono in alcune organizzazioni antifasciste, tra cui la Jeune Vallée d'Aoste , che aveva come scopo non solo la completa distruzione dell'apparato fascista ma soprattutto la tutela delle particolarità valdostane minacciate da esso. Nel 1943, nacque infine il Comitato di Liberazione valdostano di cui Émile Chanoux fu uno dei promulgatori e tra i suoi membri si poté contare anche Federico Chabod, noto storico valdostano.Émile Chanoux e Federico Chabod furono due personaggi di notevole rilievo per quanto riguarda non solo la Liberazione della Valle d'Aosta dal nazifascismo, ma anche e soprattutto per il loro impegno politico per quanto riguardava la questione del futuro della Regione. Entrambi contribuirono alla stesura della Dichiarazione dei Rappresentanti delle Popolazioni Alpine1, documento firmato il 19 dicembre 1943 in seguito al convegno clandestino tenutosi a Chivasso tra i rappresentanti della Resistenza delle valli alpine italiane. Nei confronti di questi due personaggi la stampa locale, le parti politiche (nello specifico il neonato partito dell'Union Valdôtaine) e l'opinione pubblica della Valle d'Aosta ebbero due atteggiamenti completamente diversi; l'intento della ricerca qui effettuata è di analizzare in maniera più sistematica l'uso pubblico della storia e nello specifico l'uso di queste due figure nell'ambiente valdostano a partire dalla Liberazione negli ultimi mesi del 1945 fino al 1960, anno di morte di Federico Chabod.
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