INTRODUZIONE Il presente elaborato ha lo scopo di effettuare una disamina delle principali caratteristiche di due aziende italiane leader nel settore dolciario, Ferrero e Venchi. Queste ultime si sono confrontate nel corso degli anni basando la competizione su alti standard di qualità e rappresentano tuttora un chiaro esempio di Made in Italy conosciuto ed affermato a livello globale. In questo elaborato saranno analizzate le strategie e gli obiettivi che hanno permesso a queste due imprese di diventare leader di settore, esaminando in particolar modo le principali differenze a livello di mission, vision e competenze tecnologiche fra le due. Esse competono in un settore in continua evoluzione, nel quale gli aspetti nutrizionali e ambientali diventano ogni giorno più importanti e materia di interventi di natura politica e legislativa. Inoltre è doveroso sottolineare quanto sia difficile distinguersi in un settore sempre più ampio come quello del confectionary, ove sono presenti competitors, quali Mars, Hershey e Nestlè che operano su scala mondiale ed adottano tecnologie mirate alla produzione industriale. Proprio per questo motivo diventa difficoltoso mantenere alti gli standard di qualità da offrire al cliente ed allo stesso tempo competere adeguandosi ai volumi della produzione di massa. Per concludere verranno proposti alcuni dati quantitativi delle rispettive aziende, così da poter consentire una più attenta ed oggettiva analisi, permettendo di valutare razionalmente quali siano state e quali saranno le strategie di successo. 1. LA NASCITA DELLA FERRERO ED IL FAMILY BUSINESS La storia ha inizio nel 1942 nel cuore di Alba, dove la Ferrero ha ancora oggi il suo più grande stabilimento. Pietro Ferrero apre un laboratorio in via Rattizzi, in cui inizia a fare esperimenti ed inventare golosità insieme alla moglie Piera. Sono tempi duri, con la guerra diventano introvabili anche gli ingredienti più semplici. Pietro Ferrero non si scoraggia e ha un'idea geniale: sfruttare una delle ricchezze maggiori del territorio, ovvero le nocciole. Nel 1946 viene proposto ai clienti il primo prodotto originale Ferrero: la pasta gianduia, a base di nocciole, che si taglia e si spalma sul pane, un prodotto buono e dal costo ridotto. La pasta gianduia incontra i favori del pubblico oltre ogni aspettativa ed ancor oggi è presente nelle case della maggior parte degli italiani sotto forma del famoso barattolo di Nutella. Grazie a prodotti innovativi e originali e ad una rete di vendita efficiente che consente il trasporto dei prodotti anche oltralpe, in pochi anni la Ferrero passa da piccola pasticceria a grande azienda di successo. Oggi la Ferrero è un'azienda solida e sana che nell'ultimo anno ha superato la soglia degli 8 miliardi di fatturato. Si tratta di una tipica azienda a conduzione familiare, in quanto Giovanni Ferrero è l'unico CEO alla guida del gruppo, sotto l'attenta supervisione del papà Michele. La crescita del gruppo è avvenuta solo per linee interne, poichè Ferrero, per scelta, non ha mai acquisito altre aziende. Essa si è evoluta nel corso degli anni sviluppando una vera e propria cultura del cioccolato. Michele Ferrero ha sviluppato i prodotti ispirandosi e studiando i mercati del Nord Europa, dove questa cultura è sempre stata più radicata. Egli ha fatto conoscere la sua azienda anche all'estero in quanto ha avuto la lungimiranza di internazionalizzarsi invece di rivolgersi esclusivamente al mercato italiano.

FERRERO E VENCHI: UNA LOTTA ALL'INSEGNA DELLA TRADIZIONE

MAGNOCAVALLI, CHIARA
2013/2014

Abstract

INTRODUZIONE Il presente elaborato ha lo scopo di effettuare una disamina delle principali caratteristiche di due aziende italiane leader nel settore dolciario, Ferrero e Venchi. Queste ultime si sono confrontate nel corso degli anni basando la competizione su alti standard di qualità e rappresentano tuttora un chiaro esempio di Made in Italy conosciuto ed affermato a livello globale. In questo elaborato saranno analizzate le strategie e gli obiettivi che hanno permesso a queste due imprese di diventare leader di settore, esaminando in particolar modo le principali differenze a livello di mission, vision e competenze tecnologiche fra le due. Esse competono in un settore in continua evoluzione, nel quale gli aspetti nutrizionali e ambientali diventano ogni giorno più importanti e materia di interventi di natura politica e legislativa. Inoltre è doveroso sottolineare quanto sia difficile distinguersi in un settore sempre più ampio come quello del confectionary, ove sono presenti competitors, quali Mars, Hershey e Nestlè che operano su scala mondiale ed adottano tecnologie mirate alla produzione industriale. Proprio per questo motivo diventa difficoltoso mantenere alti gli standard di qualità da offrire al cliente ed allo stesso tempo competere adeguandosi ai volumi della produzione di massa. Per concludere verranno proposti alcuni dati quantitativi delle rispettive aziende, così da poter consentire una più attenta ed oggettiva analisi, permettendo di valutare razionalmente quali siano state e quali saranno le strategie di successo. 1. LA NASCITA DELLA FERRERO ED IL FAMILY BUSINESS La storia ha inizio nel 1942 nel cuore di Alba, dove la Ferrero ha ancora oggi il suo più grande stabilimento. Pietro Ferrero apre un laboratorio in via Rattizzi, in cui inizia a fare esperimenti ed inventare golosità insieme alla moglie Piera. Sono tempi duri, con la guerra diventano introvabili anche gli ingredienti più semplici. Pietro Ferrero non si scoraggia e ha un'idea geniale: sfruttare una delle ricchezze maggiori del territorio, ovvero le nocciole. Nel 1946 viene proposto ai clienti il primo prodotto originale Ferrero: la pasta gianduia, a base di nocciole, che si taglia e si spalma sul pane, un prodotto buono e dal costo ridotto. La pasta gianduia incontra i favori del pubblico oltre ogni aspettativa ed ancor oggi è presente nelle case della maggior parte degli italiani sotto forma del famoso barattolo di Nutella. Grazie a prodotti innovativi e originali e ad una rete di vendita efficiente che consente il trasporto dei prodotti anche oltralpe, in pochi anni la Ferrero passa da piccola pasticceria a grande azienda di successo. Oggi la Ferrero è un'azienda solida e sana che nell'ultimo anno ha superato la soglia degli 8 miliardi di fatturato. Si tratta di una tipica azienda a conduzione familiare, in quanto Giovanni Ferrero è l'unico CEO alla guida del gruppo, sotto l'attenta supervisione del papà Michele. La crescita del gruppo è avvenuta solo per linee interne, poichè Ferrero, per scelta, non ha mai acquisito altre aziende. Essa si è evoluta nel corso degli anni sviluppando una vera e propria cultura del cioccolato. Michele Ferrero ha sviluppato i prodotti ispirandosi e studiando i mercati del Nord Europa, dove questa cultura è sempre stata più radicata. Egli ha fatto conoscere la sua azienda anche all'estero in quanto ha avuto la lungimiranza di internazionalizzarsi invece di rivolgersi esclusivamente al mercato italiano.
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