Since the '90s to nowadays the consumption of agrochemicals has decreased significantly from approximately 141.000 tons in 1990 to about 95.830 tons in 2010. The decrease is due to several factors including the reduction in the number of treatments and the use of good agricultural practices. The use of pesticides, however, determines problems of environmental pollution. This because the active ingredients that contaminate the soil can leach and pollute the ground water and the surface water, or can be carried by the wind to adjacent areas polluting them. Also human health is at risk during the use of agrochemicals. Therefore the operators must be aware of the risks associated with the use of these products and need to acquire personal protective equipment in order to protect their own health. For the application of agrochemicals specific spraying equipment are used. The sprayers are classified according to the type of liquid atomization and transport of the droplets, or to the type of crop in which they are used. The growing importance of environmental issues related to the use of agrochemicals has required the introduction of the Directive 2009/127/CE and Directive 2009/128/CE in order to support the environmental sustainability of brand new sprayers or of the already in use sprayers. The two Directives introduce the obligation to submit the sprayers to regular functional inspections to verify the safety and distribution's efficiency in addition to environmental sustainability. To improve the efficiency of a machine is necessary to carry out calibration, which optimize the parameters to obtain a better distribution of plant protection products. The calibration for the tree crops sprayers is complex because it must take into account many factors (species, phenological state, plants layout and training system, type of farming, metereological condition) for the determination of the spray volume to be applied. To maintain the efficiency of the machine it is necessary to perform regular maintenance to check and replace all components that have visible signs of wear or those parts that are no longer efficient. The electronics evolution has enabled the introduction of sensors and control units on some sprayers. For field crops sprayer manufacturers have installed speed and optical sensors that send signals to the control unit, enabling the activation or deactivation of the nozzles and the variation in the liquid flow rate. In sprayers for tree crops the concept is similar. It differs only in the use of ultrasonic sensors in place of the optical sensors. Among the major technical innovations there are the tunnel sprayers, which are equipped with a retrieval system that allows to reduce losses due to drift, recovering a good part of the product dispensed from the nozzles and reuse it into the hydraulic circuit. A field trial conducted in 2006 with a prototype tunnel sprayer properly calibrated showed that, in comparison with an air-assisted tower shaped sprayer properly calibrated, the recycled product from the retrieval system was 20% compared to that provided from the nozzles. Also this experiment has shown the potential of this type of sprayers highlighting the significant reduction of product losses by percolation and drift. The introduction of innovative machines and electronic components, however, is not sufficient to ensure high efficiency in the distribution of agrochemicals if sprayers are not properly calibrated. With the calibration and regular maintenance it is possible to improve the quality of spraying distribution even if the spraying equipments are obsolete by the technological point of view.
Dagli anni '90 ad oggi il consumo di agrofarmaci ha subito una notevole riduzione passando da 141.200 tonnellate a 95.830 tonnellate nel 2010. Tale riduzione è dovuta a diversi fattori tra cui il minor numero di trattamenti effettuati grazie anche all'impiego di buone pratiche agronomiche. L'utilizzo di agrofarmaci comporta tuttavia ancora problemi di inquinamento dell'ambiente. I principi attivi che finiscono nel suolo possono essere dilavati andando ad inquinare le acque di falda e quelle superficiali, oppure possono essere trasportati dal vento (deriva) in altri luoghi, inquinandoli. Anche la salute dell'uomo è a rischio durante l'utilizzo degli agrofarmaci, pertanto l'operatore è tenuto a conoscere i rischi legati all'utilizzo di tali prodotti e a dotarsi di dispositivi di protezione individuale al fine di tutelare la propria salute. Per la distribuzione degli agrofarmaci si utilizzano delle apposite macchine irroratrici. Le macchine irroratrici possono essere classificate a seconda del tipo di polverizzazione e di trasporto delle gocce, oppure in funzione della tipologia di coltura sulla quale vengono utilizzate. La crescente importanza dei problemi ambientali legati all'utilizzo degli agrofarmaci ha generato l'emanazione della Direttiva 2009/127/CE e della Direttiva 2009/128/CE finalizzate a migliorare la sostenibilità ambientale delle irroratrici nuove di fabbrica e di quelle già in uso presso le aziende. Per migliorare l'efficienza di una macchina irroratrice non è sufficiente sottoporla a periodici controlli funzionali, ma è anche necessario effettuarne la regolazione (taratura), ovvero ottimizzarne i parametri operativi. Per le irroratrici che operano nelle colture arboree la regolazione risulta complessa perché, ad esempio, per la determinazione del volume ottimale di miscela da distribuire bisogna tenere in considerazione molteplici fattori. Risulta, inoltre, necessario mantenere efficiente la macchina effettuando una sua regolare manutenzione. L'evoluzione dell'elettronica ha permesso di aiutare l'operatore nella regolazione della macchina irroratrice grazie all'inserimento sulla stessa di sensori e centraline. Ad esempio, nelle barre irroratrici per le coltivazioni erbacee possono essere installati dei sensori di velocità e dei sensori ottici che, inviando segnali alla centralina, determinano automaticamente l'attivazione o la disattivazione degli ugelli in base alla presenza o meno di infestanti e/o la variazione della portata di questi ultimi. Tra le più recenti innovazioni tecniche finalizzante alla riduzione del rischio di inquinamento ambientale legato alla fase di distribuzione degli agrofarmaci si ricordano le irroratrici a tunnel, dotate di un sistema di recupero della miscela che oltrepassa il bersaglio riducendo le perdite per deriva. Una sperimentazione effettuata nel 2006 con un prototipo di irroratrice a tunnel ha evidenziato che, in un confronto con un'irroratrice ad aeroconvezione a torretta opportunamente regolata, il prodotto distribuito può risultare del 20% inferiore grazie al sistema di recupero. L'introduzione dell'elettronica e di macchine innovative, tuttavia, non è sufficiente a garantire un'elevata efficienza della distribuzione di agrofarmaci se le irroratrici stesse non vengono adeguatamente regolate. Grazie ad una adeguata regolazione e costante manutenzione è inoltre possibile migliorare la qualità distributiva anche delle irroratrici in uso più vecchie ed obsolete dal punto di vista tecnologico.
