Introduction: many studies and guidelines suggest the importance of providing spiritual care interventions to patients, even in home care context, which is significant in a future perspective of territoriality. The attention nurses pay to patients' spiritual needs is often limited by factors such as lack of time and training in these aspects. Aim: to investigate, using the Nurse Spiritual Care Questionnaire ( NSCQ), how often Home Care Service nurses of ASL CN1 provide spiritual care interventions to patients and their families. To explore whether there are other interventions or elements considered important by nurses in offering spiritual care and what perception they have of their own spirituality and/or religiosity . Materials and Methods: the NSCQ, conceived by Taylor E.J. and Mamier I., measures how often nurses provide spiritual care interventions; the questionnaire was distributed to Home Care context nurses of ASL CN1 on duty between 4th and 27th July 2013. Results and discussion: data processing was conducted on 101 questionnaires from the Districts of Cuneo, Borgo S. Dalmazzo, Dronero, Saluzzo, Fossano and Savigliano, with a response rate of 99% upon the questionnaires handed out. The frequencies of the response "never" were considerably higher than the other response options for all interventions, except for ¿after completing a task, remain present just to show caring¿, that is the most frequently provided intervention, while ¿offer to read a spiritually nurturnig passage¿ is the least performed activity; overall NSCQ interventions are not frequently provided. Conclusions: the study conducted in the Province of Cuneo suggests that spiritual care interventions are not frequently provided in daily practice, but nevertheless the awareness toward these aspects is present. The conception of spirituality could be developed through specific training courses. Listening and closeness to the patient are essential elements according to nurses who refer lack of time and training as limits to the possibility of providing spiritual care interventions.

Introduzione: numerosi studi e linee guida indicano l'importanza di fornire interventi di cura spirituale alle persone malate, anche nel contesto delle cure domiciliari, settore di rilievo nell'ottica futura della territorialità. L'attenzione rivolta ai bisogni spirituali dei pazienti da parte degli infermieri, spesso è limitata da fattori quali la mancanza di tempo e di formazione riguardo tali aspetti. Obiettivo: indagare, attraverso l'uso del Nurse Spiritual Care Questionnaire (NSCQ), con quale frequenza gli infermieri del servizio di Cure Domiciliari dell'ASL CN1 forniscano interventi di cura spirituale alle persone assistite e ai loro familiari. Esplorare se vi siano altri interventi o elementi, ritenuti importanti dai professionisti riguardo all'offrire cura spirituale e quale percezione abbiano della propria spiritualità e/o religiosità. Materiali e metodi: il NSCQ, ideato da Taylor E.J. e Mamier I., misura con quale frequenza vengano forniti interventi di cura spirituale dagli infermieri; il questionario è stato distribuito agli infermieri in servizio nel contesto delle Cure Domiciliari dell'ASL CN1 dal 4 al 27 luglio 2013. Risultati e discussione: l'elaborazione dei dati è stata svolta su 101 questionari provenienti dai Distretti di Cuneo, Borgo S. Dalmazzo, Dronero, Saluzzo, Fossano e Savigliano con un tasso di risposta del 99% sui questionari distribuiti. Le frequenze della risposta ¿mai¿ sono risultate decisamente più alte rispetto alle altre opzioni di risposta per tutti gli interventi, tranne per ¿rimanere accanto al paziente dopo aver terminato una procedura solo per mostrare attenzione¿, intervento attuato più frequentemente, mentre ¿offrirsi di leggere un brano per la crescita spirituale¿ risulta l'attività meno svolta; nel complesso gli interventi del NSCQ non vengono attuati frequentemente. Conclusioni: dallo studio condotto nella Provincia di Cuneo risulta che gli interventi di cura spirituale non vengono attuati frequentemente nella pratica quotidiana, ma la sensibilità verso questi aspetti è presente; il concetto di spiritualità potrebbe essere approfondito attraverso corsi di formazione specifica. L'ascolto e la vicinanza alla persona assistita risultano essere elementi di fondamentale importanza per gli infermieri, i quali riferiscono come la mancanza di tempo e di preparazione sull'argomento limitino la possibilità di fornire interventi di cura spirituale

La cura spirituale fornita dagli infermieri nel contesto delle cure domiciliari in Provincia di Cuneo: studio descrittivo con l'uso del Nurse Spiritual Care Questionnaire.

