Ugo d'Este e Laura Malatesta (detta Parisina) sono due giovani amanti al centro di una vicenda di amore, tradimento e morte che ha coinvolto, incuriosito e appassionato nel corso dei secoli studiosi, scrittori, poeti, pittori e musicisti, italiani e stranieri. La tesi in esame si propone di analizzare la tragedia lirica in quattro atti di Gabriele d'Annunzio, musicata dal compositore livornese Pietro Mascagni e intitolata, appunto, Parisina. Il libretto narra che Niccolò III d'Este sposò in seconde nozze Parisina Malatesta, che però, dopo esser diventata la moglie del marchese d'Este, si ritrovava spesso sola, essendo il marito quotidianamente impegnato negli affari politici, ma avvolta dalla presenza, a corte, dei numerosi figli illegittimi di Niccolò, tra cui Ugo. Pare che il giovane Ugo provasse un forte odio nei confronti della matrigna poichè, se ella avesse dato a Niccolò un figlio, lui non avrebbe più avuto diritto alla successione. Il marchese, desideroso di placare l'astio che contrapponeva i due, organizzò per loro un viaggio al Santuario di Loreto, durante il quale Ugo e Parisina non solo si riconciliarono, ma si scoprirono innamorati l'un dell'altra. Diedero quindi inizio a una relazione passionale ma peccaminosa che proseguì alla corte di Ferrara, in un crescendo di passione offuscata solo dal timore di essere scoperti. Un fedele servo a Niccolò di nome Zoese venne però a conoscenza della tresca e corse a svelare tutto al marchese d'Este che, furioso e sdegnato, si precipitò in camera della donna e condannò entrambi alla decapitazione. Parisina è considerato uno dei lavori più significativi di Pietro Mascagni, per il linguaggio vario e ricco di sfumature e sfaccettature, oltre che per l'ampiezza di proporzioni. Il compositore livornese, dopo alcune esitazioni iniziali, accettò con entusiasmo l'incarico di musicare l'opera e volle attenersi scrupolosamente al libretto dannunziano, almeno durante la stesura della prima versione. La caratteristica principale dell'opera è la costruzione del tessuto musicale su temi conduttori associati non ad ogni singolo personaggio, bensì ai numerosi sentimenti ed emozioni provati da ciascuno di loro.

La tragica storia degli amanti ferraresi: Parisina di Gabriele D'Annunzio e Pietro Mascagni

FASANA, SILVIA
2012/2013

Abstract

Ugo d'Este e Laura Malatesta (detta Parisina) sono due giovani amanti al centro di una vicenda di amore, tradimento e morte che ha coinvolto, incuriosito e appassionato nel corso dei secoli studiosi, scrittori, poeti, pittori e musicisti, italiani e stranieri. La tesi in esame si propone di analizzare la tragedia lirica in quattro atti di Gabriele d'Annunzio, musicata dal compositore livornese Pietro Mascagni e intitolata, appunto, Parisina. Il libretto narra che Niccolò III d'Este sposò in seconde nozze Parisina Malatesta, che però, dopo esser diventata la moglie del marchese d'Este, si ritrovava spesso sola, essendo il marito quotidianamente impegnato negli affari politici, ma avvolta dalla presenza, a corte, dei numerosi figli illegittimi di Niccolò, tra cui Ugo. Pare che il giovane Ugo provasse un forte odio nei confronti della matrigna poichè, se ella avesse dato a Niccolò un figlio, lui non avrebbe più avuto diritto alla successione. Il marchese, desideroso di placare l'astio che contrapponeva i due, organizzò per loro un viaggio al Santuario di Loreto, durante il quale Ugo e Parisina non solo si riconciliarono, ma si scoprirono innamorati l'un dell'altra. Diedero quindi inizio a una relazione passionale ma peccaminosa che proseguì alla corte di Ferrara, in un crescendo di passione offuscata solo dal timore di essere scoperti. Un fedele servo a Niccolò di nome Zoese venne però a conoscenza della tresca e corse a svelare tutto al marchese d'Este che, furioso e sdegnato, si precipitò in camera della donna e condannò entrambi alla decapitazione. Parisina è considerato uno dei lavori più significativi di Pietro Mascagni, per il linguaggio vario e ricco di sfumature e sfaccettature, oltre che per l'ampiezza di proporzioni. Il compositore livornese, dopo alcune esitazioni iniziali, accettò con entusiasmo l'incarico di musicare l'opera e volle attenersi scrupolosamente al libretto dannunziano, almeno durante la stesura della prima versione. La caratteristica principale dell'opera è la costruzione del tessuto musicale su temi conduttori associati non ad ogni singolo personaggio, bensì ai numerosi sentimenti ed emozioni provati da ciascuno di loro.
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