La dissertazione analizza il fenomeno culturale del samizdat, sviluppatosi in Unione Sovietica tra gli anni Cinquanta e gli anni Ottanta del secolo precedente. L'elaborato dimostra come in un contesto particolarmente repressivo, sia riuscito a prendere forma tale fenomeno di auto-pubblicazione, approfondendo come i testi e le opere "non ufficiali" riuscivano a circolare, il ruolo cruciale del lettore ma anche quello dell'autore che spesso doveva ricorrere all'anonimato per evitare persecuzioni da parte del regime sovietico. Successivamente si prenderanno in esame due figure tra le tante che hanno popolato l'universo samizdat: Aleksandr Solženicyn e Natal'ja Gorbanevskaja. Aleksandr Solženicyn con il suo romanzo Una giornata di Ivan Denisovič ha lasciato testimonianza di come vivevano i prigionieri nei campi di lavoro; egli ha contribuito alla lotta contro la censura, scrivendo la Lettera al IV Congresso dell'Unione degli Scrittori Sovietici, la quale verrà trattata all'interno della dissertazione. Natal'ja Gorbanevskaja, poetessa e dissidente, fu tra i partecipanti alla manifestazione sulla Piazza Rossa contro l'invasione delle truppe del Patto di Varsavia in Cecoslovacchia, nonché redattrice della Cronaca degli avvenimenti correnti, un bollettino a scopo informativo che riportava le azioni repressive del regime. Infine si prenderanno in analisi alcune edizioni periodiche, in particolar modo "37" e "Časy", entrambe due riviste che hanno contribuito a portare avanti gli scritti e le idee di vari dissidenti.

L'auto-edizione in Unione Sovietica: il Samizdat come emblema del dissenso

ZAFFARANA, CATERINA
2020/2021

Abstract

La dissertazione analizza il fenomeno culturale del samizdat, sviluppatosi in Unione Sovietica tra gli anni Cinquanta e gli anni Ottanta del secolo precedente. L'elaborato dimostra come in un contesto particolarmente repressivo, sia riuscito a prendere forma tale fenomeno di auto-pubblicazione, approfondendo come i testi e le opere "non ufficiali" riuscivano a circolare, il ruolo cruciale del lettore ma anche quello dell'autore che spesso doveva ricorrere all'anonimato per evitare persecuzioni da parte del regime sovietico. Successivamente si prenderanno in esame due figure tra le tante che hanno popolato l'universo samizdat: Aleksandr Solženicyn e Natal'ja Gorbanevskaja. Aleksandr Solženicyn con il suo romanzo Una giornata di Ivan Denisovič ha lasciato testimonianza di come vivevano i prigionieri nei campi di lavoro; egli ha contribuito alla lotta contro la censura, scrivendo la Lettera al IV Congresso dell'Unione degli Scrittori Sovietici, la quale verrà trattata all'interno della dissertazione. Natal'ja Gorbanevskaja, poetessa e dissidente, fu tra i partecipanti alla manifestazione sulla Piazza Rossa contro l'invasione delle truppe del Patto di Varsavia in Cecoslovacchia, nonché redattrice della Cronaca degli avvenimenti correnti, un bollettino a scopo informativo che riportava le azioni repressive del regime. Infine si prenderanno in analisi alcune edizioni periodiche, in particolar modo "37" e "Časy", entrambe due riviste che hanno contribuito a portare avanti gli scritti e le idee di vari dissidenti.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/130959