L'obbiettivo di questa relazione è analizzare l'andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società ¿De Agostini editore SpA¿ e ¿Arnoldo Mondadori Editore SpA¿ nell'anno 2012. Si è preso in considerazione queste due aziende per le loro caratteristiche simili. Nonostante Mondadori sia di dimensioni maggiori, entrambe fanno parte di gruppi molto più vasti che spaziano in diversi settori, e inoltre si possono considerare come ¿fondatrici¿ dei gruppi di cui fanno parte. Dico questo perché fra tutte le società di appartenenza dei gruppi Mondadori e DeAgostini in ambedue la prima ad essere stata fondata è proprio quella dell'editoria, e solo in seguito sono state inglobate o create altre imprese, che spaziano dalle comunicazioni, all'investimento di capitali. L'elaborato è strutturato partendo da una breve descrizione delle origini di queste due storiche aziende, per capire la cultura e la mentalità che le hanno spinte, in seguito, a espandersi a livelli internazionali. Proseguendo vengono presentati i bilanci riclassificati con un gli indici che rendono maggiormente chiara la situazione economica, finanziaria e patrimoniale. Ne segue la loro spiegazione che permette di mettere in evidenza i punti di forza e debolezza delle due aziende prese in esame. La relazione si conclude evidenziando le caratteristiche principali che sono sorte dall'analisi. Dall'analisi sviluppata nel complesso posso subito notare che le due aziende si assomigliano molto, anche se Mondadori è di dimensioni decisamente maggiori. In sintesi dal punto di vista patrimoniale posso affermare che De Agostini è più capitalizzata, mentre Mondadori ha accantonato un maggior numero di riserve di utile nel patrimonio netto che potrebbero essergli utile in questo periodo in cui i risultati della parte economica hanno portato a una perdita di esercizio. Passando alla parte finanziaria, De Agostini è leggermente più rigida ma non è un risultato significativo, mentre non sono trascurabili le difficoltà di liquidità, che quest'ultima, potrebbe riscontrare nel far fronte agli impegni a brave termine. Esse sono messe in evidenza nella matrice a doppia entrata che permette di mettere subito in chiaro la situazione. Mondadori al contrario, è lievemente più elastica e decisamente più liquida, situazione che l'aiuta a non avere problemi nel saldare le passività correnti. Per quanto riguarda la parte economica entrambe sono in difficoltà, De Agostini si salva solo grazie alle gestione non caratteristica, mentre Mondadori si ritrova con una perdita di esercizio. Fortunatamente quest'ultima ha delle riserve consistenti che le permettono di alleggerire le difficoltà, questo significa che la politica prudenziale tenuta dagli amministratori è stata previdente e lungimirante. Posso concludere che le aziende sotto esame sono stabili, ma che purtroppo hanno subito le conseguenze della crisi economica degli ultimi anni; sono comunque marchi forti e con una lunga storia che attraversa l'ultimo secolo dell'Italia, e hanno nel loro portafoglio marchi dei brand di successo e conosciuti. Si può quindi affermare che se continueranno ad avere un'amministrazione attenta al futuro e prudenziale come hanno avuto fino ad ora, è molto probabile che De Agostini editore SpA e Arnoldo Mondadori editore SpA saranno presenti anche nel prossimo secolo, continuando ad apportare un contributo di conoscenza e cultura.

De Agostini e Mondadori, due colossi dell'editoria italiana a confronto

MELANO, ALESSIA
2012/2013

Abstract

L'obbiettivo di questa relazione è analizzare l'andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società ¿De Agostini editore SpA¿ e ¿Arnoldo Mondadori Editore SpA¿ nell'anno 2012. Si è preso in considerazione queste due aziende per le loro caratteristiche simili. Nonostante Mondadori sia di dimensioni maggiori, entrambe fanno parte di gruppi molto più vasti che spaziano in diversi settori, e inoltre si possono considerare come ¿fondatrici¿ dei gruppi di cui fanno parte. Dico questo perché fra tutte le società di appartenenza dei gruppi Mondadori e DeAgostini in ambedue la prima ad essere stata fondata è proprio quella dell'editoria, e solo in seguito sono state inglobate o create altre imprese, che spaziano dalle comunicazioni, all'investimento di capitali. L'elaborato è strutturato partendo da una breve descrizione delle origini di queste due storiche aziende, per capire la cultura e la mentalità che le hanno spinte, in seguito, a espandersi a livelli internazionali. Proseguendo vengono presentati i bilanci riclassificati con un gli indici che rendono maggiormente chiara la situazione economica, finanziaria e patrimoniale. Ne segue la loro spiegazione che permette di mettere in evidenza i punti di forza e debolezza delle due aziende prese in esame. La relazione si conclude evidenziando le caratteristiche principali che sono sorte dall'analisi. Dall'analisi sviluppata nel complesso posso subito notare che le due aziende si assomigliano molto, anche se Mondadori è di dimensioni decisamente maggiori. In sintesi dal punto di vista patrimoniale posso affermare che De Agostini è più capitalizzata, mentre Mondadori ha accantonato un maggior numero di riserve di utile nel patrimonio netto che potrebbero essergli utile in questo periodo in cui i risultati della parte economica hanno portato a una perdita di esercizio. Passando alla parte finanziaria, De Agostini è leggermente più rigida ma non è un risultato significativo, mentre non sono trascurabili le difficoltà di liquidità, che quest'ultima, potrebbe riscontrare nel far fronte agli impegni a brave termine. Esse sono messe in evidenza nella matrice a doppia entrata che permette di mettere subito in chiaro la situazione. Mondadori al contrario, è lievemente più elastica e decisamente più liquida, situazione che l'aiuta a non avere problemi nel saldare le passività correnti. Per quanto riguarda la parte economica entrambe sono in difficoltà, De Agostini si salva solo grazie alle gestione non caratteristica, mentre Mondadori si ritrova con una perdita di esercizio. Fortunatamente quest'ultima ha delle riserve consistenti che le permettono di alleggerire le difficoltà, questo significa che la politica prudenziale tenuta dagli amministratori è stata previdente e lungimirante. Posso concludere che le aziende sotto esame sono stabili, ma che purtroppo hanno subito le conseguenze della crisi economica degli ultimi anni; sono comunque marchi forti e con una lunga storia che attraversa l'ultimo secolo dell'Italia, e hanno nel loro portafoglio marchi dei brand di successo e conosciuti. Si può quindi affermare che se continueranno ad avere un'amministrazione attenta al futuro e prudenziale come hanno avuto fino ad ora, è molto probabile che De Agostini editore SpA e Arnoldo Mondadori editore SpA saranno presenti anche nel prossimo secolo, continuando ad apportare un contributo di conoscenza e cultura.
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