In alcune regioni dell'arco alpino, caratterizzate da scarse precipitazioni, si sono sviluppati nel corso dei secoli (e forse millenni) dei complessi sistemi di canali irrigui che permettono all'acqua di raggiungere prati, campi e terreni altrimenti destinati a rimanere improduttivi. Proprio come le arterie, le vene ed i vasi capillari del nostro organismo, questi canali conducono il liquido prezioso nella più estrema periferia consentendo ai contadini di montagna di sfruttare ogni fazzoletto di terra. In Valle d'Aosta, con il termine ru - allo stesso modo scritto rû, ruz e riu ¿ viene indicato un solco creato artificialmente nel terreno che, derivando una parte del flusso di un torrente o, più raramente, di una grossa sorgente, è utilizzato principalmente per il trasporto dell'acqua necessaria all'irrigazione delle colture agricole. Oggigiorno, il termine ru è usato soprattutto nel patois franco-provenzale parlato nella media ed alta valle, mentre in bassa valle si utilizzano più comunemente i termini riva, rivo e roggia. Negli atti ufficiali del Duché d'Aoste redatti in lingua francese sono riportati i nomi ruisseau oppure ruysseau, oltre che i diminutivi ru, rû, riu e ruz. Tutti questi vocaboli sono di chiara derivazione latina, rivus, rivum, e tardo latina, rivuscellus. Condurre una ricerca sugli antichi canali irrigui della Valle d'Aosta significa affrontare una serie di argomenti più o meno intimamente correlati con la costruzione e gestione di quelle che, a buon diritto, possono essere considerate delle vere e proprie opere di ingegneria idraulica.

Antichi sistemi irrigui dell'arco alpino: i rus della Valle d'Aosta

PERSEGHIN, GUIDO
2012/2013

Abstract

In alcune regioni dell'arco alpino, caratterizzate da scarse precipitazioni, si sono sviluppati nel corso dei secoli (e forse millenni) dei complessi sistemi di canali irrigui che permettono all'acqua di raggiungere prati, campi e terreni altrimenti destinati a rimanere improduttivi. Proprio come le arterie, le vene ed i vasi capillari del nostro organismo, questi canali conducono il liquido prezioso nella più estrema periferia consentendo ai contadini di montagna di sfruttare ogni fazzoletto di terra. In Valle d'Aosta, con il termine ru - allo stesso modo scritto rû, ruz e riu ¿ viene indicato un solco creato artificialmente nel terreno che, derivando una parte del flusso di un torrente o, più raramente, di una grossa sorgente, è utilizzato principalmente per il trasporto dell'acqua necessaria all'irrigazione delle colture agricole. Oggigiorno, il termine ru è usato soprattutto nel patois franco-provenzale parlato nella media ed alta valle, mentre in bassa valle si utilizzano più comunemente i termini riva, rivo e roggia. Negli atti ufficiali del Duché d'Aoste redatti in lingua francese sono riportati i nomi ruisseau oppure ruysseau, oltre che i diminutivi ru, rû, riu e ruz. Tutti questi vocaboli sono di chiara derivazione latina, rivus, rivum, e tardo latina, rivuscellus. Condurre una ricerca sugli antichi canali irrigui della Valle d'Aosta significa affrontare una serie di argomenti più o meno intimamente correlati con la costruzione e gestione di quelle che, a buon diritto, possono essere considerate delle vere e proprie opere di ingegneria idraulica.
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