INTRODUZIONE La gestione dello scompenso cardiaco refrattario riveste grande interesse attualmente per la professione infermieristica come per quella medica. Tale interesse è dovuto, non solo al continuo aumento dell' incidenza della patologia nell'ambito di una popolazione sempre più anziana, ma anche alla peculiarità di questa condizione patologica, che costringe il malato a frequenti ospedalizzazioni e costituisce un grosso impegno economico per il Sistema Sanitario Nazionale. In questo contesto proprio l'infermiere, figura in forte crescita culturale, può assumere un ruolo fondamentale, sia nell' ambito ospedaliero sia in quello territoriale. OBIETTIVO L'obiettivo del mio elaborato consiste nell'analizzare la gestione dello scompenso cardiaco refrattario effettuata dal personale infermieristico, presso gli Ambulatori Dedicati allo Scompenso, istituiti presso le Unità Scompenso Cardiaco degli Ospedali SS Trinità di Fossano e Regina Montis Regalis di Mondovì, confrontandola con altre forme di assistenza descritte in letteratura. Mi sono proposta, inoltre, di comprendere come l'infermiere, anche in seguito alla trasformazione che il suo ruolo ha avuto negli ultimi anni, possa esprimere la sua professionalità nell'assistenza della persona affetta da scompenso cardiaco refrattario, in seguito alla dimissione ospedaliera. MATERIALE E METODI Ho approfondito le mie conoscenze relative allo scompenso cardiaco refrattario utilizzando la bibliografia specifica. Ho analizzato il funzionamento degli Ambulatori Dedicati allo Scompenso di Fossano e Mondovì, attraverso l'osservazione diretta del lavoro delle infermiere, del counslling telefonico e l'analisi dei dati raccolti dalle infermiere e dai medici dei suddetti ambulatori nei relativi data base. Ho confrontato l'esperienza di Fossano e Mondovì con altre esperienze descritte in letteratura, effettuando una ricerca bibliografica nelle banche dati PubMed e CINAHL. Ho analizzato il ruolo infermieristico e la possibilità che il professionista ha di esprimere, in questo contesto, le sue capacità tecniche, relazionali ed educative in autonomia e in collaborazione con le altre figure professionali. RISULTATI Il monitoraggio attuato a Fossano e Mondovì si presenta conforme alle molteplici esperienze di comprovata efficacia riportate in letteratura. L'infermiere, opportunamente preparato, trova nell'ambulatorio dedicato allo scompenso cardiaco refrattario un ottimo ambito di applicazione delle sue competenze tecniche, relazionali ed educative. CONCLUSIONE L'infermiere, assumendo moderni compiti assistenziali, nell'ambito dell'assistenza della persona affetta da scompenso cardiaco refrattario, può migliorare la qualità di vita del malato e contribuire fortemente al contenimento della spesa sanitaria attraverso la riduzione delle re-ospedalizzazioni. PAROLE CHIAVE Scompenso cardiaco refrattario, Ambulatorio dedicato, counseling telefonico, ruolo infermieristico.
L'AMBULATORIO DEDICATO ALLA PERSONA ASSISTITA AFFETTA DA SCOMPENSO CARDIACO REFRATTARIO : RUOLO INFERMIERISTICO
COPPINI, MARINA
2012/2013
Abstract
INTRODUZIONE La gestione dello scompenso cardiaco refrattario riveste grande interesse attualmente per la professione infermieristica come per quella medica. Tale interesse è dovuto, non solo al continuo aumento dell' incidenza della patologia nell'ambito di una popolazione sempre più anziana, ma anche alla peculiarità di questa condizione patologica, che costringe il malato a frequenti ospedalizzazioni e costituisce un grosso impegno economico per il Sistema Sanitario Nazionale. In questo contesto proprio l'infermiere, figura in forte crescita culturale, può assumere un ruolo fondamentale, sia nell' ambito ospedaliero sia in quello territoriale. OBIETTIVO L'obiettivo del mio elaborato consiste nell'analizzare la gestione dello scompenso cardiaco refrattario effettuata dal personale infermieristico, presso gli Ambulatori Dedicati allo Scompenso, istituiti presso le Unità Scompenso Cardiaco degli Ospedali SS Trinità di Fossano e Regina Montis Regalis di Mondovì, confrontandola con altre forme di assistenza descritte in letteratura. Mi sono proposta, inoltre, di comprendere come l'infermiere, anche in seguito alla trasformazione che il suo ruolo ha avuto negli ultimi anni, possa esprimere la sua professionalità nell'assistenza della persona affetta da scompenso cardiaco refrattario, in seguito alla dimissione ospedaliera. MATERIALE E METODI Ho approfondito le mie conoscenze relative allo scompenso cardiaco refrattario utilizzando la bibliografia specifica. Ho analizzato il funzionamento degli Ambulatori Dedicati allo Scompenso di Fossano e Mondovì, attraverso l'osservazione diretta del lavoro delle infermiere, del counslling telefonico e l'analisi dei dati raccolti dalle infermiere e dai medici dei suddetti ambulatori nei relativi data base. Ho confrontato l'esperienza di Fossano e Mondovì con altre esperienze descritte in letteratura, effettuando una ricerca bibliografica nelle banche dati PubMed e CINAHL. Ho analizzato il ruolo infermieristico e la possibilità che il professionista ha di esprimere, in questo contesto, le sue capacità tecniche, relazionali ed educative in autonomia e in collaborazione con le altre figure professionali. RISULTATI Il monitoraggio attuato a Fossano e Mondovì si presenta conforme alle molteplici esperienze di comprovata efficacia riportate in letteratura. L'infermiere, opportunamente preparato, trova nell'ambulatorio dedicato allo scompenso cardiaco refrattario un ottimo ambito di applicazione delle sue competenze tecniche, relazionali ed educative. CONCLUSIONE L'infermiere, assumendo moderni compiti assistenziali, nell'ambito dell'assistenza della persona affetta da scompenso cardiaco refrattario, può migliorare la qualità di vita del malato e contribuire fortemente al contenimento della spesa sanitaria attraverso la riduzione delle re-ospedalizzazioni. PAROLE CHIAVE Scompenso cardiaco refrattario, Ambulatorio dedicato, counseling telefonico, ruolo infermieristico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/131122