Il presente elaborato nasce dall’esigenza di analizzare il debito estero del continente africano: le sue origini, i suoi sviluppi e le conseguenze che esso ha portato. Oltre alla denominazione di “debito estero” si parlò e si parla tutt’ora di un “debito coloniale” che impedisce al continente di poter avviare come gli altri paesi occidentali (o Nord del mondo) un vero e proprio processo di sviluppo, condannandolo sistematicamente ad una condizione di dipendenza e recessione. Per meglio capire il perché di questa denominazione la seguente analisi partirà con un approccio storico dei fatti, ovvero quando non appena gli stati del continente raggiunsero progressivamente quella che al tempo sembrò un processo di smantellamento del sistema coloniale intorno agli anni 60-70 a cui seguì paradossalmente un altro tipo di dipendenza, quella economica, dando il via a quello che prenderà il nome di neocolonialismo. Nacque una forte dipendenza dai capitali esteri all’interno del continente, che ai tempi vennero considerati come “aiuti” o “investimenti per aumentare la produttività”, aiuti economici che provenivano dagli stessi paesi che in passato avevano colonizzato il continente. La via che prese questo continuo rapporto di dipendenza, si rivelò particolarmente drammatica per quello che sarà lo scenario economico dell’Africa, questo perché a seguito del grande shock petrolifero degli anni 80, il processo di recessione interessò l’intero globo, ma incrementò drasticamente il debito estero rendendolo non più gestibile ed impossibile da rimborsare andando a danneggiare ulteriormente un continente che in quei anni non solo si trovava in una grande situazione di difficoltà post-colonizzazione ma anche con un debito impossibile da rimborsare e di conseguenza uno sviluppo che sembrava ormai un progetto utopico da raggiungere. Attraverso il seguente progetto di ricerca si andranno ad analizzare gli interventi internazionali e i vari programmi di aggiustamento che vi sono susseguiti per la risoluzione del debito, di come quest’ultimo abbia inoltre mutato la sua struttura interna vedendo la partecipazione di nuovi attori e nuovi paesi creditori, complicandone non solo la sua struttura ma anche una sua possibile cancellazione. Con l’utilizzo di articoli, biografie, interviste e varie documenti di alcune delle figure più di spicco all’interno dello scenario politico ed economico del continente per la lotta contro il debito, si andrà ad analizzare il loro operato per un’Africa indipendente, l’eredità che essi hanno lasciato e i nuovi possibili scenari per una riappropriazione di una sovranità economica del continente.
Il debito estero dell'Africa: nuovo neocolonialismo?
BADO, ECHUBIE CHARLOTTE
2020/2021
Abstract
Il presente elaborato nasce dall’esigenza di analizzare il debito estero del continente africano: le sue origini, i suoi sviluppi e le conseguenze che esso ha portato. Oltre alla denominazione di “debito estero” si parlò e si parla tutt’ora di un “debito coloniale” che impedisce al continente di poter avviare come gli altri paesi occidentali (o Nord del mondo) un vero e proprio processo di sviluppo, condannandolo sistematicamente ad una condizione di dipendenza e recessione. Per meglio capire il perché di questa denominazione la seguente analisi partirà con un approccio storico dei fatti, ovvero quando non appena gli stati del continente raggiunsero progressivamente quella che al tempo sembrò un processo di smantellamento del sistema coloniale intorno agli anni 60-70 a cui seguì paradossalmente un altro tipo di dipendenza, quella economica, dando il via a quello che prenderà il nome di neocolonialismo. Nacque una forte dipendenza dai capitali esteri all’interno del continente, che ai tempi vennero considerati come “aiuti” o “investimenti per aumentare la produttività”, aiuti economici che provenivano dagli stessi paesi che in passato avevano colonizzato il continente. La via che prese questo continuo rapporto di dipendenza, si rivelò particolarmente drammatica per quello che sarà lo scenario economico dell’Africa, questo perché a seguito del grande shock petrolifero degli anni 80, il processo di recessione interessò l’intero globo, ma incrementò drasticamente il debito estero rendendolo non più gestibile ed impossibile da rimborsare andando a danneggiare ulteriormente un continente che in quei anni non solo si trovava in una grande situazione di difficoltà post-colonizzazione ma anche con un debito impossibile da rimborsare e di conseguenza uno sviluppo che sembrava ormai un progetto utopico da raggiungere. Attraverso il seguente progetto di ricerca si andranno ad analizzare gli interventi internazionali e i vari programmi di aggiustamento che vi sono susseguiti per la risoluzione del debito, di come quest’ultimo abbia inoltre mutato la sua struttura interna vedendo la partecipazione di nuovi attori e nuovi paesi creditori, complicandone non solo la sua struttura ma anche una sua possibile cancellazione. Con l’utilizzo di articoli, biografie, interviste e varie documenti di alcune delle figure più di spicco all’interno dello scenario politico ed economico del continente per la lotta contro il debito, si andrà ad analizzare il loro operato per un’Africa indipendente, l’eredità che essi hanno lasciato e i nuovi possibili scenari per una riappropriazione di una sovranità economica del continente.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/132314