In Alps the air temperature rise is about twice that found in the world, therefore the analysis and the study of permafrost is significant for proper planning and management of natural resources , but also for an hydrogeological risk assessment. Permafrost is a precise thermal state , not visible , in which a material remains below 0 ° C for 2 or more consecutive years . Permafrost is linked to the periglacial environment , or morphodynamic that environment and climate of the peripheral glaciers and ice caps. The localization of areas of permafrost is extremely variable and heterogeneous : it is found in arctic areas , in cold areas and high- latitude to mid-latitude areas of high altitude . In periglacial environment there are processes and peculiar shapes that can help determine the presence of permafrost. Among the most important forms are the rock glaciers , within which there is ice . The Gelisol are divided into three suborders : the Histel , the Turbel and Orthel , . Regarding the alpine permafrost distribution and has characteristics quite peculiar : in alpine areas or areas was generally sporadic and discontinuous nature of most of the soils at the edges of glaciers and shady places above 3000 meters. The lower limit of alpine permafrost is located at 2400 meters to the north -facing slopes, and about 3000 meters for sud. Data orientation to the objective difficulty in detecting accurately soils in permafrost in the Alps , several methods are used . In this area of research and inventory of soils in permafrost in alpine areas in 2008 has kicked off a major project at the European level called PermaNet . The inventory identified a total of 408 evidence that extend from 44.29 ° to 47.47 ° N and from 5.91 ° to 14.88 ° E , going to cover all the countries of the Alps. From the data collected by the project emerges as global warming causes considerable disturbance to the permafrost thermal state of the soil and the physical and, more generally change all the phenomena associated with frost in these areas. Climate warming would cause a shift of alpine vegetation to a rise in their altitudinal limit of 150-340 m, given that responds quickly and flexibly to climatic stress . Even the geomorphic processes and forms associated periglacial environment may migrate to higher elevations with partial or total reduction at mid-latitudes . Climate change will also have an impact on the ongoing cycle of organic carbon . The degradation of permafrost leads to problems in areas of the valley, which slope movements caused by excessive instability and surface movements of melt water with debris flows , acceleration of the movement of rock glaciers and sagging. From all this you will understand how permafrost is an indicator of climate change, can be used both to monitor the change itself is to reconstruct the climate history of the past. The new challenge is the scientific study of the processes that possible changes in permafrost , as a result of climate change, can trigger in mountain ecosystems , particularly in the vegetation, hydrological circulation in the high-mountain slope stability.

