<<[...] Il presente documento indica alcune misure volte ad intensificare lo sviluppo di energia dalla biomassa ricavata dal legno, dai rifiuti e dalle colture agricole, mediante la creazione di incentivi e l'abbattimento delle barriere che ostacolano lo sviluppo del mercato. Grazie ad esse l'Europa potrà ridurre la sua dipendenza dai combustibili fossili e le emissioni di gas responsabili dell'effetto serra, nonché stimolare l'attività economica nelle aree rurali.>> [Comunicazione della Commissione Europea, Piano d'azione per la biomassa, Bruxelles, 07.12.2005]. [1] Con questa comunicazione la Commissione Europea intende valorizzare l'impiego di risorse energetiche alternative nella produzione di energia elettrica, nel riscaldamento e nei trasporti, come mezzo per ridurre la dipendenza europea dalle importazioni di materie prime energetiche. Questa dipendenza ha infatti gravemente indebolito la posizione delle imprese e delle famiglie europee rispetto al resto del mondo, soprattutto rispetto ai paesi esportatori di petrolio. In particolare, l'attenzione della Commissione si rivolge alla biomassa, una risorsa energetica non ancora sufficientemente sfruttata a livello mondiale. [...] Il documento specifica che nel 2005 tramite l'utilizzo di biomassa, è stato soddisfatto solo il 4% del fabbisogno energetico europeo; si prevedeva poi che per il 2010 tale percentuale sarebbe più che raddoppiata, passando dalle 69 Mtep (milioni di tonnellate equivalenti di petrolio) del 2003 a circa 185 Mtep nel 2010, raggiungendo così valori conformi all'obiettivo della Commissione in materia di sfruttamento della biomassa (149 Mtep nel 2010). Il seguente grafico infatti, indica come tutti i vari tipi di biomassa sono stati sempre più utilizzati all'interno dell'Unione Europea, ma non si sono raggiunti i livelli che la Commissione aveva ipotizzato: secondo le stime di EurObserver'ER [2], nel 2010 sono stati sfruttati complessivamente 110,5 Mtep di biomasse rispetto ai 149 Mtep, obiettivo della Commissione. [...] In generale quindi, l'impegno degli organi politici europei ha sicuramente incentivato lo sfruttamento della biomassa nelle varie comunità nazionali, ma tale incentivo non è bastato per abbassare significativamente le importazioni di petrolio e metano, che restano ancora le principali risorse energetiche utilizzate in Europa per la produzione di energia elettrica, energia termica e per il trasporto. Prima di individuare ed approfondire i problemi che si possono affrontare nell'utilizzo della biomassa come risorsa energetica, è necessario definire chiaramente da che cosa è costituita e quali sono le relative tecniche di utilizzo.
Biomassa: risorsa energetica alternativa. Analisi di un caso concreto
NOVARESE, DARIO
2011/2012
Abstract
<<[...] Il presente documento indica alcune misure volte ad intensificare lo sviluppo di energia dalla biomassa ricavata dal legno, dai rifiuti e dalle colture agricole, mediante la creazione di incentivi e l'abbattimento delle barriere che ostacolano lo sviluppo del mercato. Grazie ad esse l'Europa potrà ridurre la sua dipendenza dai combustibili fossili e le emissioni di gas responsabili dell'effetto serra, nonché stimolare l'attività economica nelle aree rurali.>> [Comunicazione della Commissione Europea, Piano d'azione per la biomassa, Bruxelles, 07.12.2005]. [1] Con questa comunicazione la Commissione Europea intende valorizzare l'impiego di risorse energetiche alternative nella produzione di energia elettrica, nel riscaldamento e nei trasporti, come mezzo per ridurre la dipendenza europea dalle importazioni di materie prime energetiche. Questa dipendenza ha infatti gravemente indebolito la posizione delle imprese e delle famiglie europee rispetto al resto del mondo, soprattutto rispetto ai paesi esportatori di petrolio. In particolare, l'attenzione della Commissione si rivolge alla biomassa, una risorsa energetica non ancora sufficientemente sfruttata a livello mondiale. [...] Il documento specifica che nel 2005 tramite l'utilizzo di biomassa, è stato soddisfatto solo il 4% del fabbisogno energetico europeo; si prevedeva poi che per il 2010 tale percentuale sarebbe più che raddoppiata, passando dalle 69 Mtep (milioni di tonnellate equivalenti di petrolio) del 2003 a circa 185 Mtep nel 2010, raggiungendo così valori conformi all'obiettivo della Commissione in materia di sfruttamento della biomassa (149 Mtep nel 2010). Il seguente grafico infatti, indica come tutti i vari tipi di biomassa sono stati sempre più utilizzati all'interno dell'Unione Europea, ma non si sono raggiunti i livelli che la Commissione aveva ipotizzato: secondo le stime di EurObserver'ER [2], nel 2010 sono stati sfruttati complessivamente 110,5 Mtep di biomasse rispetto ai 149 Mtep, obiettivo della Commissione. [...] In generale quindi, l'impegno degli organi politici europei ha sicuramente incentivato lo sfruttamento della biomassa nelle varie comunità nazionali, ma tale incentivo non è bastato per abbassare significativamente le importazioni di petrolio e metano, che restano ancora le principali risorse energetiche utilizzate in Europa per la produzione di energia elettrica, energia termica e per il trasporto. Prima di individuare ed approfondire i problemi che si possono affrontare nell'utilizzo della biomassa come risorsa energetica, è necessario definire chiaramente da che cosa è costituita e quali sono le relative tecniche di utilizzo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/131674