Il diabete mellito è una patologia metabolica a decorso cronico in forte aumento, infatti, le stime mondiali prevedono che entro il 2045 le persone con diagnosi di diabete saranno circa 693 milioni. Questa patologia vede due principali classificazioni: il diabete mellito di tipo 1 e il diabete mellito di tipo 2, differenti fra loro in termini di patogenesi e prevenzione ma con caratteristiche in comune, una su tutte è la presenza di iperglicemia. In questo elaborato, in particolare, si analizza il diabete di tipo 2, poiché la sua comparsa, seppur in parte determinata da fattori genetici, dipende principalmente da fattori modificabili legati allo stile di vita quali l’alimentazione scorretta, l’inattività fisica e l’obesità. Nel seguente elaborato, si prende in analisi la relazione che intercorre tra l’attività fisica e il diabete mellito di tipo 2, visto il ruolo terapeutico che essa assume nella prevenzione e nel trattamento di questa patologia. Studi scientifici, infatti, dimostrano come piccole quantità di esercizio fisico possano generare grandi benefici in termini di salute metabolica. Lo scopo che sta alla base della stesura del seguente elaborato, infatti, è comprendere gli effetti che ciascuna tipologia di esercizio fisico, quali l’esercizio aerobico, l’esercizio ad alta intensità, l’esercizio anaerobico e l’esercizio combinato, genera sulla salute di un individuo in modo tale da comprendere quale tipologia di attività fisica è più opportuno far svolgere ad un individuo affetto da diabete di tipo 2. Si è giunti alla conclusione che l’esercizio combinato, vale a dire l’unione di esercizio aerobico ed anaerobico, è la tipologia da prediligere in quanto genera il maggior numero di effetti benefici. La somma degli effetti generati dall’esercizio aerobico e da quelli generati dall’esercizio anaerobico, infatti, permette di giungere all’apice degli effetti positivi in termini di salute metabolica, fisica e cardiovascolare che l’esecuzione di attività fisica può generare. In particolare, sono stati analizzati in maniera dettagliata gli effetti dell’esercizio fisico all’interno di alcuni tessuti insulino-sensibili quali il muscolo scheletrico, il fegato, il tessuto adiposo e il pancreas, poiché la maggior parte dei benefici derivanti dall’attività fisica avviene grazie agli adattamenti ed i cambiamenti all’interno di questi tessuti.

L'attività fisica come strumento terapeutico del diabete mellito di tipo 2

ZUCCOLOTTO, ELISA
2021/2022

Abstract

Il diabete mellito è una patologia metabolica a decorso cronico in forte aumento, infatti, le stime mondiali prevedono che entro il 2045 le persone con diagnosi di diabete saranno circa 693 milioni. Questa patologia vede due principali classificazioni: il diabete mellito di tipo 1 e il diabete mellito di tipo 2, differenti fra loro in termini di patogenesi e prevenzione ma con caratteristiche in comune, una su tutte è la presenza di iperglicemia. In questo elaborato, in particolare, si analizza il diabete di tipo 2, poiché la sua comparsa, seppur in parte determinata da fattori genetici, dipende principalmente da fattori modificabili legati allo stile di vita quali l’alimentazione scorretta, l’inattività fisica e l’obesità. Nel seguente elaborato, si prende in analisi la relazione che intercorre tra l’attività fisica e il diabete mellito di tipo 2, visto il ruolo terapeutico che essa assume nella prevenzione e nel trattamento di questa patologia. Studi scientifici, infatti, dimostrano come piccole quantità di esercizio fisico possano generare grandi benefici in termini di salute metabolica. Lo scopo che sta alla base della stesura del seguente elaborato, infatti, è comprendere gli effetti che ciascuna tipologia di esercizio fisico, quali l’esercizio aerobico, l’esercizio ad alta intensità, l’esercizio anaerobico e l’esercizio combinato, genera sulla salute di un individuo in modo tale da comprendere quale tipologia di attività fisica è più opportuno far svolgere ad un individuo affetto da diabete di tipo 2. Si è giunti alla conclusione che l’esercizio combinato, vale a dire l’unione di esercizio aerobico ed anaerobico, è la tipologia da prediligere in quanto genera il maggior numero di effetti benefici. La somma degli effetti generati dall’esercizio aerobico e da quelli generati dall’esercizio anaerobico, infatti, permette di giungere all’apice degli effetti positivi in termini di salute metabolica, fisica e cardiovascolare che l’esecuzione di attività fisica può generare. In particolare, sono stati analizzati in maniera dettagliata gli effetti dell’esercizio fisico all’interno di alcuni tessuti insulino-sensibili quali il muscolo scheletrico, il fegato, il tessuto adiposo e il pancreas, poiché la maggior parte dei benefici derivanti dall’attività fisica avviene grazie agli adattamenti ed i cambiamenti all’interno di questi tessuti.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/132271