Con il presente lavoro si intende fornire un quadro d'insieme dell'attuale disponibilità di cartografie relative ai suoli piemontesi. La maggior parte delle informazioni e dei dati riportati proviene dal web, in particolare dal materiale messo a disposizione dalla Regione Piemonte sul proprio sito; altre fonti essenziali sono le diverse pubblicazioni in materia redatte negli ultimi decenni dalla Regione o da altri Enti locali. Ad oggi l'organo che maggiormente si occupa del rilevamento dei suoli è l'Istituto per le Piante da Legno e l'Ambiente (IPLA), società controllata dalla Regione Piemonte che ha elaborato e pubblicato principalmente: - la Carta dei Suoli in scala 1:50 000, che costituisce attualmente lo strumento di maggior dettaglio per la divulgazione delle conoscenze sui suoli piemontesi; sulla base di questa sono state elaborate diverse ¿carte derivate¿, le quali individuano singole caratteristiche dei suoli o mettono in rapporto queste ultime con altri livelli informativi; tra queste la Carta della Capacità d'Uso rappresenta uno strumento molto utile alla pianificazione territoriale, agraria e urbanistica. - la Carta dei Suoli 1:250 000, un prodotto di sintesi che pur presentando un minor dettaglio della precedente, risulta importante perché uniforme alle altre carte dei suoli regionali italiane; infatti la sua redazione si pone all'interno di un progetto interregionale di matrice comunitaria. Anche da questa sono tratte diverse carte derivate. - Gli Atlanti Cartografici, che hanno la funzione di divulgare i dati pedologici contenuti nelle carte, rendendo queste ultime facilmente consultabili da un'ampia fetta di utenti. Va sottolineato che gran parte del materiale sopra citato è consultabile in rete. Un altro importante Ente che si occupa del suolo è l'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente (ARPA), che ne effettua il monitoraggio ambientale: in particolare rileva la contaminazione ed il livello di consumo della risorsa suolo, pubblicandone i dati nel Rapporto sullo Stato dell'Ambiente. Anche le province gestiscono i problemi legati al suolo, in particolare la Provincia di Torino conta due unità operative distinte che agiscono nel settore: il Servizio di Difesa del Suolo e Attività Estrattive (che si occupa fra le altre mansioni dell'apposizione del vincolo idrogeologico) ed il Servizio di Progettazione e Realizzazione Opere a Difesa del Suolo ed Assistenza Tecnica ai Comuni. Infine, il Laboratorio Agrochimico Regionale (LAR) effettua le analisi del suolo agrario per conto di singoli utenti e strutture che si appoggiano ad esso. Nell'ambito del materiale analizzato, si è dato risalto alle informazioni riguardanti la zona geografica compresa nell'anfiteatro morenico d'Ivrea, riportandone i rilevamenti pedologici più significativi (ad esempio l'Unità Tipologica di Suolo denominata ¿Alice Superiore¿, il cui pedon rappresentativo è sito a Chiaverano). Oltre ad elencare i principali progetti in corso che coinvolgono attività di studio dei suoli, vengono poi indicati nel lavoro quali argomenti di ricerca siano auspicabili per il futuro, perché importanti ai fini tecnico-scientifici o interessanti sotto il profilo economico. Un esempio fra gli altri lo studio dei ¿suoli di particolare interesse naturalistico¿, cioè quelle unità pedologiche di dimensioni territoriali spesso ristrette, che conservano informazioni e valori rilevanti dal punto di vista paesaggistico, archeologico, paleontologico o della biodiversità.
STATO DELL'ARTE DELLA CARTOGRAFIA DEI SUOLI IN PIEMONTE CON PARTICOLARE RIGUARDO PER IL COMPLESSO MORENICO DI IVREA
VIGNA, IGOR
2011/2012
Abstract
Con il presente lavoro si intende fornire un quadro d'insieme dell'attuale disponibilità di cartografie relative ai suoli piemontesi. La maggior parte delle informazioni e dei dati riportati proviene dal web, in particolare dal materiale messo a disposizione dalla Regione Piemonte sul proprio sito; altre fonti essenziali sono le diverse pubblicazioni in materia redatte negli ultimi decenni dalla Regione o da altri Enti locali. Ad oggi l'organo che maggiormente si occupa del rilevamento dei suoli è l'Istituto per le Piante da Legno e l'Ambiente (IPLA), società controllata dalla Regione Piemonte che ha elaborato e pubblicato principalmente: - la Carta dei Suoli in scala 1:50 000, che costituisce attualmente lo strumento di maggior dettaglio per la divulgazione delle conoscenze sui suoli piemontesi; sulla base di questa sono state elaborate diverse ¿carte derivate¿, le quali individuano singole caratteristiche dei suoli o mettono in rapporto queste ultime con altri livelli informativi; tra queste la Carta della Capacità d'Uso rappresenta uno strumento molto utile alla pianificazione territoriale, agraria e urbanistica. - la Carta dei Suoli 1:250 000, un prodotto di sintesi che pur presentando un minor dettaglio della precedente, risulta importante perché uniforme alle altre carte dei suoli regionali italiane; infatti la sua redazione si pone all'interno di un progetto interregionale di matrice comunitaria. Anche da questa sono tratte diverse carte derivate. - Gli Atlanti Cartografici, che hanno la funzione di divulgare i dati pedologici contenuti nelle carte, rendendo queste ultime facilmente consultabili da un'ampia fetta di utenti. Va sottolineato che gran parte del materiale sopra citato è consultabile in rete. Un altro importante Ente che si occupa del suolo è l'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente (ARPA), che ne effettua il monitoraggio ambientale: in particolare rileva la contaminazione ed il livello di consumo della risorsa suolo, pubblicandone i dati nel Rapporto sullo Stato dell'Ambiente. Anche le province gestiscono i problemi legati al suolo, in particolare la Provincia di Torino conta due unità operative distinte che agiscono nel settore: il Servizio di Difesa del Suolo e Attività Estrattive (che si occupa fra le altre mansioni dell'apposizione del vincolo idrogeologico) ed il Servizio di Progettazione e Realizzazione Opere a Difesa del Suolo ed Assistenza Tecnica ai Comuni. Infine, il Laboratorio Agrochimico Regionale (LAR) effettua le analisi del suolo agrario per conto di singoli utenti e strutture che si appoggiano ad esso. Nell'ambito del materiale analizzato, si è dato risalto alle informazioni riguardanti la zona geografica compresa nell'anfiteatro morenico d'Ivrea, riportandone i rilevamenti pedologici più significativi (ad esempio l'Unità Tipologica di Suolo denominata ¿Alice Superiore¿, il cui pedon rappresentativo è sito a Chiaverano). Oltre ad elencare i principali progetti in corso che coinvolgono attività di studio dei suoli, vengono poi indicati nel lavoro quali argomenti di ricerca siano auspicabili per il futuro, perché importanti ai fini tecnico-scientifici o interessanti sotto il profilo economico. Un esempio fra gli altri lo studio dei ¿suoli di particolare interesse naturalistico¿, cioè quelle unità pedologiche di dimensioni territoriali spesso ristrette, che conservano informazioni e valori rilevanti dal punto di vista paesaggistico, archeologico, paleontologico o della biodiversità.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/132102