ROSA, FABIOLA
2012/2013

Abstract

Introduzione: numerosi studi e linee guida indicano l'importanza di fornire interventi di cura spirituale alle persone malate, anche nel contesto delle cure domiciliari, settore di rilievo nell'ottica futura della territorialità. L'attenzione rivolta ai bisogni spirituali dei pazienti da parte degli infermieri, spesso è limitata da fattori quali la mancanza di tempo e di formazione riguardo tali aspetti. Obiettivo: indagare, attraverso l'uso del Nurse Spiritual Care Questionnaire (NSCQ), con quale frequenza gli infermieri del servizio di Cure Domiciliari dell'ASL CN1 forniscano interventi di cura spirituale alle persone assistite e ai loro familiari. Esplorare se vi siano altri interventi o elementi, ritenuti importanti dai professionisti riguardo all'offrire cura spirituale e quale percezione abbiano della propria spiritualità e/o religiosità. Materiali e metodi: il NSCQ, ideato da Taylor E.J. e Mamier I., misura con quale frequenza vengano forniti interventi di cura spirituale dagli infermieri; il questionario è stato distribuito agli infermieri in servizio nel contesto delle Cure Domiciliari dell'ASL CN1 dal 4 al 27 luglio 2013. Risultati e discussione: l'elaborazione dei dati è stata svolta su 101 questionari provenienti dai Distretti di Cuneo, Borgo S. Dalmazzo, Dronero, Saluzzo, Fossano e Savigliano con un tasso di risposta del 99% sui questionari distribuiti. Le frequenze della risposta ¿mai¿ sono risultate decisamente più alte rispetto alle altre opzioni di risposta per tutti gli interventi, tranne per ¿rimanere accanto al paziente dopo aver terminato una procedura solo per mostrare attenzione¿, intervento attuato più frequentemente, mentre ¿offrirsi di leggere un brano per la crescita spirituale¿ risulta l'attività meno svolta; nel complesso gli interventi del NSCQ non vengono attuati frequentemente. Conclusioni: dallo studio condotto nella Provincia di Cuneo risulta che gli interventi di cura spirituale non vengono attuati frequentemente nella pratica quotidiana, ma la sensibilità verso questi aspetti è presente; il concetto di spiritualità potrebbe essere approfondito attraverso corsi di formazione specifica. L'ascolto e la vicinanza alla persona assistita risultano essere elementi di fondamentale importanza per gli infermieri, i quali riferiscono come la mancanza di tempo e di preparazione sull'argomento limitino la possibilità di fornire interventi di cura spirituale
ITA
Introduction: many studies and guidelines suggest the importance of providing spiritual care interventions to patients, even in home care context, which is significant in a future perspective of territoriality. The attention nurses pay to patients' spiritual needs is often limited by factors such as lack of time and training in these aspects. Aim: to investigate, using the Nurse Spiritual Care Questionnaire ( NSCQ), how often Home Care Service nurses of ASL CN1 provide spiritual care interventions to patients and their families. To explore whether there are other interventions or elements considered important by nurses in offering spiritual care and what perception they have of their own spirituality and/or religiosity . Materials and Methods: the NSCQ, conceived by Taylor E.J. and Mamier I., measures how often nurses provide spiritual care interventions; the questionnaire was distributed to Home Care context nurses of ASL CN1 on duty between 4th and 27th July 2013. Results and discussion: data processing was conducted on 101 questionnaires from the Districts of Cuneo, Borgo S. Dalmazzo, Dronero, Saluzzo, Fossano and Savigliano, with a response rate of 99% upon the questionnaires handed out. The frequencies of the response "never" were considerably higher than the other response options for all interventions, except for ¿after completing a task, remain present just to show caring¿, that is the most frequently provided intervention, while ¿offer to read a spiritually nurturnig passage¿ is the least performed activity; overall NSCQ interventions are not frequently provided. Conclusions: the study conducted in the Province of Cuneo suggests that spiritual care interventions are not frequently provided in daily practice, but nevertheless the awareness toward these aspects is present. The conception of spirituality could be developed through specific training courses. Listening and closeness to the patient are essential elements according to nurses who refer lack of time and training as limits to the possibility of providing spiritual care interventions.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/131218