Nel nono decennio del Cinquecento, il principe Carlo Emanuele I di Savoia decide, nel tentativo di un rinnovamento culturale della città di Torino, di intraprendere una serie di commissioni rivolte agli artisti veneti che, qualche anno prima , avevano contribuito alla ricostruzione di Palazzo Ducale di Venezia, devastato dall’incendio del 1577; il principe, venuto a conoscenza di questo fatto grazie alla sua rete di ambasciatori, si rivolge così ai pittori più affermati del momento, ovvero Palma Il Giovane, la bottega dei Bassano e Paolo Veronese. Paolo Veronese, pittore famosissimo, oltre che per i suoi interventi in Palazzo Ducale anche per le sue Cene e la decorazione di Villa Barbaro a Maser, si ritrova così coinvolto nel clima artistico che si instaura fra Torino e il territorio veneto. Le tele commissionate dal principe prevedono i soggetti più eterogenei: La Battaglia di San Quintino, Il Grande Mercato, Il Ratto delle Sabine, La Fucina di Vulcano, La Regina di Saba offre doni a Salomone e soprattutto il Mosè salvato dalle acque. Le opere diventano così la testimonianza più evidente dell’apprezzamento del principe nei confronti dell’arte veneta, e tra di essi spicca il Mosè di cui si seguono le rilevanti vicende di provenienza e di fortuna critica.

Il "Mosè salvato dalle acque" di Paolo Veronese nella Galleria Sabauda.

BERTINETTO, CHIARA
2021/2022

Abstract

Nel nono decennio del Cinquecento, il principe Carlo Emanuele I di Savoia decide, nel tentativo di un rinnovamento culturale della città di Torino, di intraprendere una serie di commissioni rivolte agli artisti veneti che, qualche anno prima , avevano contribuito alla ricostruzione di Palazzo Ducale di Venezia, devastato dall’incendio del 1577; il principe, venuto a conoscenza di questo fatto grazie alla sua rete di ambasciatori, si rivolge così ai pittori più affermati del momento, ovvero Palma Il Giovane, la bottega dei Bassano e Paolo Veronese. Paolo Veronese, pittore famosissimo, oltre che per i suoi interventi in Palazzo Ducale anche per le sue Cene e la decorazione di Villa Barbaro a Maser, si ritrova così coinvolto nel clima artistico che si instaura fra Torino e il territorio veneto. Le tele commissionate dal principe prevedono i soggetti più eterogenei: La Battaglia di San Quintino, Il Grande Mercato, Il Ratto delle Sabine, La Fucina di Vulcano, La Regina di Saba offre doni a Salomone e soprattutto il Mosè salvato dalle acque. Le opere diventano così la testimonianza più evidente dell’apprezzamento del principe nei confronti dell’arte veneta, e tra di essi spicca il Mosè di cui si seguono le rilevanti vicende di provenienza e di fortuna critica.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
916463_ilmossalvatodalleacquedipaoloveronesenellagalleriasabauda.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 203.85 kB
Formato Adobe PDF
203.85 kB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/132856