Nelle Alpi l'aumento della temperatura dell'aria è stato circa il doppio di quanto riscontrato a livello mondiale, perciò l'analisi e lo studio del permafrost risulta significativo per una corretta pianificazione e gestione delle risorse naturali, ma anche per una valutazione del rischio idrogeologico.Il permafrost è un preciso stato termico, non visibile, in cui un materiale rimane sotto gli 0°C per 2 o più anni consecutivi. Il permafrost è legato all' ambiente periglaciale, ovvero quell'ambiente morfodinamico e climatico dell'area periferica ai ghiacciai e alle calotte glaciali . La localizzazione delle aree soggette a permafrost è estremamente variabile e eterogenea: lo si riscontra in zone artiche, in zone fredde e di alta latitudine fino a zone di medie latitudini di alta quota. Nell' ambiente periglaciale vi sono processi e forme peculiari che possono aiutare a determinare la presenza di permafrost. Tra le forme più importanti vi sono i rock glaciers, all'interno dei quali è presente del ghiaccio. I Gelisol, i suoli a permafrost, vengono divisi in 3 sottordini: gli Histel, i Turbel e gli Orthel,. Per quanto riguarda il permafrost alpino presenta caratteristiche e distribuzione del tutto peculiari: in zone alpine zone ha carattere generalmente discontinuo o sporadico e caratterizza gran parte dei suoli ai bordi dei ghiacciai e dei luoghi ombreggiati al di sopra dei 3000 metri. Il limite inferiore del permafrost alpino si situa verso i 2400 metri per i pendii esposti a nord e circa a 3000 metri per quelli ad orientazione sud.Data l'oggettiva difficoltà nel riscontrare con precisione suoli a permafrost nell'arco alpino, vengono utilizzati diversi metodi. In questa ambito di ricerca e inventariazione dei suoli a permafrost in zone alpine, nel 2008 ha preso il via un importante progetto a livello europeo denominato PermaNet. L'inventario ha individuato un totale di 408 evidenze che si estendono dal 44.29° al 47.47°N e dal 5.91° al 14.88°E, andando a ricoprire tutti i paesi dell'arco alpino. Dai dati raccolti dal progetto emerge come il riscaldamento globale causi al permafrost notevoli turbamenti del suolo stato termico e fisico e più in generale modifichi tutti i fenomeni legati al gelo in queste zone. Il riscaldamento climatico indurrebbe uno spostamento della vegetazione alpina ad un innalzamento del loro limite altitudinale di 150-340 m, dato che risponde in modo rapido e flessibile alle sollecitazioni climatiche. Anche i processi e le forme geomorfiche collegati all'ambiente periglaciale potrebbero migrare verso altitudini più elevate con riduzione parziale o totale alle medie latitudini. I cambiamenti climatici in corso hanno anche ripercussioni sul ciclo del carbonio organico. La degradazione del permafrost porta problemi in zone di fondovalle, quali movimenti di versante dovuti da un'eccessiva instabilità e movimenti superficiali di acqua di fusione con colate detritiche, accelerazione del movimento dei rock glaciers e cedimenti. Da tutto ciò si capisce come il permafrost sia un indicatore del cambiamento climatico, utilizzabile sia per monitorare il cambiamento stesso sia per ricostruire la storia del clima del passato. La nuova sfida scientifica è lo studio dei processi, che possibili variazioni del permafrost, conseguentemente al cambiamento climatico, possono innescare negli ecosistemi montani ed in particolare nella vegetazione, nella circolazione idrogeologica di alta montagna e nella stabilità dei versanti.