Possibilità di implementazione della qualità distributiva delle macchine irroratrici
MARSERO, ROBERTO
2012/2013
Abstract
Dagli anni '90 ad oggi il consumo di agrofarmaci ha subito una notevole riduzione passando da 141.200 tonnellate a 95.830 tonnellate nel 2010. Tale riduzione è dovuta a diversi fattori tra cui il minor numero di trattamenti effettuati grazie anche all'impiego di buone pratiche agronomiche. L'utilizzo di agrofarmaci comporta tuttavia ancora problemi di inquinamento dell'ambiente. I principi attivi che finiscono nel suolo possono essere dilavati andando ad inquinare le acque di falda e quelle superficiali, oppure possono essere trasportati dal vento (deriva) in altri luoghi, inquinandoli. Anche la salute dell'uomo è a rischio durante l'utilizzo degli agrofarmaci, pertanto l'operatore è tenuto a conoscere i rischi legati all'utilizzo di tali prodotti e a dotarsi di dispositivi di protezione individuale al fine di tutelare la propria salute. Per la distribuzione degli agrofarmaci si utilizzano delle apposite macchine irroratrici. Le macchine irroratrici possono essere classificate a seconda del tipo di polverizzazione e di trasporto delle gocce, oppure in funzione della tipologia di coltura sulla quale vengono utilizzate. La crescente importanza dei problemi ambientali legati all'utilizzo degli agrofarmaci ha generato l'emanazione della Direttiva 2009/127/CE e della Direttiva 2009/128/CE finalizzate a migliorare la sostenibilità ambientale delle irroratrici nuove di fabbrica e di quelle già in uso presso le aziende. Per migliorare l'efficienza di una macchina irroratrice non è sufficiente sottoporla a periodici controlli funzionali, ma è anche necessario effettuarne la regolazione (taratura), ovvero ottimizzarne i parametri operativi. Per le irroratrici che operano nelle colture arboree la regolazione risulta complessa perché, ad esempio, per la determinazione del volume ottimale di miscela da distribuire bisogna tenere in considerazione molteplici fattori. Risulta, inoltre, necessario mantenere efficiente la macchina effettuando una sua regolare manutenzione. L'evoluzione dell'elettronica ha permesso di aiutare l'operatore nella regolazione della macchina irroratrice grazie all'inserimento sulla stessa di sensori e centraline. Ad esempio, nelle barre irroratrici per le coltivazioni erbacee possono essere installati dei sensori di velocità e dei sensori ottici che, inviando segnali alla centralina, determinano automaticamente l'attivazione o la disattivazione degli ugelli in base alla presenza o meno di infestanti e/o la variazione della portata di questi ultimi. Tra le più recenti innovazioni tecniche finalizzante alla riduzione del rischio di inquinamento ambientale legato alla fase di distribuzione degli agrofarmaci si ricordano le irroratrici a tunnel, dotate di un sistema di recupero della miscela che oltrepassa il bersaglio riducendo le perdite per deriva. Una sperimentazione effettuata nel 2006 con un prototipo di irroratrice a tunnel ha evidenziato che, in un confronto con un'irroratrice ad aeroconvezione a torretta opportunamente regolata, il prodotto distribuito può risultare del 20% inferiore grazie al sistema di recupero. L'introduzione dell'elettronica e di macchine innovative, tuttavia, non è sufficiente a garantire un'elevata efficienza della distribuzione di agrofarmaci se le irroratrici stesse non vengono adeguatamente regolate. Grazie ad una adeguata regolazione e costante manutenzione è inoltre possibile migliorare la qualità distributiva anche delle irroratrici in uso più vecchie ed obsolete dal punto di vista tecnologico.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
730419_robertomarsero-relazionefinale.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
493.82 kB
Formato
Adobe PDF
|
493.82 kB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/131622