Quando si parla di valori politici, è per tutti naturale immaginare che essi si sviluppino a partire dalla famiglia e in generale grazie al background culturale. Tuttavia, negli ultimi 50 anni ha cominciato a diffondersi una credenza che pone in secondo piano il ruolo dell'ambiente nel modellamento delle preferenze politiche, enfatizzando il contributo dei geni. Lo scopo di questo lavoro, di natura bibliografica, è quello di passare in rassegna la letteratura che ha cercato di comprendere se, nell'acquisizione delle preferenze degli individui in ambito sociale (soprattutto politico e religioso), pesi di più il ruolo dell'ambiente in cui si è nati, cresciuti e si è stati educati, oppure quello giocato dalle proprie caratteristiche genetiche. Il capitolo I conterrà un'analisi sull'origine del dibattito e una descrizione dei primi studi sul tema ad opera di Eaves e Eysenck; verranno inoltre esposte le tecniche e i modelli impiegati in questo tipo di ricerca e gli strumenti utilizzati per misurare i costrutti di nostro interesse. Nel capitolo II ci si focalizzerà sull'analisi dei lavori più interessanti che pongono in primo piano il ruolo della genetica nell'acquisizione dei valori politici, con qualche accenno alle ricerche che si sono interessate anche allo studio della relazione tra genetica e valori religiosi. Nel capitolo III si discuteranno le critiche alla posizione sopracitata, illustrando le ricerche che sostengono l'importanza principale dell'ambiente come fattore di crescita e sviluppo delle preferenze politiche, con accenno agli studi sulle preferenze religiose. Nel capitolo finale ci si dedicherà ad un riepilogo delle teorie e dei risultati più significativi ai quali la letteratura è finora arrivata.
L'acquisizione dei valori politici: eredità genetica o influenza ambientale?
SELVESTREL, LINDA
2012/2013
Abstract
Quando si parla di valori politici, è per tutti naturale immaginare che essi si sviluppino a partire dalla famiglia e in generale grazie al background culturale. Tuttavia, negli ultimi 50 anni ha cominciato a diffondersi una credenza che pone in secondo piano il ruolo dell'ambiente nel modellamento delle preferenze politiche, enfatizzando il contributo dei geni. Lo scopo di questo lavoro, di natura bibliografica, è quello di passare in rassegna la letteratura che ha cercato di comprendere se, nell'acquisizione delle preferenze degli individui in ambito sociale (soprattutto politico e religioso), pesi di più il ruolo dell'ambiente in cui si è nati, cresciuti e si è stati educati, oppure quello giocato dalle proprie caratteristiche genetiche. Il capitolo I conterrà un'analisi sull'origine del dibattito e una descrizione dei primi studi sul tema ad opera di Eaves e Eysenck; verranno inoltre esposte le tecniche e i modelli impiegati in questo tipo di ricerca e gli strumenti utilizzati per misurare i costrutti di nostro interesse. Nel capitolo II ci si focalizzerà sull'analisi dei lavori più interessanti che pongono in primo piano il ruolo della genetica nell'acquisizione dei valori politici, con qualche accenno alle ricerche che si sono interessate anche allo studio della relazione tra genetica e valori religiosi. Nel capitolo III si discuteranno le critiche alla posizione sopracitata, illustrando le ricerche che sostengono l'importanza principale dell'ambiente come fattore di crescita e sviluppo delle preferenze politiche, con accenno agli studi sulle preferenze religiose. Nel capitolo finale ci si dedicherà ad un riepilogo delle teorie e dei risultati più significativi ai quali la letteratura è finora arrivata.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/131040