The Italian Constitution states, in articles 29, 30 and 31, the right of every child to have a family and duty of parents to educate and raise their children. In the Italian legal system, when children's rights are violated, a legal procedure is activated which starts with the support of their original family and parenthood and ends, as a last option, with the opening of the practice of the child adoption and closure of all relations with the family of origin. But in the middle it runs a long way, which involves constitutional rights, laws, the Juvenile Court, the leave, applications for adoption and accompaniments for adoptive couples. It is the path that I have tried to outline in the chapters that make up my search. In the first chapter are taken initially examined children's rights internationally recognized, then briefly traces the history of adoption in Italy and focuses, finally, attention to the current law, the law 184 / 83, Discipline adoption and custody of minors and recalling the subsequent amendments with which we tried to make it current law. The second chapter is devoted to the discipline of the adoption in the region Piedmont: show some statistics about it and some information about social services Turin. The third chapter contains reflections on custody and adoption from the child's point of view, since the Articles. 30 and 31 of the Constitution; then continues bringing back a series of data regarding the number of children living outside the family, then compares the entrustment to a family with one at a community and finally explores some psychological aspects that characterize children "institutionalized". The fourth and final chapter deals with the adoption by the couple's point of view, so to speak, of parents. Always recalling an article of the Constitution, namely Article. 29, it explains the steps to be undertaken by couples who want to adopt, the difficulties and red tape they face and the many concerns that may arise. In conclusion, it hints at a project for the support of adoptive families and foster currently operating in the Valli di Lanzo and the surrounding areas.
La Costituzione italiana sancisce, agli artt. 29, 30 e 31, il diritto di ogni minore ad avere una famiglia e il dovere dei genitori di educare e crescere i propri figli. Nel sistema legislativo italiano, quando i diritti dei fanciulli vengono violati, si attiva una procedura giuridica che inizia con il supporto alla famiglia di origine e alla genitorialità e si conclude, come ultima opzione, con l'apertura della pratica di adozione del minore e la chiusura di ogni rapporto con la famiglia di origine. Ma in mezzo si snoda un lungo cammino, che coinvolge i diritti costituzionali, le leggi, il Tribunale per i minorenni, gli affidi, le domande di adozione e gli accompagnamenti per le coppie adottive. È il percorso che ho provato a delineare nei capitoli che compongono la mia ricerca. Nel primo capitolo vengono presi inizialmente in esame i diritti dell'infanzia riconosciuti a livello internazionale, si ripercorre poi brevemente, la storia dell'adozione in Italia e si focalizza, infine, l'attenzione sull'attuale legge in vigore, la legge 184/83, Disciplina dell'adozione e dell'affidamento dei minori e si richiamano le successive modifiche con cui si è cercato di rendere più attuale la legge. Il secondo capitolo è dedicato alla disciplina dell'adozione nella regione Piemonte: si riportano alcuni dati statistici al riguardo e alcune informazioni sui servizi socio-assistenziali torinesi. Il terzo capitolo contiene delle riflessioni sull'affidamento e sull'adozione dal punto di vista del minore, a partire dagli artt. 30 e 31 della Costituzione; continua poi riportando una serie di dati riguardanti il numero di minori che vivono al di fuori della famiglia, quindi mette a confronto l'affidamento a una famiglia con quello presso una comunità e, infine, indaga alcuni risvolti psicologici che caratterizzano i bambini ¿istituzionalizzati¿. Il quarto e ultimo capitolo tratta l'adozione dal punto di vista della coppia, per così dire, di aspiranti genitori. Sempre richiamando un articolo della Costituzione, e cioè l'art. 29, si spiega l'iter che devono intraprendere le coppie che desiderano adottare, le difficoltà e le complessità burocratiche che devono affrontare e le non poche perplessità che possono insorgere. Nella conclusione si accenna a un progetto per il sostegno delle famiglie adottive ed affidatarie attualmente operativo nelle Valli di Lanzo e nei territori circostanti.
L'istituto dell'adozione nell'ordinamento italiano
ROSSETTO, ROBERTA
2014/2015
Abstract
La Costituzione italiana sancisce, agli artt. 29, 30 e 31, il diritto di ogni minore ad avere una famiglia e il dovere dei genitori di educare e crescere i propri figli. Nel sistema legislativo italiano, quando i diritti dei fanciulli vengono violati, si attiva una procedura giuridica che inizia con il supporto alla famiglia di origine e alla genitorialità e si conclude, come ultima opzione, con l'apertura della pratica di adozione del minore e la chiusura di ogni rapporto con la famiglia di origine. Ma in mezzo si snoda un lungo cammino, che coinvolge i diritti costituzionali, le leggi, il Tribunale per i minorenni, gli affidi, le domande di adozione e gli accompagnamenti per le coppie adottive. È il percorso che ho provato a delineare nei capitoli che compongono la mia ricerca. Nel primo capitolo vengono presi inizialmente in esame i diritti dell'infanzia riconosciuti a livello internazionale, si ripercorre poi brevemente, la storia dell'adozione in Italia e si focalizza, infine, l'attenzione sull'attuale legge in vigore, la legge 184/83, Disciplina dell'adozione e dell'affidamento dei minori e si richiamano le successive modifiche con cui si è cercato di rendere più attuale la legge. Il secondo capitolo è dedicato alla disciplina dell'adozione nella regione Piemonte: si riportano alcuni dati statistici al riguardo e alcune informazioni sui servizi socio-assistenziali torinesi. Il terzo capitolo contiene delle riflessioni sull'affidamento e sull'adozione dal punto di vista del minore, a partire dagli artt. 30 e 31 della Costituzione; continua poi riportando una serie di dati riguardanti il numero di minori che vivono al di fuori della famiglia, quindi mette a confronto l'affidamento a una famiglia con quello presso una comunità e, infine, indaga alcuni risvolti psicologici che caratterizzano i bambini ¿istituzionalizzati¿. Il quarto e ultimo capitolo tratta l'adozione dal punto di vista della coppia, per così dire, di aspiranti genitori. Sempre richiamando un articolo della Costituzione, e cioè l'art. 29, si spiega l'iter che devono intraprendere le coppie che desiderano adottare, le difficoltà e le complessità burocratiche che devono affrontare e le non poche perplessità che possono insorgere. Nella conclusione si accenna a un progetto per il sostegno delle famiglie adottive ed affidatarie attualmente operativo nelle Valli di Lanzo e nei territori circostanti.File | Dimensione | Formato | |
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