le strategie internazionali di Gucci e Prada sono fondamentali per entrambi i marchi, come per tutte le aziende operanti in qualsiasi settore sul mercato. Entrambe si concentrano sul segmento super lusso tentando, quindi, di servire solamente una parte dei consumatori: la nicchia del super lusso. un grande problema che riguarda queste due aziende è la scelta da effettuare se decentrare la produzione o no. Il decentramento porterebbe a un vantaggio competitivo in termini di costi, in quanto i costi di produzione diminuirebbero, i prezzi di vendita rimarrebbero gli stessi e i guadagni per l'impresa aumenterebbero. Tutto ciò sarebbe possibile perché l'azienda sposterebbe la produzione in paesi in via di sviluppo, in particolare quelli asiatici. Questa situazione è però da valutare bene perché un decentramento potrebbe portare a una perdita di qualità e una "delusione" verso i consumatori in quanto non avrebbe più la caratteristica del "made in Italy"; a loro volta gli stessi consumatori cinesi non acquisterebbero più questi prodotti in quanto considerano il lusso arrivare dall'europa e il fatto di essere prodotto in cina andrebbe a diminuire il valore della merce. Il CEO di Prada segue una teoria alternativa in quanto prevede che lo stile proposto da questi due grandi brand debba essere di origini europee quindi gli operai devono avercelo nel sangue, ma al tempo stesso è possibile avere un buon risultato anche negli stabilimenti asiatici. Questo a differenza di altri è un settore molto delicato in quanto non è come un settore di autoveicoli in cui il cliente desidera solo delle caratteristiche tecniche particolari e quindi non ha importanza dove venga prodotto il bene (strategia già attuata e funzionante per le automobili di lusso), per il settore dell'abbigliamento il cliente si aspetta di ottenere uno "status symbol" acquistando quel determinato prodotto: caratteristica che potrebbe essere lesa affidando la produzione (in tutta o in parte) all'outsourcing. le strategie di gucci e prada sono quindi quelle di operare in determinati segmenti del mercato, non cercando quindi, di servire l'intero mercato, ma un solo segmento, il migliore. Negli ultimi anni hanno attuato delle strategie differenti collaborando con altre imprese, per esempio Prada ha creato Miu Miu. Prada ha collaborato a partire dall'inizio del nuovo millennio con Luna Rossa la quale ha partecipato alla competizione "American's Cup" che è la più importante a livello mondiale per quanto riguarda la barca a vela. Da questa collaborazione è nato anche un profumo e questa forma di cooperazione è servita molto da un punto di vista pubblicitario. D'altra parte anche Gucci con l'occasione di festeggiare il 150esimo anniversario dell'unità d'Italia ha creato insieme a Fiat la "500 by gucci" anche questo ha contribuito a far pubblicizzare il genio e la creatività italiana a livello di mercato mondiale.

le strategie di marketing internazionale di gucci e prada

FAVERO CAMP, FRANCESCA
2012/2013

Abstract

le strategie internazionali di Gucci e Prada sono fondamentali per entrambi i marchi, come per tutte le aziende operanti in qualsiasi settore sul mercato. Entrambe si concentrano sul segmento super lusso tentando, quindi, di servire solamente una parte dei consumatori: la nicchia del super lusso. un grande problema che riguarda queste due aziende è la scelta da effettuare se decentrare la produzione o no. Il decentramento porterebbe a un vantaggio competitivo in termini di costi, in quanto i costi di produzione diminuirebbero, i prezzi di vendita rimarrebbero gli stessi e i guadagni per l'impresa aumenterebbero. Tutto ciò sarebbe possibile perché l'azienda sposterebbe la produzione in paesi in via di sviluppo, in particolare quelli asiatici. Questa situazione è però da valutare bene perché un decentramento potrebbe portare a una perdita di qualità e una "delusione" verso i consumatori in quanto non avrebbe più la caratteristica del "made in Italy"; a loro volta gli stessi consumatori cinesi non acquisterebbero più questi prodotti in quanto considerano il lusso arrivare dall'europa e il fatto di essere prodotto in cina andrebbe a diminuire il valore della merce. Il CEO di Prada segue una teoria alternativa in quanto prevede che lo stile proposto da questi due grandi brand debba essere di origini europee quindi gli operai devono avercelo nel sangue, ma al tempo stesso è possibile avere un buon risultato anche negli stabilimenti asiatici. Questo a differenza di altri è un settore molto delicato in quanto non è come un settore di autoveicoli in cui il cliente desidera solo delle caratteristiche tecniche particolari e quindi non ha importanza dove venga prodotto il bene (strategia già attuata e funzionante per le automobili di lusso), per il settore dell'abbigliamento il cliente si aspetta di ottenere uno "status symbol" acquistando quel determinato prodotto: caratteristica che potrebbe essere lesa affidando la produzione (in tutta o in parte) all'outsourcing. le strategie di gucci e prada sono quindi quelle di operare in determinati segmenti del mercato, non cercando quindi, di servire l'intero mercato, ma un solo segmento, il migliore. Negli ultimi anni hanno attuato delle strategie differenti collaborando con altre imprese, per esempio Prada ha creato Miu Miu. Prada ha collaborato a partire dall'inizio del nuovo millennio con Luna Rossa la quale ha partecipato alla competizione "American's Cup" che è la più importante a livello mondiale per quanto riguarda la barca a vela. Da questa collaborazione è nato anche un profumo e questa forma di cooperazione è servita molto da un punto di vista pubblicitario. D'altra parte anche Gucci con l'occasione di festeggiare il 150esimo anniversario dell'unità d'Italia ha creato insieme a Fiat la "500 by gucci" anche questo ha contribuito a far pubblicizzare il genio e la creatività italiana a livello di mercato mondiale.
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