Scopo del presente elaborato è quello di indagare quale possa essere la formazione adeguata per il nuovo cittadino cosmopolita, partendo da un'analisi della situazione sociale attuale, addentrandomi poi nel dibattito sulle diverse teorie riguardanti l'ambito curricolare e terminando con l'approfondimento dell'emergente fenomeno delle scuole internazionali, per comprendere in quale misura esse possano aiutare a realizzarla. In pratica, le domande principali che mi pongo sono le seguenti: Com'è possibile arrivare a fornire un'efficace formazione al futuro cittadino cosmopolita? È più opportuno strutturare la sua educazione basandosi su un curricolo nazionale o su uno internazionale? E se la soluzione fosse offrirgli un curricolo integrato, che riporti le peculiarità funzionali di entrambi? Per giungere a tale finalità e rispondere a queste domande, mi propongo di analizzare le specificità dei curricoli nazionali ed internazionali, prestando particolare attenzione alle peculiarità di questi ultimi e al loro cambiamento nel tempo, rapportato al contesto che si evolve e si modifica. La tesi che ho argomentato nella mia trattazione, approfondendo il rapporto fra i due tipi di curricolo, è che, al giorno d'oggi, gran parte del curricolo nazionale si sta sempre più trasformando, avvicinandosi a quello internazionale, per offrire all'utenza, multietnica e differenziata, la ¿giusta¿ formazione per valorizzare le proprie origini e formare un cittadino ¿del mondo¿, pronto a inserirsi al meglio nella società globale, possedendo le competenze necessarie per competere con le avanguardie ed essere preparato al cambiamento sempre più rapido e sfuggente. La mia ipotesi è che la partecipazione ad una scuola che mette in pratica un curricolo internazionale, adattandolo al suo contesto, alle particolari esigenze e all'utenza che gli si presenterà, favorisca un'apertura mentale adeguata al mondo in continuo mutamento, stimoli gli alunni al contatto con diverse etnie e lingue e li prepari ad affrontare le sfide della vita in un contesto più complesso e non localizzante ed escluso dai rapporti globali.
dal curricolo nazionale al curricolo globale: la formazione del cittadino di domani
ZARDO, SILVIA
2012/2013
Abstract
Scopo del presente elaborato è quello di indagare quale possa essere la formazione adeguata per il nuovo cittadino cosmopolita, partendo da un'analisi della situazione sociale attuale, addentrandomi poi nel dibattito sulle diverse teorie riguardanti l'ambito curricolare e terminando con l'approfondimento dell'emergente fenomeno delle scuole internazionali, per comprendere in quale misura esse possano aiutare a realizzarla. In pratica, le domande principali che mi pongo sono le seguenti: Com'è possibile arrivare a fornire un'efficace formazione al futuro cittadino cosmopolita? È più opportuno strutturare la sua educazione basandosi su un curricolo nazionale o su uno internazionale? E se la soluzione fosse offrirgli un curricolo integrato, che riporti le peculiarità funzionali di entrambi? Per giungere a tale finalità e rispondere a queste domande, mi propongo di analizzare le specificità dei curricoli nazionali ed internazionali, prestando particolare attenzione alle peculiarità di questi ultimi e al loro cambiamento nel tempo, rapportato al contesto che si evolve e si modifica. La tesi che ho argomentato nella mia trattazione, approfondendo il rapporto fra i due tipi di curricolo, è che, al giorno d'oggi, gran parte del curricolo nazionale si sta sempre più trasformando, avvicinandosi a quello internazionale, per offrire all'utenza, multietnica e differenziata, la ¿giusta¿ formazione per valorizzare le proprie origini e formare un cittadino ¿del mondo¿, pronto a inserirsi al meglio nella società globale, possedendo le competenze necessarie per competere con le avanguardie ed essere preparato al cambiamento sempre più rapido e sfuggente. La mia ipotesi è che la partecipazione ad una scuola che mette in pratica un curricolo internazionale, adattandolo al suo contesto, alle particolari esigenze e all'utenza che gli si presenterà, favorisca un'apertura mentale adeguata al mondo in continuo mutamento, stimoli gli alunni al contatto con diverse etnie e lingue e li prepari ad affrontare le sfide della vita in un contesto più complesso e non localizzante ed escluso dai rapporti globali.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/132658