Il processo di democratizzazione delle società europee, avviatosi fra l'800 e il '900, si è realizzato per merito dell'allargamento del diritto di voto, al riconoscimento dei diritti sociali, ma anche grazie a una rivoluzione del commercio che ha permesso a tutti di accedere ai consumi decretando così l'avvio del consumo di massa. La rivoluzione dei consumi portò quindi a grandi e importanti innovazioni: la produzione di beni a buon mercato e la creazione di nuovi beni destinati a tutti. In quest'ultimo caso l'esempio più evidente si ebbe con gli abiti preconfezionati venduti nei Grandi Magazzini. I prezzi erano fissi e non potevano più essere oggetto di contrattazione fra venditore e acquirente com'era stato fino ad allora e, inoltre, si poteva entrare senza alcun obbligo di acquisto. Così, camminare fra gli scaffali sperando di poter acquistare un giorno quei beni, rappresentava una vera e propria promessa di avanzamento sociale che le classi meno abbienti fino ad allora non avevamo mai potuto coltivare. Il grande magazzino diventò così lo spazio della modernità sia industriale che urbana. Inoltre le origini della pubblicità, che oggi ammorba quasi ogni ambito della nostra vita, si ebbero proprio per l'esigenza dei Grandi Magazzini di promuovere i propri prodotti in vendita. Un altro fattore determinante che decretò lo sviluppo sempre maggiore dei Grandi Magazzini fu indubbiamente l'avvento del tempo libero. Nascono così una serie di attività destinate a impiegare il proprio tempo a scopo ricreativo. Tempo libero da un lato e consumo di massa dall'altra, diventano quindi due facce della stessa medaglia rappresentata dalla moderna società occidentale. Aumentando esponenzialmente opportunità ricreative, aumentano anche le invenzione orientate a tali finalità, dal cinematografo (1895), all'automobile (1895), alle olimpiadi moderne (1896). In questo scenario, La Rinascente rappresenta il massimo esempio della trasformazione sociale avviatasi con l'inizio dell'era industriale e arrivata fino ai giorni nostri con l'avvento dei Grandi Magazzini del terzo millennio, ovvero i Centri Commerciali. Nella seguente dissertazione tenterò di descrivere tali trasformazioni a partire dalla nascita della Rinascente e delle sue origini riscontrabili nella Parigi degli anni '50 dell'800 con Aristide Boucicaut, commesso della merceria Petit Thomas di Parigi, che acquista un negozio di tessuti e abbigliamento della Rive Gauche, il Bon Marché, concretizzando per primo l'idea che sta alla base de La Rinascente, ovvero quella del Grande Magazzino. Una vera e propria "fabbrica del consumo" che diede inizio alla standardizzazione dei consumi e al conseguente consumo di massa. Come vedremo, saranno gli anni del dopoguerra a rappresentare per la madre dei Grandi Magazzini del Paese, il vero trampolino di lancio. L'introduzione di elementi di moda nella produzione degli abiti in serie portò nel giro di pochi anni alla coalizione dei grandi sarti con l'industria. Anche in questo caso La Rinascente fece da apripista alla filosofia del commercio moderno, contribuendo a diffondere, nei decenni successivi, uno stile di vita particolarissimo, ossia quello di dedicare più tempo allo shopping, trasformandolo in un rito sotto forma di divertimento, ma anche in espressione di una conquista sociale raggiunta. La Rinascente e la sua storia hanno senza dubbio influenzato notevolmente i costumi sociali del '900 e, di conseguenza, quelli odierni.

I MUTAMENTI DELLA SOCIETA' ITALIANA ATTRAVERSO LE VICENDE STORICO-SOCIALI DE "LA RINASCENTE" DAL 1865 AL 2015

NAPOLI, MARCELLO
2013/2014

Abstract

Il processo di democratizzazione delle società europee, avviatosi fra l'800 e il '900, si è realizzato per merito dell'allargamento del diritto di voto, al riconoscimento dei diritti sociali, ma anche grazie a una rivoluzione del commercio che ha permesso a tutti di accedere ai consumi decretando così l'avvio del consumo di massa. La rivoluzione dei consumi portò quindi a grandi e importanti innovazioni: la produzione di beni a buon mercato e la creazione di nuovi beni destinati a tutti. In quest'ultimo caso l'esempio più evidente si ebbe con gli abiti preconfezionati venduti nei Grandi Magazzini. I prezzi erano fissi e non potevano più essere oggetto di contrattazione fra venditore e acquirente com'era stato fino ad allora e, inoltre, si poteva entrare senza alcun obbligo di acquisto. Così, camminare fra gli scaffali sperando di poter acquistare un giorno quei beni, rappresentava una vera e propria promessa di avanzamento sociale che le classi meno abbienti fino ad allora non avevamo mai potuto coltivare. Il grande magazzino diventò così lo spazio della modernità sia industriale che urbana. Inoltre le origini della pubblicità, che oggi ammorba quasi ogni ambito della nostra vita, si ebbero proprio per l'esigenza dei Grandi Magazzini di promuovere i propri prodotti in vendita. Un altro fattore determinante che decretò lo sviluppo sempre maggiore dei Grandi Magazzini fu indubbiamente l'avvento del tempo libero. Nascono così una serie di attività destinate a impiegare il proprio tempo a scopo ricreativo. Tempo libero da un lato e consumo di massa dall'altra, diventano quindi due facce della stessa medaglia rappresentata dalla moderna società occidentale. Aumentando esponenzialmente opportunità ricreative, aumentano anche le invenzione orientate a tali finalità, dal cinematografo (1895), all'automobile (1895), alle olimpiadi moderne (1896). In questo scenario, La Rinascente rappresenta il massimo esempio della trasformazione sociale avviatasi con l'inizio dell'era industriale e arrivata fino ai giorni nostri con l'avvento dei Grandi Magazzini del terzo millennio, ovvero i Centri Commerciali. Nella seguente dissertazione tenterò di descrivere tali trasformazioni a partire dalla nascita della Rinascente e delle sue origini riscontrabili nella Parigi degli anni '50 dell'800 con Aristide Boucicaut, commesso della merceria Petit Thomas di Parigi, che acquista un negozio di tessuti e abbigliamento della Rive Gauche, il Bon Marché, concretizzando per primo l'idea che sta alla base de La Rinascente, ovvero quella del Grande Magazzino. Una vera e propria "fabbrica del consumo" che diede inizio alla standardizzazione dei consumi e al conseguente consumo di massa. Come vedremo, saranno gli anni del dopoguerra a rappresentare per la madre dei Grandi Magazzini del Paese, il vero trampolino di lancio. L'introduzione di elementi di moda nella produzione degli abiti in serie portò nel giro di pochi anni alla coalizione dei grandi sarti con l'industria. Anche in questo caso La Rinascente fece da apripista alla filosofia del commercio moderno, contribuendo a diffondere, nei decenni successivi, uno stile di vita particolarissimo, ossia quello di dedicare più tempo allo shopping, trasformandolo in un rito sotto forma di divertimento, ma anche in espressione di una conquista sociale raggiunta. La Rinascente e la sua storia hanno senza dubbio influenzato notevolmente i costumi sociali del '900 e, di conseguenza, quelli odierni.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/132240