La tesi che si espone in questa sede ha l'intenzione di sostenere l'utilizzo dell'immaginazione come mezzo per la conoscenza interculturale ed il precoce sviluppo di questa nei bambini attraverso la lettura di storie e narrazioni volte ad ampliarla. Lo studio di alcuni hanno permesso l'intenzione di verificare l'importanza della conoscenza e dell'apertura verso culture altre oltre ai benefici personali e a livello sociale che ne derivano; l'analisi di ulteriori testi vuole collegare l'importanza della conoscenza interculturale all'immaginazione utilizzata in questo caso come mezzo; grazie all'immaginazione infatti le persone sono più propense ad aprirsi e incontrare l'altro proprio perché più facilitate ad ¿immaginarsi¿ nei panni altrui; sviluppare l'immaginazione sin dalla prima infanzia rende questo processo ancora più facile e naturale soprattutto se si tratta di luoghi, com'è oggi l'Italia, in cui l'immigrazione da paesi esteri è tutt'ora molto forte e l'incontro con altre culture avviene con molta facilità sin dai primi anni di scuola. Per quanto riguarda le storie da leggere perché venga favorito lo sviluppo dell'immaginazione in questo senso, viene ipotizzato l'uso di racconti che facciano parte della tradizione culturale del bambino, ma che contengano anche informazioni su altre culture o la lettura di diverse versioni di una stessa favola; questo perché attraverso personaggi conosciuti, ma diversi per alcuni aspetti, dovrebbe essere più facile spiegare che ciò che è diverso da noi, per alcune cose non lo è completamente. Questa ipotesi viene sviluppata prima attraverso l'analisi di alcuni personaggi tipici che compaiono in molte culture trasformati per alcuni aspetti, come i folletti e i giganti, e poi attraverso l'analisi di Cenerentola e di alcune delle più famose versioni comparse nelle differenti tradizioni culturali come esempio significativo per questo tipo di favole. Infine viene compiuta una lettura di diversi progetti presentati in tutta Italia volti a favorire la lettura e la conoscenza delle culture altre attraverso la narrazione, dedicando più attenzione alle realtà vicine a noi ed alle esperienze di una scuola dell'infanzia di Torino situata in uno dei quartieri con la più alta concentrazione di stranieri della città.
Biancaneve tra gli Indù: La fiaba come risorsa interculturale
BELTRAME, SARA
2011/2012
Abstract
La tesi che si espone in questa sede ha l'intenzione di sostenere l'utilizzo dell'immaginazione come mezzo per la conoscenza interculturale ed il precoce sviluppo di questa nei bambini attraverso la lettura di storie e narrazioni volte ad ampliarla. Lo studio di alcuni hanno permesso l'intenzione di verificare l'importanza della conoscenza e dell'apertura verso culture altre oltre ai benefici personali e a livello sociale che ne derivano; l'analisi di ulteriori testi vuole collegare l'importanza della conoscenza interculturale all'immaginazione utilizzata in questo caso come mezzo; grazie all'immaginazione infatti le persone sono più propense ad aprirsi e incontrare l'altro proprio perché più facilitate ad ¿immaginarsi¿ nei panni altrui; sviluppare l'immaginazione sin dalla prima infanzia rende questo processo ancora più facile e naturale soprattutto se si tratta di luoghi, com'è oggi l'Italia, in cui l'immigrazione da paesi esteri è tutt'ora molto forte e l'incontro con altre culture avviene con molta facilità sin dai primi anni di scuola. Per quanto riguarda le storie da leggere perché venga favorito lo sviluppo dell'immaginazione in questo senso, viene ipotizzato l'uso di racconti che facciano parte della tradizione culturale del bambino, ma che contengano anche informazioni su altre culture o la lettura di diverse versioni di una stessa favola; questo perché attraverso personaggi conosciuti, ma diversi per alcuni aspetti, dovrebbe essere più facile spiegare che ciò che è diverso da noi, per alcune cose non lo è completamente. Questa ipotesi viene sviluppata prima attraverso l'analisi di alcuni personaggi tipici che compaiono in molte culture trasformati per alcuni aspetti, come i folletti e i giganti, e poi attraverso l'analisi di Cenerentola e di alcune delle più famose versioni comparse nelle differenti tradizioni culturali come esempio significativo per questo tipo di favole. Infine viene compiuta una lettura di diversi progetti presentati in tutta Italia volti a favorire la lettura e la conoscenza delle culture altre attraverso la narrazione, dedicando più attenzione alle realtà vicine a noi ed alle esperienze di una scuola dell'infanzia di Torino situata in uno dei quartieri con la più alta concentrazione di stranieri della città.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/131824