Nella seguente tesi mi propongo di indagare come degli autori cinematografici tra la fine degli anni '50 e l'inizio dei '60 abbiano utilizzato i punti di forza della musica jazz per rinnovare radicalmente la concezione di colonna sonora nel film. Partendo da una breve introduzione circa i rapporti tra cinema e jazz, in cui ripercorro i punti salienti di convergenza tra le due discipline, dagli albori del cinema alla fine degli anni '50, procederò in seguito con un'analisi approfondita di tre film di rilevanza notevole per la trattazione. Le opere in questione sono: Ascenseur pour l'echafaud (Ascensore per il patibolo, 1957, Louis Malle), Anatomy of a murder (Anatomia di un omicidio, 1959, Otto Preminger) e La Notte (Id. ,1961, Michelangelo Antonioni). I temi strutturali trattati all'interno della trattazione saranno: Concezione del regista della musica da film; Rapporto del regista con il compositore; Metodi di composizione della colonna sonora; Acquisizione di dignità della colonna sonora; Rifiuto della sussidiarietà musicale da parte del regista; Focalizzo l'attenzione, di volta in volta, sulle caratteristiche che differenziano questi tre film dalla moltitudine, con particolare riferimento all'approccio dei registi in rapporto con musica, paesaggio sonoro e modalità di composizione musicale, constatando come siano assai differenti tra loro e dalla prassi in generale. L'idea di base che mi muove a eseguire questa analisi è la convinzione di come il jazz, grazie alle sua peculiare estemporaneità ed alla dose d'istinto che lo caratterizza, sia stato il veicolo ideale per il coronamento di processi di ricerca e di innovazione del linguaggio cinematografico in un periodo chiave come quello della fine degli anni '50 inizio '60. Mi propongo di capire come in questi tre film, precursori di tale atteggiamento, quest'innovazione sia stata messa in atto.
Cinema & Jazz. Metodi compositivi jazz nella colonna sonora cinematografica: studi di caso
FARAÒ, LORENZO
2014/2015
Abstract
Nella seguente tesi mi propongo di indagare come degli autori cinematografici tra la fine degli anni '50 e l'inizio dei '60 abbiano utilizzato i punti di forza della musica jazz per rinnovare radicalmente la concezione di colonna sonora nel film. Partendo da una breve introduzione circa i rapporti tra cinema e jazz, in cui ripercorro i punti salienti di convergenza tra le due discipline, dagli albori del cinema alla fine degli anni '50, procederò in seguito con un'analisi approfondita di tre film di rilevanza notevole per la trattazione. Le opere in questione sono: Ascenseur pour l'echafaud (Ascensore per il patibolo, 1957, Louis Malle), Anatomy of a murder (Anatomia di un omicidio, 1959, Otto Preminger) e La Notte (Id. ,1961, Michelangelo Antonioni). I temi strutturali trattati all'interno della trattazione saranno: Concezione del regista della musica da film; Rapporto del regista con il compositore; Metodi di composizione della colonna sonora; Acquisizione di dignità della colonna sonora; Rifiuto della sussidiarietà musicale da parte del regista; Focalizzo l'attenzione, di volta in volta, sulle caratteristiche che differenziano questi tre film dalla moltitudine, con particolare riferimento all'approccio dei registi in rapporto con musica, paesaggio sonoro e modalità di composizione musicale, constatando come siano assai differenti tra loro e dalla prassi in generale. L'idea di base che mi muove a eseguire questa analisi è la convinzione di come il jazz, grazie alle sua peculiare estemporaneità ed alla dose d'istinto che lo caratterizza, sia stato il veicolo ideale per il coronamento di processi di ricerca e di innovazione del linguaggio cinematografico in un periodo chiave come quello della fine degli anni '50 inizio '60. Mi propongo di capire come in questi tre film, precursori di tale atteggiamento, quest'innovazione sia stata messa in atto.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/13181