Con la sottoscrizione del Trattato di Asunción del 26 marzo 1991, Argentina, Brasile, Uruguay e Paraguay costituirono il Mercosur, la cui adesione da parte della Bolivia è attualmente in corso. Gli Stati del blocco economico si impegnarono ad armonizzare le rispettive legislazioni, coordinare le politiche macroeconomiche e settoriali, garantire la libera circolazione di beni, servizi e fattori produttivi tra i Paesi membri, istituendo inoltre una tariffa doganale esterna comune. Al fine di promuovere una maggiore integrazione tra gli Stati membri, gli interventi normativi successivi hanno gradualmente esteso la sfera di competenza del Mercato Comune all'ambito istituzionale, ambientale e socio-politico; in tale contesto, la difesa dei diritti umani ha svolto un ruolo chiave nel processo integrativo, facendo leva sull'importanza della democrazia soprattutto dopo le feroci dittature che hanno segnato la storia latinoamericana contemporanea. Infatti, diversi provvedimenti legislativi volti alla tutela dei diritti e delle libertà fondamentali hanno disciplinato almeno formalmente la vita civile, politica, sociale e culturale del Mercosur. Inoltre, proprio il timore di una nuova frattura democratica è stato alla base della decisione del Mercato Comune di sospendere il Paraguay fino alle prossime elezioni democratiche del 2013 dopo la destituzione del Presidente Fernando Lugo, ottenuta con un rapido giudizio politico a favore del nuovo Presidente Federico Franco. La sospensione del Paraguay ha di fatto impedito al Paese di continuare ad esercitare il diritto di veto posto nei confronti dell'ingresso del Venezuela, che è quindi diventato membro effettivo del Mercosur a partire dal 31 luglio del 2012. La questione Venezuela-Paraguay ha minato la stabilità dell'intero blocco economico, già provato dalle contraddizioni che caratterizzano l'area in questione. Si può pertanto concludere che il Mercosur non è una meta consolidata ma un progetto in fase di sviluppo, poiché la povertà, le disuguaglianze e la disoccupazione rappresentano ancora una grave piaga sociale e vi è una forte disomogeneità economica tra gli Stati parti, che riversano in una condizione di dipendenza nei confronti della potenza emergente brasiliana. Senza un efficace intervento istituzionale, il rischio maggiore sarebbe la perdita di credibilità dell'intero sistema, che ripristinerebbe la condizione di isolamento del blocco sudamericano rispetto al contesto internazionale e porterebbe ad un peggioramento delle condizioni di vita dei suoi cittadini.
Il Mercosur tra integrazione economica e diritti umani
MASSARO, GIULIA
2012/2013
Abstract
Con la sottoscrizione del Trattato di Asunción del 26 marzo 1991, Argentina, Brasile, Uruguay e Paraguay costituirono il Mercosur, la cui adesione da parte della Bolivia è attualmente in corso. Gli Stati del blocco economico si impegnarono ad armonizzare le rispettive legislazioni, coordinare le politiche macroeconomiche e settoriali, garantire la libera circolazione di beni, servizi e fattori produttivi tra i Paesi membri, istituendo inoltre una tariffa doganale esterna comune. Al fine di promuovere una maggiore integrazione tra gli Stati membri, gli interventi normativi successivi hanno gradualmente esteso la sfera di competenza del Mercato Comune all'ambito istituzionale, ambientale e socio-politico; in tale contesto, la difesa dei diritti umani ha svolto un ruolo chiave nel processo integrativo, facendo leva sull'importanza della democrazia soprattutto dopo le feroci dittature che hanno segnato la storia latinoamericana contemporanea. Infatti, diversi provvedimenti legislativi volti alla tutela dei diritti e delle libertà fondamentali hanno disciplinato almeno formalmente la vita civile, politica, sociale e culturale del Mercosur. Inoltre, proprio il timore di una nuova frattura democratica è stato alla base della decisione del Mercato Comune di sospendere il Paraguay fino alle prossime elezioni democratiche del 2013 dopo la destituzione del Presidente Fernando Lugo, ottenuta con un rapido giudizio politico a favore del nuovo Presidente Federico Franco. La sospensione del Paraguay ha di fatto impedito al Paese di continuare ad esercitare il diritto di veto posto nei confronti dell'ingresso del Venezuela, che è quindi diventato membro effettivo del Mercosur a partire dal 31 luglio del 2012. La questione Venezuela-Paraguay ha minato la stabilità dell'intero blocco economico, già provato dalle contraddizioni che caratterizzano l'area in questione. Si può pertanto concludere che il Mercosur non è una meta consolidata ma un progetto in fase di sviluppo, poiché la povertà, le disuguaglianze e la disoccupazione rappresentano ancora una grave piaga sociale e vi è una forte disomogeneità economica tra gli Stati parti, che riversano in una condizione di dipendenza nei confronti della potenza emergente brasiliana. Senza un efficace intervento istituzionale, il rischio maggiore sarebbe la perdita di credibilità dell'intero sistema, che ripristinerebbe la condizione di isolamento del blocco sudamericano rispetto al contesto internazionale e porterebbe ad un peggioramento delle condizioni di vita dei suoi cittadini.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/131947