Il 7 ottobre 2021 cadeva il quattrocentocinquantesimo anniversario della Battaglia di Lepanto. Mi sono imbattuta nella notizia quasi per caso, non ricordavo molto sull'argomento e, quando a un primo approfondimento ho appreso che si trattava di una delle battaglie più epiche della storia, mi sono appassionata e ho voluto saperne di più: una battaglia dall'enorme valore simbolico, che vide schierati l'Oriente e l'Occidente l'uno contro l'altro, tema peraltro di straordinaria attualità. Quasi nello stesso momento, nell'autunno del 2021, mi sono trasferita a Genova, che è diventata la mia nuova città. Visitando Palazzo del Principe, ho avuto modo di vedere lo splendido ciclo di arazzi che celebra la Battaglia di Lepanto e di scoprire che la Repubblica di Genova e soprattutto l'Ammiraglio Giovanni Andrea Doria avevano avuto un ruolo cruciale nella battaglia. Questi eventi, uniti alle interessantissime lezioni sull’iconografia della Battaglia di Lepanto della Prof.sa Laura Stagno, che ho avuto il piacere di seguire, mi hanno portata a voler approfondire il tema e a proporlo come argomento della mia tesi. Il lavoro si articola in tre capitoli. Il primo capitolo si apre con un inquadramento sulla famiglia Doria, con particolare attenzione a Andrea Doria e al nipote Giovanni Andrea Doria, prosegue con una narrazione sintetica della situazione storico politica che portò alla Battaglia di Lepanto nel 1571 e si chiude con un approfondimento sul Palazzo del Principe, espressione più alta della committenza artistica della famiglia Doria. Il secondo capitolo prende in esame alcune opere commemorative della Battaglia di Lepanto commissionate negli stati che maggiormente furono coinvolti nella vittoria di questo straordinario evento: lo Stato della Chiesa, la Repubblica di Venezia, il regno di Spagna e la Repubblica di Genova. A Genova, prodigo come nessun altro di opere commemorative, letterarie e artistiche, fu proprio Giovanni Andrea Doria, in parte per esaltare il ruolo che ebbe nella flotta e, soprattutto, per difendersi da alcune accuse infamanti circa il suo comportamento durante il combattimento. Egli commissionò una serie di otto arazzi, che fece realizzare a Bruxelles, inviando nelle Fiandre i cartoni preparatori attribuiti oggi a Luca Cambiaso. Questi arazzi vengono messi a confronto e in relazione con sei dipinti riportanti il medesimo soggetto che Giovanni Andrea Doria donò al segretario del Regno di Spagna, oggi conservati all'Escorial di Madrid. Il terzo capitolo contiene la catalogazione degli arazzi e dei loro cartoni preparatori oggi conservati a Palazzo del Principe a Genova. Non avendo avuto la possibilità di accedere alle schede museali, durante la mia ricerca ho consultato le schede del Catalogo generale dei Beni Culturali e ho riscontrato che esse risultano non aggiornate e che contengono molte incongruenze. Per questo motivo ho deciso di proporre una revisione delle suddette schede cercando di mettere un po' di ordine e di chiarire alcuni aspetti fondamentali sulla datazione, la commissione e l'attribuzione di queste opere.
La battaglia di Lepanto: la difesa di Giovanni Andrea Doria attraverso il ciclo di arazzi di Palazzo del Principe
MAERO, SARA
2021/2022
Abstract
Il 7 ottobre 2021 cadeva il quattrocentocinquantesimo anniversario della Battaglia di Lepanto. Mi sono imbattuta nella notizia quasi per caso, non ricordavo molto sull'argomento e, quando a un primo approfondimento ho appreso che si trattava di una delle battaglie più epiche della storia, mi sono appassionata e ho voluto saperne di più: una battaglia dall'enorme valore simbolico, che vide schierati l'Oriente e l'Occidente l'uno contro l'altro, tema peraltro di straordinaria attualità. Quasi nello stesso momento, nell'autunno del 2021, mi sono trasferita a Genova, che è diventata la mia nuova città. Visitando Palazzo del Principe, ho avuto modo di vedere lo splendido ciclo di arazzi che celebra la Battaglia di Lepanto e di scoprire che la Repubblica di Genova e soprattutto l'Ammiraglio Giovanni Andrea Doria avevano avuto un ruolo cruciale nella battaglia. Questi eventi, uniti alle interessantissime lezioni sull’iconografia della Battaglia di Lepanto della Prof.sa Laura Stagno, che ho avuto il piacere di seguire, mi hanno portata a voler approfondire il tema e a proporlo come argomento della mia tesi. Il lavoro si articola in tre capitoli. Il primo capitolo si apre con un inquadramento sulla famiglia Doria, con particolare attenzione a Andrea Doria e al nipote Giovanni Andrea Doria, prosegue con una narrazione sintetica della situazione storico politica che portò alla Battaglia di Lepanto nel 1571 e si chiude con un approfondimento sul Palazzo del Principe, espressione più alta della committenza artistica della famiglia Doria. Il secondo capitolo prende in esame alcune opere commemorative della Battaglia di Lepanto commissionate negli stati che maggiormente furono coinvolti nella vittoria di questo straordinario evento: lo Stato della Chiesa, la Repubblica di Venezia, il regno di Spagna e la Repubblica di Genova. A Genova, prodigo come nessun altro di opere commemorative, letterarie e artistiche, fu proprio Giovanni Andrea Doria, in parte per esaltare il ruolo che ebbe nella flotta e, soprattutto, per difendersi da alcune accuse infamanti circa il suo comportamento durante il combattimento. Egli commissionò una serie di otto arazzi, che fece realizzare a Bruxelles, inviando nelle Fiandre i cartoni preparatori attribuiti oggi a Luca Cambiaso. Questi arazzi vengono messi a confronto e in relazione con sei dipinti riportanti il medesimo soggetto che Giovanni Andrea Doria donò al segretario del Regno di Spagna, oggi conservati all'Escorial di Madrid. Il terzo capitolo contiene la catalogazione degli arazzi e dei loro cartoni preparatori oggi conservati a Palazzo del Principe a Genova. Non avendo avuto la possibilità di accedere alle schede museali, durante la mia ricerca ho consultato le schede del Catalogo generale dei Beni Culturali e ho riscontrato che esse risultano non aggiornate e che contengono molte incongruenze. Per questo motivo ho deciso di proporre una revisione delle suddette schede cercando di mettere un po' di ordine e di chiarire alcuni aspetti fondamentali sulla datazione, la commissione e l'attribuzione di queste opere.File | Dimensione | Formato | |
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