Introduction: the mountain care is a therapeutic and rehabilitative approach designed to take place through group dynamics, in the environment of the mountain, which becomes the mediator between the patient and the operator. The target of the work is to understand emotions and feelings of patients with mental disorders which attending this activity, where the nurse plays a fundamental role. Materials and methods: a qualitative phenomenological study was adopted, has been used the focus groups; were involved patients of the Day Center of Cuneo attending activities of mountain care for at least a month; the discussions, which took place in February 2016, were recorded and then written on the computer. For the grouping of data necessary for the description of the sample, they have been used a clinical card, a partner registry card and a social functioning scale. For the data analysis was been used Giorgi's method. Results: There were 9 patients out of 10 invited, mostly men, divided into two mini focus groups each consisting of 5 and 4 patients, lasting 102 and 105 minutes; the predominant diagnosis is the schizophrenic disorder. Analysis/Discussion: the analysis of the experience has identified five key issues: the group is the most important, motivating and unifying aspect of the activity, which delates the difference between patient and operator; the contact with nature and the group are the most important aspects like; there is a reduction of the stigma and social isolation; physical improvement and reduction of cigarettes smoked; the longest single-day despite single day activity produce more profound and lasting effects. Everything is confirmed in the literature by adding experience prolonged. The work allowed a future reassessment of the activity by nurses.
Introduzione: la montagnaterapia è un approccio a carattere terapeutico e riabilitativo progettato per svolgersi attraverso dinamiche di gruppo, nell'ambiente della montagna, la quale diventa mediatore tra paziente e terapeuta. L'obiettivo del lavoro è comprendere a fondo le emozioni e sensazioni dei pazienti con disturbi psichici frequentanti tale attività, in cui l'infermiere gioca un ruolo fondamentale. Materiali e metodi: è stato adottato un disegno di studio qualitativo di tipo fenomenologico, con l'utilizzo di focus group; sono stati coinvolti pazienti afferenti al Centro Diurno di Cuneo frequentanti attività di montagnaterapia da almeno un mese; le discussioni, avvenute a febbraio 2016, sono state registrate e poi trascritte su supporto informatico. Per la raccolta dati necessari alla descrizione del campione, sono state utilizzate una scala clinica, una scala socioanagrafica ed una scala di funzionamento sociale. Per l'analisi dei dati si è utilizzato il metodo di Giorgi. Risultati: hanno partecipato 9 pazienti su 10 invitati, la maggior parte uomini, suddivisi in due mini focus group ciascuno formato da 5 e 4 pazienti, della durata di 102 e 115 minuti; la diagnosi predominante è stata il disturbo schizofrenico. Analisi/discussione: l'analisi delle esperienze ha permesso di individuare 5 temi fondamentali: il gruppo è l'aspetto più importante, motivante e unificante dell'attività, in cui si annulla la differenza paziente-operatore; i motivi per cui piace di più sono il contatto con la natura ed il gruppo; vi è un abbattimento dello stigma e dell'isolamento sociale; miglioramento fisico e riduzione delle sigarette fumate; attività più lunghe della singola giornata producono effetti più profondi e duraturi. Tutto ciò trova conferma in letteratura, con l'aggiunta dell'esperienza prolungata. Il lavoro ha così permesso di gettare le basi per una futura rivalutazione infermieristica del campione e dell'attività.
La montagnaterapia: un alleato nella riabilitazione dei pazienti con disagio psichico, una ricerca qualitativa presso il Centro Diurno di Cuneo
BUNINO, ANDREA
2014/2015
Abstract
Introduzione: la montagnaterapia è un approccio a carattere terapeutico e riabilitativo progettato per svolgersi attraverso dinamiche di gruppo, nell'ambiente della montagna, la quale diventa mediatore tra paziente e terapeuta. L'obiettivo del lavoro è comprendere a fondo le emozioni e sensazioni dei pazienti con disturbi psichici frequentanti tale attività, in cui l'infermiere gioca un ruolo fondamentale. Materiali e metodi: è stato adottato un disegno di studio qualitativo di tipo fenomenologico, con l'utilizzo di focus group; sono stati coinvolti pazienti afferenti al Centro Diurno di Cuneo frequentanti attività di montagnaterapia da almeno un mese; le discussioni, avvenute a febbraio 2016, sono state registrate e poi trascritte su supporto informatico. Per la raccolta dati necessari alla descrizione del campione, sono state utilizzate una scala clinica, una scala socioanagrafica ed una scala di funzionamento sociale. Per l'analisi dei dati si è utilizzato il metodo di Giorgi. Risultati: hanno partecipato 9 pazienti su 10 invitati, la maggior parte uomini, suddivisi in due mini focus group ciascuno formato da 5 e 4 pazienti, della durata di 102 e 115 minuti; la diagnosi predominante è stata il disturbo schizofrenico. Analisi/discussione: l'analisi delle esperienze ha permesso di individuare 5 temi fondamentali: il gruppo è l'aspetto più importante, motivante e unificante dell'attività, in cui si annulla la differenza paziente-operatore; i motivi per cui piace di più sono il contatto con la natura ed il gruppo; vi è un abbattimento dello stigma e dell'isolamento sociale; miglioramento fisico e riduzione delle sigarette fumate; attività più lunghe della singola giornata producono effetti più profondi e duraturi. Tutto ciò trova conferma in letteratura, con l'aggiunta dell'esperienza prolungata. Il lavoro ha così permesso di gettare le basi per una futura rivalutazione infermieristica del campione e dell'attività.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/13194