Questa tesi propone la riflessione e l'approfondimento sul periodo iniziale di presenza del bambino al nido d'infanzia, un tema che sin dalle origini del servizio ha destato l'interesse di educatori, pedagogisti e psicologi a cui va il merito di averlo reso uno dei principali contenuti pedagogici del nido. L'inserimento è una fase di transizione che assume un valore profondo per il bambino, che si trova a lasciare il conosciuto e rassicurante ambiente familiare per affrontare il nuovo e diverso ambiente del nido. Arrivando al nido infatti, il bambino incontra nuove persone, adulti e coetanei con cui relazionarsi, ma anche differenti stili di vita, giochi e un diverso modo di vivere la quotidianità. Si tratta di un evento che tuttavia coinvolge direttamente anche gli adulti che vivono l'esperienza insieme al bambino, i genitori da una parte e gli educatori dall'altra. Il primo capitolo propone un percorso storico che prende avvio dalla nascita dei servizi rivolti alla prima infanzia e prosegue con il loro progredire nel corso degli anni, un paragrafo è dedicato all'approfondimento della storia del nido nell'esperienza italiana, illustrando le principali tappe evolutive che trovano corrispondenza nell'emanazione delle leggi in materia. In questa prima parte dell'elaborato è stato evidenziato il passaggio da nido come servizio assistenziale a nido come servizio educativo. Il secondo capitolo compie invece un percorso teorico, cercando di illustrare le teorie psicologiche e pedagogiche che costituiscono le basi scientifiche di una pratica professionale ormai consolidata. Dapprima viene affrontata l'analisi delle teorie psicoanalitiche sul legame madre-bambino e sul processo d'individuazione-separazione compiuto dal bambino, a tal proposito sono stati citati gli studi di Renè Spitz, Anna Freud, Donald Winnicott e Margaret Mahler. Inevitabile è stato il riferimento alla teoria dell'attaccamento nelle sue diverse versioni e successivi sviluppi. A conclusione di questo percorso teorico è stato evidenziato il cambiamento di prospettiva che vede nel passaggio da bambino centrato sulla relazione materna a bambino socialmente attivo, il contribuito a creare un'immagine positiva del nido che per l'appunto offre una ricchezza di relazioni. Il terzo capitolo entra nel vivo del tema partendo con una definizione d'inserimento e la descrizione degli aspetti che lo caratterizzano. Segue l'esposizione dei diversi stili d'inserimento, vale a dire attraverso un approccio individuale o in piccolo gruppo in merito al quale riporto la questione che si riferisce a: figura di riferimento o sistema di riferimento? Il capitolo, e il presente lavoro termina con il racconto di alcune esperienze portate avanti nel corso degli anni, a testimonianza del continuo investimento sul tema dell'inserimento che, sin dagli anni Settanta, resta uno degli eventi pedagogici più dibattuti. Anche in quest'ultimo capitolo è stata evidenziata un'importante trasformazione delle strategie d'inserimento rivolte non più solo al bambino, ma al complesso sistema bambino-madre-educatrice. In generale il presente lavoro mostra le trasformazioni che hanno permesso di guardare all'inserimento non più, o per lo meno non solo, come un'esperienza negativa e faticosa, ma come occasione di crescita per il bambino.

Il nido che accoglie. Pratiche di inserimento del bambino.

DIANA, GIULIA
2011/2012

Abstract

Questa tesi propone la riflessione e l'approfondimento sul periodo iniziale di presenza del bambino al nido d'infanzia, un tema che sin dalle origini del servizio ha destato l'interesse di educatori, pedagogisti e psicologi a cui va il merito di averlo reso uno dei principali contenuti pedagogici del nido. L'inserimento è una fase di transizione che assume un valore profondo per il bambino, che si trova a lasciare il conosciuto e rassicurante ambiente familiare per affrontare il nuovo e diverso ambiente del nido. Arrivando al nido infatti, il bambino incontra nuove persone, adulti e coetanei con cui relazionarsi, ma anche differenti stili di vita, giochi e un diverso modo di vivere la quotidianità. Si tratta di un evento che tuttavia coinvolge direttamente anche gli adulti che vivono l'esperienza insieme al bambino, i genitori da una parte e gli educatori dall'altra. Il primo capitolo propone un percorso storico che prende avvio dalla nascita dei servizi rivolti alla prima infanzia e prosegue con il loro progredire nel corso degli anni, un paragrafo è dedicato all'approfondimento della storia del nido nell'esperienza italiana, illustrando le principali tappe evolutive che trovano corrispondenza nell'emanazione delle leggi in materia. In questa prima parte dell'elaborato è stato evidenziato il passaggio da nido come servizio assistenziale a nido come servizio educativo. Il secondo capitolo compie invece un percorso teorico, cercando di illustrare le teorie psicologiche e pedagogiche che costituiscono le basi scientifiche di una pratica professionale ormai consolidata. Dapprima viene affrontata l'analisi delle teorie psicoanalitiche sul legame madre-bambino e sul processo d'individuazione-separazione compiuto dal bambino, a tal proposito sono stati citati gli studi di Renè Spitz, Anna Freud, Donald Winnicott e Margaret Mahler. Inevitabile è stato il riferimento alla teoria dell'attaccamento nelle sue diverse versioni e successivi sviluppi. A conclusione di questo percorso teorico è stato evidenziato il cambiamento di prospettiva che vede nel passaggio da bambino centrato sulla relazione materna a bambino socialmente attivo, il contribuito a creare un'immagine positiva del nido che per l'appunto offre una ricchezza di relazioni. Il terzo capitolo entra nel vivo del tema partendo con una definizione d'inserimento e la descrizione degli aspetti che lo caratterizzano. Segue l'esposizione dei diversi stili d'inserimento, vale a dire attraverso un approccio individuale o in piccolo gruppo in merito al quale riporto la questione che si riferisce a: figura di riferimento o sistema di riferimento? Il capitolo, e il presente lavoro termina con il racconto di alcune esperienze portate avanti nel corso degli anni, a testimonianza del continuo investimento sul tema dell'inserimento che, sin dagli anni Settanta, resta uno degli eventi pedagogici più dibattuti. Anche in quest'ultimo capitolo è stata evidenziata un'importante trasformazione delle strategie d'inserimento rivolte non più solo al bambino, ma al complesso sistema bambino-madre-educatrice. In generale il presente lavoro mostra le trasformazioni che hanno permesso di guardare all'inserimento non più, o per lo meno non solo, come un'esperienza negativa e faticosa, ma come occasione di crescita per il bambino.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/131849