Suoli a permafrost nell'arco alpino

PELLANDA, LORENZO
2012/2013

Abstract

Nelle Alpi l'aumento della temperatura dell'aria è stato circa il doppio di quanto riscontrato a livello mondiale, perciò l'analisi e lo studio del permafrost risulta significativo per una corretta pianificazione e gestione delle risorse naturali, ma anche per una valutazione del rischio idrogeologico.Il permafrost è un preciso stato termico, non visibile, in cui un materiale rimane sotto gli 0°C per 2 o più anni consecutivi. Il permafrost è legato all' ambiente periglaciale, ovvero quell'ambiente morfodinamico e climatico dell'area periferica ai ghiacciai e alle calotte glaciali . La localizzazione delle aree soggette a permafrost è estremamente variabile e eterogenea: lo si riscontra in zone artiche, in zone fredde e di alta latitudine fino a zone di medie latitudini di alta quota. Nell' ambiente periglaciale vi sono processi e forme peculiari che possono aiutare a determinare la presenza di permafrost. Tra le forme più importanti vi sono i rock glaciers, all'interno dei quali è presente del ghiaccio. I Gelisol, i suoli a permafrost, vengono divisi in 3 sottordini: gli Histel, i Turbel e gli Orthel,. Per quanto riguarda il permafrost alpino presenta caratteristiche e distribuzione del tutto peculiari: in zone alpine zone ha carattere generalmente discontinuo o sporadico e caratterizza gran parte dei suoli ai bordi dei ghiacciai e dei luoghi ombreggiati al di sopra dei 3000 metri. Il limite inferiore del permafrost alpino si situa verso i 2400 metri per i pendii esposti a nord e circa a 3000 metri per quelli ad orientazione sud.Data l'oggettiva difficoltà nel riscontrare con precisione suoli a permafrost nell'arco alpino, vengono utilizzati diversi metodi. In questa ambito di ricerca e inventariazione dei suoli a permafrost in zone alpine, nel 2008 ha preso il via un importante progetto a livello europeo denominato PermaNet. L'inventario ha individuato un totale di 408 evidenze che si estendono dal 44.29° al 47.47°N e dal 5.91° al 14.88°E, andando a ricoprire tutti i paesi dell'arco alpino. Dai dati raccolti dal progetto emerge come il riscaldamento globale causi al permafrost notevoli turbamenti del suolo stato termico e fisico e più in generale modifichi tutti i fenomeni legati al gelo in queste zone. Il riscaldamento climatico indurrebbe uno spostamento della vegetazione alpina ad un innalzamento del loro limite altitudinale di 150-340 m, dato che risponde in modo rapido e flessibile alle sollecitazioni climatiche. Anche i processi e le forme geomorfiche collegati all'ambiente periglaciale potrebbero migrare verso altitudini più elevate con riduzione parziale o totale alle medie latitudini. I cambiamenti climatici in corso hanno anche ripercussioni sul ciclo del carbonio organico. La degradazione del permafrost porta problemi in zone di fondovalle, quali movimenti di versante dovuti da un'eccessiva instabilità e movimenti superficiali di acqua di fusione con colate detritiche, accelerazione del movimento dei rock glaciers e cedimenti. Da tutto ciò si capisce come il permafrost sia un indicatore del cambiamento climatico, utilizzabile sia per monitorare il cambiamento stesso sia per ricostruire la storia del clima del passato. La nuova sfida scientifica è lo studio dei processi, che possibili variazioni del permafrost, conseguentemente al cambiamento climatico, possono innescare negli ecosistemi montani ed in particolare nella vegetazione, nella circolazione idrogeologica di alta montagna e nella stabilità dei versanti.
ITA
In Alps the air temperature rise is about twice that found in the world, therefore the analysis and the study of permafrost is significant for proper planning and management of natural resources , but also for an hydrogeological risk assessment. Permafrost is a precise thermal state , not visible , in which a material remains below 0 ° C for 2 or more consecutive years . Permafrost is linked to the periglacial environment , or morphodynamic that environment and climate of the peripheral glaciers and ice caps. The localization of areas of permafrost is extremely variable and heterogeneous : it is found in arctic areas , in cold areas and high- latitude to mid-latitude areas of high altitude . In periglacial environment there are processes and peculiar shapes that can help determine the presence of permafrost. Among the most important forms are the rock glaciers , within which there is ice . The Gelisol are divided into three suborders : the Histel , the Turbel and Orthel , . Regarding the alpine permafrost distribution and has characteristics quite peculiar : in alpine areas or areas was generally sporadic and discontinuous nature of most of the soils at the edges of glaciers and shady places above 3000 meters. The lower limit of alpine permafrost is located at 2400 meters to the north -facing slopes, and about 3000 meters for sud. Data orientation to the objective difficulty in detecting accurately soils in permafrost in the Alps , several methods are used . In this area of research and inventory of soils in permafrost in alpine areas in 2008 has kicked off a major project at the European level called PermaNet . The inventory identified a total of 408 evidence that extend from 44.29 ° to 47.47 ° N and from 5.91 ° to 14.88 ° E , going to cover all the countries of the Alps. From the data collected by the project emerges as global warming causes considerable disturbance to the permafrost thermal state of the soil and the physical and, more generally change all the phenomena associated with frost in these areas. Climate warming would cause a shift of alpine vegetation to a rise in their altitudinal limit of 150-340 m, given that responds quickly and flexibly to climatic stress . Even the geomorphic processes and forms associated periglacial environment may migrate to higher elevations with partial or total reduction at mid-latitudes . Climate change will also have an impact on the ongoing cycle of organic carbon . The degradation of permafrost leads to problems in areas of the valley, which slope movements caused by excessive instability and surface movements of melt water with debris flows , acceleration of the movement of rock glaciers and sagging. From all this you will understand how permafrost is an indicator of climate change, can be used both to monitor the change itself is to reconstruct the climate history of the past. The new challenge is the scientific study of the processes that possible changes in permafrost , as a result of climate change, can trigger in mountain ecosystems , particularly in the vegetation, hydrological circulation in the high-mountain slope stability.
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