La tesi si pone l'obiettivo di spiegare come viene regolamentato il gioco d'azzardo online nei diversi Paesi, con particolare attenzione alla disciplina italiana e quella presente nel Regno Unito, tra loro differenti. Dapprima viene analizzato il fenomeno del gambling online nel suo complesso, ripercorrendo l'evoluzione storica nei diversi Paesi, il progresso normativo e le Istituzioni principali, così da evidenziare le differenze tra giurisdizioni common e civil law. Maggiore attenzione viene dedicata alla situazione italiana, in particolare al Decreto Bersani (n. 223/2006) che ha legalizzato il settore nel Paese e alla legge n. 88/2009 che ha riordinato la disciplina. Il futuro del gioco d'azzardo passa attraverso i social network e le scommesse virtuali, molto diffusi tra i più giovani grazie anche alle tecnologie a disposizione a costi sempre più bassi, ma anche il Betting Exchange, ossia le scommesse tra due utenti senza la partecipazione di un bookmakers che fornisce le quote. Il mercato del gambling online è in continuo movimento, con andamenti differenti nei diversi Paesi. L'Europa sta attraversando una fase di contrazione, focalizzata su alcuni tipologie di gioco (ad esempio il poker online); mentre l'area asiatica è destinata a ricoprire una parte importante dell'industria globale. Anche negli Stati Uniti si attende un ¿boom¿ del mercato online entro il 2020. La pubblicità del gioco online riveste un'importanza notevole, in quanto capace di attirare un numero sempre maggiore di giocatori; deve però essere attuata nel rispetto delle norme comunitarie e nazionali. Le Istituzioni europee sono più volte intervenute in merito alla pubblicità del gioco online, al fine promuovere il gioco lecito e responsabile, e per combattere la criminalità organizzata. La tesi si concentra sui principali sistemi normativi europei: il modello italiano e quello presente nel Regno Unito. Il sistema concessorio italiano ruota intorno a due entità principali: l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che rilascia le licenze operatori, e la Sogei che gestisce il sistema informativo su cui si basa il gioco pubblico. Di particolare interesse il problema del gioco illegale (l'offerta da parte di operatori stranieri privi di concessione), connesso con il fenomeno dell'oscuramento, finalizzato ad inibire l'accesso ai siti non autorizzati. Importanti a riguardo, le pronunce della Corte di Giustizia Europea, intervenuta più volte per verificare la compatibilità della normativa italiana in materia di giochi con i principi sanciti dal TFUE, in particolare gli artt. 49 e 56. Nel Regno Unito, la legge di riferimento è il Gambling Act del 2005, redatto al termine di un lungo dibattito parlamentare. La Gambling Commission, invece, è l'organo di controllo dell'intero sistema, con il compito di rilasciare le licenze per gli operatori che intendono fornire servizi telematici. Il Regno Unito, nonostante abbia deciso di regolamentare il settore prima di tutti, è in procinto di adottare una normativa più restrittiva, in linea con i modelli applicati nei principali Stati europei. Il problema principale, nel settore del gioco d'azzardo, è la mancanza di una normativa generale, che permetterebbe di superare le divergenze tra le varie giurisdizioni, e di controllare in maniera più efficace un settore in espansione. Nel 2012 la Commissione Europea, attraverso una propria comunicazione, ha proposto interventi di collaborazione e cooperazione tra gli Stati, nonché il coordinamento e l'integrazione amministrativa tra gli stessi. Obiettivo, la realizzazione di un modello europeo che permetta agli utenti di giocare in maniera sicura ed equilibrata.

Gambling online: problemi e prospettive

FACCIA, MATTEO
2012/2013

Abstract

La tesi si pone l'obiettivo di spiegare come viene regolamentato il gioco d'azzardo online nei diversi Paesi, con particolare attenzione alla disciplina italiana e quella presente nel Regno Unito, tra loro differenti. Dapprima viene analizzato il fenomeno del gambling online nel suo complesso, ripercorrendo l'evoluzione storica nei diversi Paesi, il progresso normativo e le Istituzioni principali, così da evidenziare le differenze tra giurisdizioni common e civil law. Maggiore attenzione viene dedicata alla situazione italiana, in particolare al Decreto Bersani (n. 223/2006) che ha legalizzato il settore nel Paese e alla legge n. 88/2009 che ha riordinato la disciplina. Il futuro del gioco d'azzardo passa attraverso i social network e le scommesse virtuali, molto diffusi tra i più giovani grazie anche alle tecnologie a disposizione a costi sempre più bassi, ma anche il Betting Exchange, ossia le scommesse tra due utenti senza la partecipazione di un bookmakers che fornisce le quote. Il mercato del gambling online è in continuo movimento, con andamenti differenti nei diversi Paesi. L'Europa sta attraversando una fase di contrazione, focalizzata su alcuni tipologie di gioco (ad esempio il poker online); mentre l'area asiatica è destinata a ricoprire una parte importante dell'industria globale. Anche negli Stati Uniti si attende un ¿boom¿ del mercato online entro il 2020. La pubblicità del gioco online riveste un'importanza notevole, in quanto capace di attirare un numero sempre maggiore di giocatori; deve però essere attuata nel rispetto delle norme comunitarie e nazionali. Le Istituzioni europee sono più volte intervenute in merito alla pubblicità del gioco online, al fine promuovere il gioco lecito e responsabile, e per combattere la criminalità organizzata. La tesi si concentra sui principali sistemi normativi europei: il modello italiano e quello presente nel Regno Unito. Il sistema concessorio italiano ruota intorno a due entità principali: l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che rilascia le licenze operatori, e la Sogei che gestisce il sistema informativo su cui si basa il gioco pubblico. Di particolare interesse il problema del gioco illegale (l'offerta da parte di operatori stranieri privi di concessione), connesso con il fenomeno dell'oscuramento, finalizzato ad inibire l'accesso ai siti non autorizzati. Importanti a riguardo, le pronunce della Corte di Giustizia Europea, intervenuta più volte per verificare la compatibilità della normativa italiana in materia di giochi con i principi sanciti dal TFUE, in particolare gli artt. 49 e 56. Nel Regno Unito, la legge di riferimento è il Gambling Act del 2005, redatto al termine di un lungo dibattito parlamentare. La Gambling Commission, invece, è l'organo di controllo dell'intero sistema, con il compito di rilasciare le licenze per gli operatori che intendono fornire servizi telematici. Il Regno Unito, nonostante abbia deciso di regolamentare il settore prima di tutti, è in procinto di adottare una normativa più restrittiva, in linea con i modelli applicati nei principali Stati europei. Il problema principale, nel settore del gioco d'azzardo, è la mancanza di una normativa generale, che permetterebbe di superare le divergenze tra le varie giurisdizioni, e di controllare in maniera più efficace un settore in espansione. Nel 2012 la Commissione Europea, attraverso una propria comunicazione, ha proposto interventi di collaborazione e cooperazione tra gli Stati, nonché il coordinamento e l'integrazione amministrativa tra gli stessi. Obiettivo, la realizzazione di un modello europeo che permetta agli utenti di giocare in maniera sicura ed equilibrata.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
716599A_allegati.zip

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 921.07 kB
Formato Unknown
921.07 kB Unknown
716599_tesi.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 1.86 MB
Formato Adobe PDF
1.86 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/131613